F1: la grande festa di Monza
Da venerdì all´Autodromo di Monza si accendono i motori su un fine settimana imperdibile, quello del Gran Premio d´Italia: il "Tempio della Velocità" torna a farci sognare con la sua atmosfera unica, con i riflettori puntati sulla Ferrari e su Sebastian
Da venerdì all´Autodromo di Monza si accendono i motori su un fine settimana imperdibile, quello del Gran Premio d´Italia: il “Tempio della Velocità" torna a farci sognare con la sua atmosfera unica, con i riflettori puntati sulla Ferrari e su Sebastian Vettel, per la prima volta “in rosso" sul tracciato brianzolo. Riusciranno lui e Kimi Raikkonen a contrastare le Mercedes?
In ogni angolo del mondo lo conoscono come “The Temple Of Speed", il suo nome evoca velocità, passione, storia e la sua atmosfera è davvero unica. Il nome di Monza è da sempre legato alla Formula 1 perché fin dal 1950, anno della prima stagione iridata, è sempre stato presente nel calendario (con la sola eccezione del 1980, quando si corse a Imola) e qui in realtà si corre fin dai primi anni ´20. E´ stato il primo circuito permanente dell´Europa continentale e rimane ancora oggi uno dei più veloci in assoluto nonostante quelle tre chicane aggiunte negli anni per la sicurezza, per rallentarne il ritmo: la prima variante, più volte modificata (e criticata), quella della Roggia e la variante Ascari. Negli anni Novanta è stata modificata anche la seconda curva di Lesmo, che per anni rimase uno dei punti fondamentali per mettere a segno un buon tempo.
Oggi è lungo 5.793 metri ed è rimasto uno degli ultimi tracciati davvero veloci della Formula 1, una pista unica nel suo genere, spesso teatro anche della gara più corta del Mondiale, con medie molto alte, oltre i 230 all´ora.
Piace a molti piloti proprio perché un po´ “old school" e così veloce e, pur non essendo faticoso dal punto di vista fisico, sembra facile da affrontare ma non lo è per niente. Tra le curve che l´hanno reso una leggenda c´è la Parabolica: l´anno scorso è stata modificata asfaltandone la via di fuga e questo non è piaciuto proprio a tutti, ma resta una delle più impegnative e fondamentali per fare un buon giro e uscire veloci per il lungo rettifilo dei box.
Il circuito rappresenta un banco di prova importante per le prestazioni e l´affidabilità delle power unit, perché viene percorso al massimo per circa il 70% della sua lunghezza. Si raggiungono velocità molto elevate, in particolare proprio alla fine del rettilineo dei box, quindi si tende ad utilizzare i rapporti del cambio più lunghi e si opta per una deportanza aerodinamica molto bassa: come si dice in gergo, le auto sono molto “scariche", quindi più difficili da controllare, e quest´anno, con le power unit più potenti, si attendono velocità di punta prossime ai 360 all´ora. Anche le chicane sono molto importanti: nelle prime due i piloti tendono a saltare sui cordoli e ci vuole una monoposto ben bilanciata.
Monza è poi molto complicata per l´impianto frenante che è sottoposto a fortissime sollecitazioni e gli ingegneri devono migliorare la stabilità posteriore proprio in fase di frenata, che riveste un´importanza fondamentale. La staccata più violenta è senz´altro quella della prima variante, con uno spazio di frenata di circa 150 metri, nei quali si rallenta di oltre 270 km/h per inserirsi a poco più di 80 nella prima stretta curva a destra della chicane. E´ altrettanto importante riuscire a raffreddare correttamente i dischi per avere la massima efficienza nella frenata successiva.
Pneumatici parlando, Pirelli ha scelto il P Zero White medium ed il P Zero Yellow soft, quindi una scelta più “morbida" rispetto a quella dello scorso anno, quando portarono media e dura. La differenza di prestazione prevista fra le due mescole è compresa tra gli 8 decimi e 1 secondo al giro. Come detto, le monoposto corrono con un basso carico aerodinamico quindi, in accelerazione e frenata, sono le gomme a dover fornire gran parte del grip meccanico. Inoltre va considerato che i piloti colpiscono i cordoli ad alte velocità, quindi è una bella sfida per i tecnici della Pirelli. E dopo gli incidenti di Rosberg e Vettel a Spa ci sarà molta attenzione per questo aspetto.
