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Viaggi aerei, nuove linee guida per l'Europa: stop a chi ha 38°C, mascherine obbligatorie

Finalmente delle linee guida europee in tema di viaggi aerei, un approccio comunitario perché si avvii la ripresa dei trasporti aerei.

Viaggi aerei, nuove linee guida per l'Europa: stop a chi ha 38°C, mascherine obbligatorie
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Gabriele Arestivo
Gabriele Arestivo
Pubblicato il 21 mag 2020

Si delineano le prime linee guida comunitarie in tema di voli, fino adesso ogni Paese ha imposto le proprie restrizioni e l'Italia non è stata da meno costringendo le poche compagnie che volano al distanziamento sociale a bordo. A dettare i nuovi punti gli enti preposti Ecdc e Easa, rispettivamente Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e Agenzia europea per la sicurezza aerea.

Di comune accordo hanno stilato un documento ufficiale di 28 pagine che indica tutti i punti salienti da tenere in considerazione fino a quando l'emergenza Covid-19 non sarà rientrata. Ma attenzione perché non si tratta di regole da applicare a qualsiasi costo, ogni Paese potrà inasprire tali provvedimenti in relazione ad un maggior rischio. Se da un lato la cosa risulta comprensibile visto che l'epidemia non si è diffusa in maniera omogenea, dall'altro il messaggio comunitario perde "forza" vista la mancata imposizione. Questo passaggio lo rende abbastanza chiaro: 

Lo scopo di questo protocollo di sicurezza sanitaria dell'aviazione è quello di fornire una guida agli operatori aeroportuali, compagnie aeree e autorità aeronautiche nazionali, così come altri soggetti interessati, su come facilitare il
ripristino sicuro e graduale del trasporto passeggeri.

PIÙ CONTROLLI E ACCESSO VIETATO AGLI ACCOMPAGNATORI


Tra i vari punti ci sono i suggerimenti che riguardano la gestione a terra, quindi gli aeroporti. Secondo il documento l'accesso ai terminal dovrà esser permesso ai soli lavoratori, membri dello staff, crew e passeggeri, porte quindi chiuse per tutti gli altri e per gli accompagnatori (tranne per situazioni speciali). Il come si potrà fare un simile filtro non è specificato, si potrebbe creare un punto di controllo alle porte come già avviene in molti aeroporti del mondo dove il rischio di attentati è più alto, chissà se vedremo anche i cani che stanno addestrando già per rilevare eventuali malati. Dall'ingresso in aeroporto e per tutto il viaggio bisognerà indossare dispositivi di prevenzione personale come le mascherine, potrebbe non esser concesso l'ingresso a chi non ne possiede una. 

Nessun passaporto d'immunità sarà ammesso, la comunità scientifica non si è infatti espressa positivamente su questo fronte e non sussistono le certezze necessarie, se qualche regione o stato realizzerà qualcosa di simile potrebbe poi non avere alcuna valenza in altri paesi della UE.

Linee guida precise sono state scritte anche per il controllo della temperatura, che passa dai 37,5°C ancora in vigore anche in Italia ai 38°C, andrà misurata sempre con strumenti non invasivi e preferibilmente all'ingresso degli aeroporti. Chi risulterà avere una temperatura pari o superiore a quella massima dovrà ripetere la misurazione e, nel caso, sarà gestito dal personale sanitario in loco per un approfondimento. Bisognerà anche dare informazioni sul proprio status Covid-19 prima di ricevere il boarding pass, immaginiamo durante la procedura di check-in, dunque un'autocertificazione digitale che attesti la propria non positività (qualora se ne abbia conoscenza) e qualche informazione in più. 

Meno contatti tra passeggeri e personale di terra, viene quindi incentivato il check-in automatico e le procedure di consegna di eventuali bagagli potrebbero ridurre ulteriormente anche il numero di colli a mano da portare a bordo per velocizzare le operazioni di imbarco e sbarco. Bisognerà vedere come risponderanno a tale linee guida gli operatori, anche perché molti di loro guadagnano molto proprio da questi bagagli. 

