Una Volkswagen Golf R32 per il capo di Bugatti
Alla scoperta della passione per le auto di Mate Rimac, il CEO di Bugatti che nel suo garage ospita anche una Volkswagen Golf R32.

Il CEO di Bugatti, Mate Rimac, si conferma un grande appassionato di automobili ad alte prestazioni e non ha solo una predilezione per i modelli prodotti dall’azienda che dirige, ma anche per le auto di altri marchi che sono entrare nel suo garage nel corso degli anni.
Sebbene Rimac sia noto per aver puntato con decisione sulla propulsione a zero emissioni dando vita ad alcuni modelli elettrici come la Concept_One e la Nevera, la vettura che il capo di Bugatti ha scelto per la guida di tutti i giorni proviene dalla Germania ed è spinta da un classico motore a benzina a sei cilindri.
LA VOLKSWAGEN GOLF R32 DI MATE RIMAC
La vettura in questione è la Volkswagen Golf R32 MkV, un modello con carrozzeria a cinque porte dotato di cambio DSG a sei rapporti che si pone come la sintesi perfetta tra prestazioni e praticità d’uso. Da grande appassionato qual è, il manager croato non sembra però accontentarsi di quanto proposto di serie dalla casa costruttrice, al punto da aver pensato ad una serie di “miglioramenti" capaci di trasformare la Golf R32 in un’auto ancora più completa.
Secondo quanto si vocifera, Rimac avrebbe infatti intenzione di mettere mani alla Golf per aumentare la qualità degli interni tramite l’implementazione delle ultime tecnologie in fatto di connettività. Questo, unito alle caratteristiche dinamiche presenti sulla vettura originale, porterebbe la berlina tedesca a diventare una delle migliori hot hatch disponibili nel panorama automobilistico.
La passione di Mate Rimac per le quatto ruote va quindi oltre la propulsione elettrica e le supercar di cui si occupa per lavoro. Nel corso degli anni, il CEO di Bugatti ha avuto numerose vetture a sua disposizione mostrando una particolare predilezione per le BMW. Nel suo garage sono state infatti presenti una BMW E30, una Serie 3 del 1983 convertita all’elettrico e soprannominata “Mostro Verde" grazie alla potenza raggiunta di 600 cavalli, una M5 E39, una M3 E30 Sport Evolution, una Z4 M Coupé a una F90 M5 Competition, una M3 CSL E46 e una M6 E64 con motore V10.
IL RUOLO DECISIVO NELLA NASCITA DELLA TURBILLON
L’enorme passione per le automobili potenti di Mate Rimac ha avuto un peso decisivo in diverse scelte fatte in ambito lavorativo. A tal riguardo si dice infatti che sia stato proprio il croato a convincere il gruppo Volkswagen, proprietario di Bugatti, a non far diventare il successore della Bugatti Chiron un SUV elettrico.
All’epoca la sua opera di persuasione fece centro e quindi, se la Bugatti Turbillon con il suo potente motore V16 aspirato da 8,3 litri ha visto la luce, il merito è anche, se non soprattutto, suo.