Il fascino del circuito di Monza è legato anche alla presenza dell’anello di alta velocità con quelle curve sopraelevate incredibili, a cui l´anno scorso hanno rifatto il manto, che evocano ricordi di una storia straordinaria, fatta di gare uniche, indimenticabili, che pochi tracciati al mondo possono vantare.
Per i tifosi della “Rossa" già il giovedì è una giornata impegnativa: alla mattina Kimi Raikkonen è al nuovo Ferrari Store di Milano di via Berchet. Poi, nel pomeriggio, per la prima volta nella sua storia, la Scuderia Ferrari esce dal circuito per andare in mezzo ai tifosi: Sebastian Vettel e Raikkonen, insieme al Team Principal Maurizio Arrivabene incontrano i fans alle 18:30 nei giardini della Villa Reale di Monza. L´evento è gratuito e ad ingresso libero e potete preparare le domande per loro scrivendole subito su Twitter con l´hashtag #SFMeets. Per chi non potrà esserci, “Ferrari Meets Monza" è in onda in diretta su SKY Sport F1 HD.
E´ chiaro che questa è la gara di casa e i riflettori sono puntati sulla Scuderia di Maranello, c´è un´atmosfera particolare, c´è grande attesa perché sarà la prima volta per Vettel come pilota della Ferrari nella gara casalinga. Senza dimenticare che tra i piloti in attività è quello che vanta il maggior numero di vittorie, ben tre. E poi c´è Kimi, che dopo il rinnovo del contratto arriva qui sicuramente più sereno e a Monza il finlandese, invece, non è mai riuscito a salire sul gradino più alto del podio.
Mettendo da parte le emozioni e dando un´occhiata alla classifica finale del Gran Premio dello scorso anno notiamo che ben 7 delle prime dieci monoposto classificate, erano motorizzate Mercedes. Questo non è certo di buon auspicio, sarà dura per le “Rosse" con i lunghi rettifili di Monza…
Questo è anche il Gran Premio di casa per la Scuderia Toro Rosso, che qui vinse proprio con Vettel, sotto la pioggia, con una monoposto motorizzata Ferrari, nel 2008. Oggi tocca invece ai “rookie" Max Verstappen e Carlos Sainz, alla loro prima volta su questo tracciato con una monoposto di F1. Max a Spa ha dato spettacolo a suon di sorpassi rimontando dal 18° all´ottavo posto, mentre Carlos con la World Series by Renault l´anno scorso qui ha ottenuto due pole position e vinto una gara. Purtroppo però per lo spagnolo c´è una penalità di 10 posizioni sulla griglia di partenza, perché sulla sua monoposto sarà montata una nuova power unit dopo il guasto del Belgio. Inoltre Monza non è certo il miglior tracciato per loro dal punto di vista delle velocità, ma in Renault sono ottimisti.
Speriamo che possano esserlo anche in Red Bull: certo, sulla carta, sembra difficile poter ripetere il quarto posto ottenuto da Daniil Kvyat in Belgio, mentre Daniel Ricciardo vorrà mettersi alle spalle il ritiro di Spa.
Le Mercedes saranno di nuovo quelle da battere, la pista è adatta alle loro monoposto: Lewis Hamilton, che ha dominato a Spa, qui un anno fa fece altrettanto, conquistando pole position e vittoria, davanti a Nico Rosberg, dopo i “veleni" della gara di Spa del 2014. Se il tedesco vuole provare a contrastare il suo compagno di squadra e riaprire la lotta per il titolo, dovrà migliorare soprattutto in qualifica, come ha ammesso più volte in questi giorni nelle varie interviste della vigilia.
