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Robotaxi bloccati a San Francisco per il blackout: la lezione per Waymo

Il blackout di sabato ha mandato in difficoltà i robotaxi a San Francisco. Waymo annuncia aggiornamenti software e nuove procedure di emergenza.

Robotaxi bloccati a San Francisco per il blackout: la lezione per Waymo
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 28 dic 2025

Waymo metterà mano al software dei suoi veicoli dopo quanto accaduto sabato a San Francisco, dove diversi robotaxi si sono fermati durante il blackout che ha colpito la città.

L’interruzione di corrente è partita in serata, dopo un incendio in una sottostazione di PG&E (Pacific Gas and Electric Company). Una parte ampia di San Francisco è rimasta senza elettricità. Circa 130.000 le persone coinvolte. Alcune attività hanno abbassato le serrande per alcune ore.

Con i semafori fuori uso, in vari incroci i veicoli Waymo sono rimasti fermi con le luci di emergenza accese. Il traffico ha iniziato ad accumularsi soprattutto nelle zone già più cariche. Le immagini dei robotaxi bloccati hanno iniziato a circolare sui social.

I veicoli, spiega l’azienda, sono programmati per comportarsi come ci fossero quattro stop quando i semafori non funzionano. In alcuni casi, però, è richiesta una conferma prima di procedere. Sabato, con il blackout esteso, queste richieste sono aumentate tutte insieme

Sebbene siamo riusciti ad attraversare con successo più di 7.000 semafori spenti nella giornata di sabato, il blackout ha creato un picco concentrato di richieste di conferma“, ha dichiarato Waymo. “Questo ha prodotto un arretrato che, in alcuni casi, ha causato ritardi nelle risposte, contribuendo alla congestione su strade già fortemente sovraccariche“.

Un precedente che vale da insegnamento

Secondo l’azienda, i protocolli di conferma erano adeguati nelle prime fasi di implementazione del servizio, ma ora necessitano di essere aggiornati per rispondere alle dimensioni attuali della flotta. Waymo sta quindi introducendo aggiornamenti su tutta la flotta che forniranno ai veicoli un contesto specifico in caso di blackout, permettendo loro di prendere decisioni in modo più rapido e determinato.

La società ha inoltre annunciato che migliorerà i propri protocolli di risposta alle emergenze, integrando le lezioni apprese da questo episodio.

Waymo gestisce oggi una flotta di oltre 2.500 veicoli attivi nella Bay Area di San Francisco, a Los Angeles, nell’area metropolitana di Phoenix in Arizona, ad Austin in Texas e ad Atlanta in Georgia. L’azienda ha confermato di aver ripreso il servizio di ride-hailing nella Bay Area già nella giornata di domenica.

Nulla lasciato al caso

Sulla vicenda è intervenuta anche la California Public Utilities Commission, che lunedì ha reso noto di aver avviato una revisione dell’episodio dei veicoli bloccati. L’ente, insieme al Dipartimento dei Veicoli a Motore della California, è responsabile della regolamentazione e del rilascio dei permessi per i test e l’impiego commerciale dei robotaxi.

Nel contesto più ampio dei disagi causati dal blackout, è stato inoltre riportato che oltre 1.100 voli risultavano cancellati entro la metà della giornata di venerdì.

L’episodio arriva a poche settimane da un altro problema per Waymo. All’inizio del mese, l’azienda aveva infatti avviato un richiamo per aggiornare il software dei propri veicoli a guida autonoma dopo che le autorità del Texas avevano segnalato almeno 19 casi in cui le auto avevano superato illegalmente scuolabus dall’inizio dell’anno scolastico. Un fatto che aveva portato, in ottobre, all’apertura di un’indagine da parte della National Highway Traffic Safety Administration.

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