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F1: Hamilton ha rimesso le cose a posto

A Spa Francorchamps Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Belgio battendo Nico Rosberg, per l´ennesima doppietta Mercedes. Terzo posto per Romain Grosjean e la Lotus. L´unica Ferrari al traguardo è quella di Räikkönen, al 7° posto. Ritiro amaro per

F1: Hamilton ha rimesso le cose a posto
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 24 ago 2015

A Spa Francorchamps Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Belgio battendo Nico Rosberg, per l´ennesima doppietta Mercedes. Terzo posto per Romain Grosjean e la Lotus. L´unica Ferrari al traguardo è quella di Räikkönen, al 7° posto. Ritiro amaro per Vettel, a due giri dalla fine, per lo scoppio della gomma posteriore destra, mentre era terzo.

E´ stata una bella festa quella di Vettel e della Ferrari a Budapest ma, finite le vacanze, il ritorno è stato piuttosto traumatico: a Spa la Mercedes è tornata a dominare la scena mentre le “Rosse" hanno sofferto per l´intero weekend e il finale è stato anche più amaro di quanto si potesse immaginare.

Prima di tutto complimenti al grande protagonista del fine settimana belga, Lewis Hamilton. Il britannico della Mercedes ha rimesso le cose al proprio posto: dopo la delusione del GP d´Ungheria e gli errori commessi da lui e dalla squadra all´Hungaroring, qui è tornato davanti a tutti e ha dettato di nuovo legge, come ha fatto per buona parte di questa stagione.

Intanto ha messo a segno la sesta pole position consecutiva, la decima di questa stagione, a ribadire il talento e il momento di grande forma che sta vivendo il campione del mondo in carica. Ha lasciato “sfogare" il compagno di squadra Nico Rosberg nelle prime due sessioni di Prove Libere, poi gli ha rifilato circa mezzo secondo e da lì non ha più lasciato nulla agli avversari.

In gara ha dominato, “giocando" letteralmente con Rosberg, ogni volta che gli si avvicinava un po´. Ha gestito bene gli pneumatici, grazie ad una monoposto molto ben bilanciata (lo si vedeva anche dal camera car, da come la poteva guidare) e alla fine ha conquistato la seconda vittoria in carriera sul circuito belga aumentando ulteriormente la sua leadership in classifica.

Nico Rosberg ha perso il confronto con il compagno di squadra e, al termine della gara, ha ammesso di non essere stato alla sua altezza: per prima cosa ha sbagliato completamente la partenza precipitando al 6° posto, poi ha recuperato con grinta fino al secondo, e infine, nonostante i giri rapidi messi a segno, compreso il più veloce dell´intera gara, ha dovuto accontentarsi del secondo gradino del podio.

Mentre lo spavento di quella gomma posteriore destra scoppiata a oltre 300 all´ora a Stavelot nelle Libere 2 sembra già messo alle spalle, per Monza dovrà inventarsi qualcosa se vuole mantenere aperta la lotta per il titolo…

Una cosa è certa: le due “frecce d´argento" hanno fatto una gara diversa da quella degli altri, con tempi sul giro davvero incredibili e inavvicinabili per la concorrenza.

Il primo degli “altri" è un grandissimo Romain Grosjean: la Lotus sarà pure senza soldi ma ha un grande talento in squadra, che vale tanto.  Dopo una gara molto aggressiva, una delle migliori della sua carriera, è tornato sul podio meritatamente dopo 31 Gran Premi: non gli succedeva da Austin nel 2013.

A due giri dalla fine era al quarto posto alle spalle di Vettel, a cui aveva recuperato parecchi decimi ad ogni giro, ma a due passaggi dalla fine, al tedesco della Ferrari è scoppiata la gomma posteriore destra, per fortuna subito dopo il Raidillon, altrimenti avrebbe potuto essere un disastro; c´è chi sostiene che non è da escludere l´influenza del tentativo di finire la gara su un solo pit stop, unici ad optare per questa strategia…

Sebastian Vettel: “Meritavamo di finire sul podio, ma le corse sono così; una cosa diversa però è non finire una gara per quello che è successo. È difficile per un pilota accettare una situazione come questa, anche se non certamente negativa come a Silverstone qualche anno fa, ma dovremo sicuramente parlarci per capire cosa sia successo e perché così all´improvviso. Al momento non c´è una spiegazione per quanto accaduto: non è stata una foratura, la gomma è esplosa".

Quarto posto per Daniil Kvyat, molto aggressivo con la Red Bull nel finale di gara in cui ha superato uno dietro l´altro Räikkönen, Felipe Massa e Sergio Perez. Una bella conferma dopo il podio di Budapest.

Sergio Perez ha regalato alla Force India dieci punti iridati e un 5° posto assoluto, al termine di una buona performance: partito benissimo, si è subito portato in seconda posizione, poi ha ceduto il passo a vetture più competitive. Del resto, non aveva il passo per lottare per il podio e ha già fatto tanto. Sfortunato invece il weekend per il compagno di squadra Nico Hulkenberg, tradito dalla power unit Mercedes sullo schieramento di partenza.

Felipe Massa ha ottenuto il sesto posto con la Williams dopo una gara molto difficile: ha faticato al via, poi con la gomma morbida nel primo stint non aveva il passo e ha perso diverse posizioni, e nella parte finale, con le medie che funzionavano meglio, non aveva comunque la velocità per attaccare Perez e si è dovuto accontentare di questo risultato.

