Airbag Takata, arrivano gli avvisi autostradali per incentivare le sostituzioni
La Francia continua a fare pressione sui costruttori e sugli automobilisti per accelerare la risoluzione del problema degli airbag Takata

Lo scandalo degli airbag Takata continua a far discutere e negli ultimi mesi è tornato speso d’attualità dopo la decisione di Stellantis di estendere lo stop drive per le vecchie Citroen C3 e DS3 a quasi tutta l’Europa in attesa di sostituire i dispositivi difettosi. Nel frattempo sono andate avanti con successo diverse class action volte a risarcire i possessori delle auto dotate di questi dispositivi per la sicurezza difettosi. Tra i Paesi europei più attivi sul fronte dello scandalo degli airbag Takata c’è la Francia che sta spingendo molto affinché le case automobilistiche risolvano quanto pima questo problema. Il Governo ha infatti intensificato gli sforzi, aumentando la pressione sui costruttori, soprattutto dopo l’ennesimo incidente mortale avvenuto a giugno che ha coinvolto una Citroen C3 dotata dei vecchi e difettosi airbag Takata.
COMUNICAZIONE SEMPRE PIÙ AMPIA
Ma il Governo francese non si sta limitando a spingere sulle case automobilistiche. Infatti, sta lavorando molto anche sul fronte della comunicazione per incentivare gli automobilisti a verificare se le loro auto dispongono di questi vecchi e pericolosi airbag e questo non solo attraverso i siti web dei produttori di auto. Infatti, durante questo periodo delle vacanze estive in cui molti si sono messi in viaggio in auto, lungo le autostrade francesi era possibile visualizzare messaggi di avvertimento sui cartelli informativi autostradali. Insomma, una scelta curiosa che permette però di migliorare la comunicazione, incentivando gli automobilisti a far verificare la loro vettura prima di mettersi in viaggio per evitare rischi di sicurezza.
Ricordiamo che il richiamo “stop drive" significa che la vettura dovrebbe teoricamente rimanere ferma in garage fino alla sostituzione degli airbag difettosi. La procedura non è complessa ed è pure veloce. Il problema, però, è che le operazioni di sostituzione stanno andando a rilento. La Francia è stata particolarmente toccata dallo scandalo degli airbag Takata e quindi si sta muovendo molto per risolvere quanto prima questa situazione di rischio per gli automobilisti. E Italia? Il numero delle auto colpite da questo problema è inferiore a quello francese ma anche nel nostro Paese non sono mancati richiami per la sostituzione di questi dispositivi difettosi. Pure nel nostro Paese non sono mancate le class action e proprio di recente è arrivato il via libera da parte del Tribunale di Torino. Class Action promossa dalle associazioni dei consumatori che chiedono la condanna delle case automobilistiche al risarcimento dei danni subiti dai consumatori.
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