F1: V come Vettel
Sebastian Vettel e la Ferrari vincono il Gran Premio di Singapore, dopo la pole position e uno splendido duello con Daniel Ricciardo, che porta la Red Bull sul podio. Kimi Raikkonen è terzo. Per la Mercedes un weekend da dimenticare: Hamilton ko e
Sebastian Vettel e la Ferrari vincono il Gran Premio di Singapore, dopo la pole position e uno splendido duello con Daniel Ricciardo, che porta la Red Bull sul podio. Kimi Raikkonen è terzo. Per la Mercedes un weekend da dimenticare: Hamilton ko e Rosberg solo quarto.
V come Vettel e come vittoria, mai così meritata. Al traguardo gli immancabili fuochi d´artificio erano tutti per lui: Sebastian Vettel, l´assoluto protagonista di questo fine settimana.
I pronostici della vigilia erano esatti: il circuito cittadino di Marina Bay sembrava fatto apposta per la SF15-T e il pluricampione tedesco ne ha esaltate le caratteristiche, emettendo il primo acuto nella terza sessione di Prove Libere, nelle quali è stato il più veloce seguito da Raikkonen.
Poi il sabato è sembrato quasi un sogno: dopo un lungo digiuno che durava da oltre 60 GP, Vettel ha riportato la “Rossa" in pole position, rifilando oltre mezzo secondo a Daniel Ricciardo. La festa della Ferrari era completata dal terzo tempo di Raikkonen. Era addirittura dal Gran Premio di Germania del 2012 che il team di Maranello non conquistava una pole, e anche il fuoriclasse tedesco non c´era più riuscito dal 2013, in Brasile. Vettel ha fatto un giro perfetto, rivelando una netta superiorità della monoposto lungo le 23 curve di questo tracciato così impegnativo, che esalta il telaio.
Daniel Ricciardo è riuscito a ottenere comunque una fantastica prima fila e il quarto tempo lo ha messo a segno Daniil Kvyat, che era riuscito a mettere la Red Bull davanti a tutti nella terza sessione di Libere. E´ stata così clamorosamente interrotta la lunga supremazia delle Mercedes, finite dietro anche alle Red Bull, con quel motore Renault tanto criticato: Lewis Hamilton è giunto quinto, beccandosi 1"415 da Vettel, e Nico Rosberg sesto. Sono crollate così tutte le certezze delle “frecce d´argento", in grande crisi, attribuita a problemi con le pressioni delle gomme e all´evoluzione più recente della loro power unit, che sembra un po´ fragile. In realtà non hanno dato risposte convincenti, ciò che di sicuro si è visto è che avevano grossi problemi a gestire gli pneumatici posteriori, soprattutto con le Supersoft.
Da segnalare l´ottima performance di Max Verstappen, che ha colto l´ottavo tempo con la Toro Rosso.
Ma la domenica la festa per la Ferrari è stata ancora più grande: al via Vettel è stato micidiale, partendo in maniera perfetta e rifilando oltre tre secondi a Ricciardo già al termine del primo giro. Poi il tedesco, nonostante le due inevitabili safety car che ogni volta hanno vanificato il vantaggio che si era costruito, ha sempre gestito al meglio il passo e gli pneumatici, attaccando puntualmente ad ogni restart. Alla fine di una gara impeccabile ha regalato alla Ferrari la terza affermazione stagionale, che è anche la quarantaduesima vittoria in F1 per il tedesco.
Daniel Ricciardo è stato molto bravo, come un “mastino" non ha mai mollato, duellando con Vettel sul filo dei centesimi di secondo per tutta la gara: ha sempre attaccato, ha sperato in un errore del tedesco o nel degrado delle gomme nel finale. L´australiano della Red Bull ha firmato anche il giro più veloce della corsa al 52° passaggio, sfruttando a fondo le qualità del telaio e dell’aerodinamica della sua RB11, ma contro un Vettel così non c’è stato niente da fare.
Kimi Raikkonen al via non è riuscito a superare Ricciardo ma ha conquistato e mantenuto fino al traguardo un buon terzo posto, dopo quello ottenuto in Bahrain. Purtroppo riusciva a tenere il passo dell´australiano solo con le gomme nuove, poi ha dovuto fare i conti con i problemi di grip e guidabilità della monoposto che aveva già avuto al sabato. Comunque era dal Gran Premio di Spagna del 2013 che due piloti della Ferrari non salivano insieme sul podio.