Alle spalle del brasiliano c´è la prima delle Ferrari,  quella di Kimi Räikkönen, che ha avuto un weekend davvero complicato: in qualifica si è ritirato nel corso del Q2 per una perdita di pressione dell´olio; aveva il nono tempo, ma a causa del guasto si è qualificato con il quattordicesimo tempo. Poi, a causa della sostituzione del cambio, è stato penalizzato e costretto a partire sedicesimo. E in gara, con una bella rimonta,  è riuscito a concludere al 7° posto, in zona punti. Senza dimenticare che non riusciva a superare i piloti davanti a sé con i motori Mercedes e alla fine ce l´ha fatta anche a difendersi dagli attacchi di Max Verstappen, nonostante i problemi avuti alle gomme anteriori.

Kimi Raikkonen: “Ovviamente non possiamo essere soddisfatti di questo risultato, anche se però, rispetto alla posizione di partenza, è andata bene. Il sabato abbiamo avuto qualche problema e in gara volevamo fare meglio. In partenza ho fatto pattinare le gomme e alla prima curva mi sono ritrovato in una situazione non ideale, ma poi sono riuscito a rimontare. La vettura si è comportata bene, solo verso la fine della gara ho avuto problemi con le gomme anteriori. Abbiamo cercato di fare il massimo cercando di riguadagnare terreno, ma partendo dalle retrovie non e´ stato facile. Noi continuiamo a provarci e in futuro speriamo di avere la fortuna dalla nostra parte. Come squadra stiamo facendo le cose giuste, ma ogni volta accade qualcosa che non ci permette di ottenere il risultato che ci aspettiamo. Ora andiamo a Monza, la nostra gara di casa: mi piacerebbe se fosse un bel fine settimana per i nostri tifosi. Lì troveremo ancora lunghi rettilinei e non sarà facile vista la concorrenza, ma porteremo alcune nuove componenti che speriamo possano aiutarci".

Che gara quella di Max Verstappen! E´ partito dal 18° posto in griglia a causa della penalità per il cambio del motore, e nel primo giro aveva già guadagnato 5 posizioni, tagliando il traguardo 12°. Al nono giro era già ottavo, quando è entrato ai box per montare un nuovo set di gomme Soft. Al 21° giro era ottavo, quando ha cambiato di nuovo gli pneumatici. Con una strategia sulle tre soste per la Scuderia Toro Rosso, al 32° giro ha montato ancora le Soft, e sette tornate più tardi ha strappato il nono posto a Bottas. E´ tornato all´ottavo a causa del problema di Vettel e durante l’ultimo giro, ha tentato persino l’attacco a Raikkonen, ma il finlandese si è difeso bene.

Nono posto per Valtteri Bottas. Dopo un primo difficile stint, il team Williams ha commesso un errore imperdonabile al primo pit stop: i meccanici gli hanno montato una gomma posteriore destra media mentre le altre erano soft. Ciò gli è costato un drive-through che gli ha condizionato l´intera gara. Ma non avrebbe dovuto anche essere costretto a cambiarla quella gomma sbagliata?

Chiude la top ten la Sauber di Marcus Ericcson, davanti al compagno di squadra  Felipe Nasr: i due hanno almeno sfruttato la maggiore potenza della rinnovata power unit Ferrari per vincere il confronto nei rettilinei con le McLaren-Honda di Alonso e Button, ma è ben poca cosa.

Per Fernando Alonso c´è il tredicesimo posto finale: partito dal fondo della griglia  con Jenson Button a causa delle penalità dovute alla sostituzione delle power unit Honda, è andato molto più forte del compagno di squadra britannico ma vederlo là dietro, “sverniciato" dalle Sauber per la cronica mancanza di potenza, fa molta tristezza e non lo merita proprio. Button ha chiuso invece la gara davanti alle Marussia di Roberto Mehri e Will Stevens.

Sebastian Vettel, come detto, non ha terminato la gara ed è stato qualificato al 12° posto finale. Ma i tecnici della Pirelli dovranno spiegargli parecchie cose…

In Toro Rosso resta l´amaro in bocca per il ritiro di Carlos Sainz: lo spagnolo era riuscito a partire decimo, dopo una gran bella qualifica; durante il giro di formazione, dopo aver informato la squadra via radio che avvertiva un calo di potenza, è rientrato ai box, dove i meccanici hanno risolto il suo problema. A quel punto, è tornato in pista seppur con due giri di ritardo. Verso la fine il team lo ha richiamato ai box per ritirarsi e preservare così il propulsore.

Ritirato anche Daniel Ricciardo: era scattato molto bene al via e ha subito raggiunto il 3° posto, poi stava lottando per un posto sul podio quando ha perso potenza alla Bus Stop e gli si è spento tutto, forse per un problema elettrico.

Ritiro precoce anche per Pastor Maldonado, l´ennesimo: a complicare ancora di più le cose alla Lotus, che già sta vivendo giorni difficili con una ingiunzione ricevuta dall’ex terzo pilota Charles Pic e i tanti debiti che stanno aumentando.

Classifica della Gara

Classifica Piloti

Classifica Costruttori

Tra due settimane arriva una delle gare più attese: il Gran Premio d’Italia, a Monza, il 6 settembre. Siamo già pronti.

 

Nicola Villani

 

 

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