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Quanto guadagnano i tassisti in Italia? Ecco le cifre di 7 grandi città

Il reddito medio è di poco inferiore ai 18 mila euro

Quanto guadagnano i tassisti in Italia? Ecco le cifre di 7 grandi città
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 26 giu 2025

I tassisti sono da sempre una categoria molto chiacchierata. Quanto guadagnano in Italia? Domanda interessante a cui prova a dare una risposta un’indagine condotta da Il Sole 24 Ore che ha elaborato i dati del Dipartimento delle Finanze del Mef che riguardano le ultime dichiarazioni dei redditi disponibili, anno fiscale 2023. Per l’indagine sono stati esaminati i redditi dei tassisti di 7 grandi città e cioè Roma, Firenze, Milano, Bologna, Palermo, Torino e Napoli. I dati mostrano una media nazionale di poco inferiore ai 18 mila euro. Entriamo più nei dettagli e vediamo cosa emerge più nello specifico dall’indagine.

I NUMERI DEL 2023

Si guadagna più al Nord Italia e meno nel meridione. Dove guadagnano di più i tassisti? A Firenze con un reddito medio di 24.160 euro, circa il 17% in più rispetto all’anno precedente. Spalmando questa cifra su 12 mesi, significa poco più di 2.000 euro lordi al mese. A Milano, invece, i guadagni medi si attestano a 22.551 euro con un reddito mensile di 1.879 euro. Rispetto al 2022 c’è stato un incremento del 15,2%.

  • Roma: 15.726 euro (+23,5%)
  • Firenze: 24.160 euro (+17%)
  • Milano: 22.551 euro (+15,2%)
  • Bologna: 18.899 euro (+12,1%)
  • Palermo: 10.730 euro (+17,8%)
  • Torino: 13.349 euro (+12,7%)
  • Napoli: 12.791 euro (+25,4)

Come si può notare, a Roma e Napoli i redditi medi sono particolarmente bassi nonostante si tratti di due grandi città turistiche dove la richiesta di taxi è da sempre molto elevata. A Palermo, invece, il redito medio più basso che corrisponde ad un guadagno mensile di meno di 900 euro lordi.

REDDITI MINI, CAMBIERÀ QUALCOSA CON L’OBBLIGO DEL POS?

Un reddito medio poco inferiore ai 18.000 euro rilancia i dubbi sulle cifre dichiarate. Su questo tema se ne discute in realtà da diverso tempo ma le cose potrebbero cambiare, forse in meglio. Da quest’anno è infatti scattato l’obbligo di disporre a bordo del POS per i pagamenti elettronici delle corse. Si tratta di un passo avanti sulla trasparenza dei redditi realmente percepiti. Tuttavia, per funzionare servono anche puntuali controlli fiscali.
 
[Fonte]

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