Per la Mercedes è stato un weekend davvero difficile, con una W06 Hybrid irriconoscibile. Nico Rosberg ha portato a casa un quarto posto che è già tanto, considerato che ha rischiato di non partire per un improvviso spegnimento del motore prima del via. A Lewis Hamilton è andata anche peggio: risalito dal quinto al quarto posto, ha poi dovuto ritirarsi per un problema elettronico al motore. Il vantaggio del leader della classifica nei confronti del compagno di squadra si riduce così di 12 punti, ma restano comunque 41 quelli da recuperare per il tedesco. Per entrambi c´è da sperare che quello di Singapore sia solo un episodio da dimenticare in fretta, perché fra pochi giorni c´è Suzuka ed è meglio rimettere subito le cose a posto, dopo quello che è stato senz´altro il Gran Premio più difficile della stagione.
Bravo anche Valtteri Bottas a regalare un quinto posto alla Williams, su un tracciato che non era certo l´ideale per la loro monoposto. Chiude al sesto posto Daniil Kvyat, che sicuramente si aspettava di più, ma gli è costato molto l’aver effettuato il pit stop con un giro d´anticipo rispetto agli avversari, che sono invece rientrati ai box non appena è stata segnalata la “virtual safety car", poi trasformata in una safety car vera e propria. Il giovane talento della Red Bull non ha sbagliato nulla ma non è stato molto fortunato.
Sergio Perez è stato protagonista di un´ottima performance, portando la sua Force India al settimo posto, nonostante gli attacchi di uno scatenato Max Verstappen. L´olandese della Toro Rosso è rimasto fermo al via, poi é partito dai box in ultima posizione e ha dato vita a una rimonta spettacolare, agevolata anche dalle due safety car (di cui una per uno spettatore che era entrato, non si sa come, in pista…).
Nel finale, il team gli ha chiesto via radio per ben due volte di cedere la posizione a Carlos Sainz che era alle sue spalle e montava le Supersoft nuove, mentre le sue erano già usate, ma non ne ha voluto proprio sapere. Vedremo se quest´episodio avrà degli strascichi nel team di Faenza…
Felipe Nasr ha chiuso la top ten regalando un prezioso punto iridato alla Sauber, seguito dal compagno di squadra Marcus Ericsson. Fuori dai punti le Lotus di Pastor Maldonado e Romain Grosjean, mentre in casa Manor il “rookie" Alexander Rossi è stato davanti a Will Stevens.
Felipe Massa è stato protagonista al 13° giro di un contatto con Nico Hulkenberg: il tedesco della Force India gli è andato addosso mentre il brasiliano era appena uscito dai box. Hulkenberg è finito nelle barriere e costretto al ritiro, mentre i commissari sportivi lo hanno punito con tre posizioni che sconterà sulla griglia di partenza della prossima gara. Il brasiliano della Williams, dopo una foratura lenta dell´anteriore destra per via del contatto, ha accusato in seguito dei problemi alla trasmissione ed è stato costretto, a sua volta, al ritiro.
Ancora una volta le due McLaren non hanno terminato la gara: Fernando Alonso e Jenson Button si sono ritirati entrambi per problemi alla trasmissione. Il britannico è stato anche costretto a una sosta in più ai box per sostituire il muso dopo aver tamponato Grosjean in un tentativo di attacco finito sotto inchiesta da parte dei commissari sportivi. Fra pochi giorni correranno sul circuito di proprietà della Honda è la situazione sta diventando piuttosto imbarazzante, con Alonso che sta cominciando a dare i primi segni di insofferenza…
Classifica Gran Premio di Singapore
Nel frattempo la Lotus ha confermato Pastor Maldonado per il 2016: il venezuelano, nonostante una stagione finora non certo esaltante, ma forte di uno sponsor importante, resterà ancora ad Enstone, dove ancora devono essere definiti i termini del passaggio di proprietà alla Renault. Romain Grosjean invece dovrebbe aver raggiunto l’accordo col team Haas per la stagione 2016, mentre il nome più probabile al suo posto sarebbe quello di Sergio Perez. Ma il condizionale è d´obbligo.
Ciò che è certo è che venerdì i motori si riaccenderanno sullo splendido circuito di Suzuka, una pista vera, di quelle dove il pilota può ancora fare la differenza. E dove capiremo se la Mercedes si sarà ripresa a dovere oppure se il campionato può riservare ancora delle sorprese, visto che ora solo 8 punti separano Vettel da Rosberg…
Nicola Villani