Parcometri, attenzione alla truffa dei falsi QR Code: ecco come ti rubano i soldi
Attenzione ai QR Code sui parcometri, bisogna sempre prestare la massima attenzione

Le nuove tecnologie permettono di semplificare anche il pagamento delle soste nei parcheggi. Oggi, non servono più le monetine o il bancomat visto che che può essere sufficiente utilizzare uno smartphone, grazie alle applicazioni dedicate al pagamento delle soste. Per semplificare ulteriormente il pagamento del parcheggio attraverso un dispositivo mobile, sui parcometri può essere presente un QR Code. Basterà effettuare una scansione per scaricare l’app ed effettuare il pagamento. Purtroppo, per gli automobilisti non c’è mai pace e la sosta può trasformarsi in una trappola digitale. Trovare parcheggio può risultare già di suo molto complicato, soprattutto nelle grandi città ma se a questo aggiungiamo il fiorire di truffe legate al pagamento digitale delle soste, per gli automobilisti le giornate sono sempre più “difficili”. Di cosa parliamo? Della truffa dei finti QR Code sui parcometri.
PRESTARE SEMPRE LA MASSIMA ATTENZIONE
Ciclicamente emergono dalla cronaca casi di truffe legate all’utilizzo di falsi QR Code. Non possiamo non ricordare, ad esempio, quanto è capitato a Verona alla fine del mese di marzo. Truffe che non riguardano solo i parcheggi perché in passato erano capitati casi simili anche sulle colonnine di ricarica per le auto elettriche. Come funziona la truffa? Il sistema è molto semplice. Sul parcometro, ma la stessa cosa vale per la colonnina per la ricarica, viene attaccato un falso QR Code che può addirittura andare a coprire quello originale se presente. L’utente, andando ad effettuare la scansione, non sarà reindirizzato all’applicazione da poter scaricare ma ad una pagina dove inserire i dati della carta di credito. Vuoi perché si fa tutto da smartphone e vuoi perché si ha fretta di pagare, c’è chi non si accorge che la pagina web è sospetta.
COME DIFENDERSI
Infatti, si tratta di una pagina di “phishing” attraverso la quale i malviventi rubano i dati della carta di credito delle persone. Bisogna quindi sempre prestare la massima attenzione quando si utilizzano gli strumenti digitali di pagamento se arrivano da fonti di cui non conosciamo l’origine. Nel caso dei parcometri, bisognerebbe anche verificare se il pagamento digitale è effettivamente supportato. Purtroppo, i parcometri come le colonnine, si prestano bene a questo genere di truffe visto che non sono presidiati.
Nel caso della presenza del QR Code è sempre bene verificare che non sia posticcio, cioè che si quello originale. Quando poi si apre la pagina di riferimento via smartphone, è importante verificare che l’URL inizi con https. Inoltre, è consigliabile tenere aggiornate le app per la lettura dei QR Code visto che stanno diventando sempre più sofisticate e possono includere funzionalità di sicurezza avanzate. Nei casi sospetti, è comunque sempre meglio pagare il parcheggio alla vecchia maniera.