IMBARCHI E SBARCHI PIÙ ORDINATI (E LENTI)


Di sicuro ci vorrà più tempo per i nostri prossimi viaggi aerei, dall'ingresso al terminal al nostro posto in cabina bisognerà avere pazienza e sottostare ai vari sistemi di controllo, ma anche l'ultima fase cambierà. Per l'imbarco si procederà a seconda degli aeroporti, quindi tramite corridoio diretto al velivolo, laddove disponibile, bus o semplicemente a piedi per le strutture più piccole. 

In ogni scenario bisognerà evitare assembramenti e dunque più bus per il trasporto dei passeggeri rispetto al passato, in modo da non creare la calca, e in ordine di assegnazione dei posti: verranno presumibilmente imbarcati prima i passeggeri che siedono in coda e via via fino ai primi posti anteriori. Anche su questo punto le compagnie potrebbero avere da ridire, la cosiddetta "priorità" potrebbe andare nel cassetto finché c'è il coronavirus. 

Una volta a bordo il protocollo sarà altrettanto rigido: dovranno quindi esser limitati i contatti e saranno bandite le vendite a bordo (addio anche ai gratta e vinci delle low-cost?), anche il denaro cash viene sconsigliato caldamente e saranno preferiti i pagamenti contactless. Naturalmente serviranno sempre le mascherine a protezione del viso e frequenti lavaggi delle mani prima e dopo i pasti e prima o dopo aver utilizzato i servizi igienici. Le file a bordo non sono contemplate. 


Nel documento si leggono anche i protocolli da attuare se qualcuno dei passeggeri dovesse sentirsi male in volo e mostrare dei sintomi affini a quelli da Covid-19, in caso di evidenze il passeggero verrà subito testato una volta atterrato e in caso di positività scatterà la quarantena obbligatoria per il personale di bordo che ha avuto contatti diretti. Lo stesso destino spetterà ad eventuali accompagnatori che hanno volato con il soggetto in questione, e il velivolo andrà contestualmente sanificato. 

NESSUN OBBLIGO DI DISTANZIAMENTO A BORDO


Come previsto è passata la linea delle compagnie aeree (v. Ryanair), il che significa nessuna imposizione che preveda le restrizioni in atto in questo momento sui voli da e per l'Italia (1m di distanza obbligatorio tra i passeggeri): Easa e Ecdc si augurano che, laddove possibile e in base al numero di persone a bordo, bisognerà rispettare 1,5m di distanza. Qualora non ci siano tuttavia le condizioni perché a bordo si trova un numero elevato di passeggeri, quindi potenzialmente anche tutto l'aereo pieno, resta l'obbligo di utilizzo delle mascherine come ultimo baluardo. Sono tuttavia esclusi i bambini con meno di 6 anni

In parola povere si potranno riempire tutti i sedili, anche qui bisogna tuttavia capire come i singoli Paesi interpreteranno questa indicazione e il nostro in particolare, tra i più stringenti su questo fronte con distanziamento previsto almeno fino al 3 giugno. Esultano le compagnie, ma si era capito ampiamente che dover imbarcare al massimo 60 persone su un aereo da 180 posti (esempio di un Airbus A320) avrebbe creato enormi problemi di sostenibilità economica in un momento già nero. 

CONTACT TRACING E SANZIONI


Le informazioni saranno la chiave oltre al distanziamento sociale e i contatti ridotti, saranno quindi richiesti dettagli più precisi sul viaggio che si sta affrontando, dal luogo di residenza una volta arrivati ai contatti personali in caso di eventuali comunicazioni. Nulla può esser lasciato al caso, d'altronde una cosa è certa, ovvero che la Covid-19 ha viaggiato proprio in aereo dalla Cina al Medio Oriente, Europa e Americhe, dunque che l'allerta sia massima è comprensibile. 

Infine il capitolo sanzioni per chi non rispetterà le regole base: se una compagnia si accorgerà prima del decollo che uno o più passeggeri non indossano la mascherina o si rifiutano di farlo dovranno farli sbarcare immediatamente. Qualora dovessero nascere divergenze su questo punto mentre si è in volo si rischieranno i protocolli applicati per i passeggeri molesti e quindi saranno consegnati alle autorità una volta atterrati. C'è poco da scherzare. 

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