L´anno scorso sul terzo gradino del podio c´era Felipe Massa, che dopo tanto tempo (dal GP di Spagna del 2013) tornava a riassaporare il gusto dello champagne, e al quarto posto c´era Valtteri Bottas. Un anno fa le Williams volavano e anche quest´anno sarà dura batterle. Il team di Grove ha appena confermato entrambi i piloti per il 2016, quindi non cambierà la propria formazione per la terza stagione consecutiva e questo farà bene ai piloti che questo weekend saranno da tenere d´occhio.
Tempo di rinnovi anche in Force India: pochi giorni fa Nico Hulkenberg ha infatti firmato un contratto biennale con la Force India e resterà dunque fino al termine del 2017 con il team di Vijay Mallya. E probabilmente lo rivedremo anche a Le Mans con la Porsche, con cui ha vinto quest´anno la 24 Ore. Il suo compagno di squadra Sergio Perez vanta anche un secondo posto a Monza, conquistato nel 2012, ma allora correva con la Sauber. L´evoluzione più recente della loro monoposto potrà contare sulla grande potenza della power unit Mercedes, che qui conta parecchio.
Chi invece di potenza ne ha poca e manca proprio di velocità di punta è la McLaren: per questo i tecnici del team di Woking stanno optando per soluzioni aerodinamiche estreme per recuperare un po´ d´efficienza. Partono decisamente svantaggiati e non sarà facile per Fernando Alonso, che qui ha vinto ben due volte (nel 2007 proprio con questa squadra), e Jenson Button, spesso “sverniciati" dagli altri sui rettifili di Spa. Dovranno fare un´ottima qualifica per poter ambire alla zona punti, sperando che la power unit Honda consenta loro di vedere il traguardo.
Alla Sauber sperano che l´evoluzione più recente del motore Ferrari possa aiutarli sui lunghi rettifili brianzoli, ma non sarà per niente facile per Marcus Ericsson e soprattutto per Felipe Nasr, alla sua prima volta qui su una Formula Uno. Intanto anche loro sono già stati confermati dal team elvetico per il 2016.
Tra le cose più assurde di questo fine settimana c´è la situazione della Lotus: dopo il terzo posto conquistato a Spa da Romain Grosjean, che ha ribadito il suo talento con una tra le migliori gare della sua carriera, ora non si sa nemmeno se lui e Pastor Maldonado potranno correre. Come a Spa, potrebbero arrivare gli ufficiali giudiziari e pare che il team non abbia nemmeno tutto ciò che serve per far funzionare le monoposto! Speriamo che si sblocchi presto il discorso dell’acquisto da parte della Renault…
Per chi potrà raggiungere Monza ci sarà tanto da vedere: oltre al Gran Premio di F1, ci sono le gare di contorno, una più interessante dell´altra. Dalla GP2 alla GP3 Series, dove abbiamo tre piloti di grande talento: Luca Ghiotto, leader del campionato, Kevin Ceccon, che ha già vinto due gare, e Antonio Fuoco del Ferrari Driver Academy, alla ricerca del suo primo successo. E nella Porsche Supercup ci saranno ben tredici italiani al via, capitanati da Matteo Cairoli che punta al titolo di “Rookie dell´anno".
Per chi resterà a casa, ampia copertura sulla Tv con Sky Sport F1 HD e Rai Sport. Domenica il Gran Premio in diretta alle 14:00 su Rai 1 e Sky Sport F1 HD.
Nella vigilia che ha preceduto il Gran Premio d´Italia di F1, durante la presentazione ufficiale all´Expo e dopo ne abbiamo lette e sentite tante di chiacchiere, commenti, proclami e promesse ad effetto sul futuro dell´autodromo, ma l´unica cosa che speriamo è che resti davvero il “Tempio della Velocità". Perché se tutti lo conoscono, in ogni angolo del mondo, un motivo ci sarà?
E, per finire, ricordiamoci di Justin Wilson che pochi giorni fa, a trentasette anni, ha perso la vita in un incidente in Indycar. Anche il pilota britannico, nel 2003 con Minardi e Jaguar, ha fatto parte del “Circus" della Formula 1.
Nicola Villani