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Garmin Varia RT515, più sicurezza in bici grazie al radar posteriore

Abbiamo provato il Garmin Varia RTL515, un vero radar per le bici in grado di avvertire delle auto in avvicinamento; ecco come funziona.

Garmin Varia RT515, più sicurezza in bici grazie al radar posteriore
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 18 nov 2020

La sicurezza delle bici su strada è un problema tristemente noto in Italia. Piste ciclabili, nel nostro Paese, non ce ne sono abbastanza e le strade aperte al traffico sono piene di pericoli per le 2 ruote. Bisogna sempre stare attenti e tenere gli occhi ben aperti per evitare incidenti.

Il problema maggiore, però, è dietro. Per quanto si possa prestare attenzione, non sempre si riesce a percepire i veicoli che stanno sopraggiungendo alle nostre spalle, soprattutto se si è immersi in un contesto urbano rumoroso. Fortunatamente, la tecnologia arriva in soccorso di tutti questi problemi. Garmin, infatti, ha realizzato un dispositivo che tiene sempre sotto controllo cosa accade alle nostre spalle e ci avverte se si stanno avvicinando delle auto.

Si chiama Garmin Varia ed è sostanzialmente un radar di prossimità che può far molto per la sicurezza dei ciclisti. Due sono i modelli disponibili: Varia RVR315 e Varia RTL515. Le funzioni sono identiche. La differenza è che RTL515 integra in più una luce posteriore, ottima quando ci si sposta soprattutto di notte o in situazioni di bassa luminosità. L'aspetto interessante è che questi radar possono essere attaccati facilmente al tubo del sellino della bici. Inoltre, sono in grado di rilevare auto in avvicinamento ad una distanza massima di 140 metri con un raggio di scansione di 220 gradi. Gli allert arrivano sotto forma di avvisi sonori e visivi attraverso un dispositivo compatibile che andrà collegato via Bluetooth.

PROVA SU STRADA

Ma come funziona davvero questo radar e soprattutto è efficace per migliorare la sicurezza durante gli spostamenti in bici? Ho avuto modo di provare il Garmin Varia RTL515 per un paio di settimane sulla mia bici e devo dire che sono stato colpito positivamente dal suo funzionamento. Facile da installare e da far funzionare, è stato sempre preciso nell'avvisarmi delle macchine che sopraggiungevano alle mie spalle.

Ma andiamo con ordine. Il dispositivo è molto compatto e dispone pure di una luce luminosa estremamente potente che permette di essere maggiormente visibili non solo notte ma pure di giorno. Garmin promette una visibilità sino a oltre 1,5 Km. Non so se sia davvero così ma la luminosità è davvero elevata e quindi occhio quando l'accendente per la prima volta perché rischiate di rimanere abbagliati se state troppo vicini. Si ricarica utilizzando un semplice cavo USB/Micro USB in dotazione (autonomia fino a 15 ore in modalità lampeggiante diurna o 6 ore in modalità fissa o lampeggiante notturna).

Si può collegare al proprio PC, per esempio. Nella confezione sono disponibile due adattatori in gomma per poter attaccare il radar sui tubi dei sellini delle bici di diverse misure. Per fissare il sensore è presente poi un robusto elastico. Una volta montato il tutto, il dispositivo rimane ben saldo e non c'è alcun problema nemmeno se si affrontano percorsi accidentati.

Per visualizzare gli avvisi è necessario, come accennato sopra, usare un dispositivo da collegare via Bluetooh. Si può utilizzare uno smartphone da fissare sul manubrio della bici tramite un supporto, sfruttando l'app Garmin Varia, oppure un ciclo-computer compatibile Garmin, oppure un mini dispositivo chiamato Radar Display Unit pensato appositamente per visualizzare gli allarmi visivi e sonori del radar.

Nel nostro caso abbiamo utilizzato il ciclo-computer Garmin Edge 1030 Plus connesso al radar via Bluetooth. Il processo di connessione tra i due dispositivi è banale, alla portata di tutti e richiede meno di un minuto. Una volta effettuato il collegamento, è già tutto funzionante, cioè non è necessario effettuare alcuna configurazione. Semplicemente, sulla parte superiore destra del display del ciclo-computer appare un'icona a forma di tripla ondina a confermare che tutto è in ordine. In ogni caso, dal ciclo-computer è possibile accedere ad alcune configurazioni avanzate della gestione della luce oltre a visualizzare l'autonomia residua e verificare se è disponibile un aggiornamento software.

Ecco come il radar ci avvisa dell'arrivo dei veicoli alle nostre spalle. Se viene rilevata un'autovettura in avvicinamento, si sente prima una notifica sonora che ci spingerà a guardare il ciclo-computer. Sulla destra del display, sotto l'icona a tre ondine, comparirà una banda in cui è presente in alto un pallino rosso (noi) e uno o più pallini bianchi in movimento che rappresentano le autovetture in avvicinamento.

La precisione del radar è davvero elevata. Le auto sono sempre state rilevate correttamente così come la distanza mostrata sul display. Si è trattato di un aiuto molto comodo in alcune strade trafficate prima di effettuare una svolta. Da aggiungere un ulteriore dettaglio sulla visualizzazione delle informazioni. In caso di avvicinamento di auto ad alta velocità, la grafica della banda diventa di colore rosso, giallo/arancione in tutti gli altri casi. Quando l'auto ci supera, diventa verde (pericolo finito).

PREZZO E CONSIDERAZIONI

Ma è davvero utile? La risposta è si, perché funziona davvero molto bene e permette di avere una sorta di specchietto retrovisore per sapere cosa succede alle nostre spalle senza doversi girare, un'operazione potenzialmente pericolosa. Il problema è il prezzo: Garmin Varia RTL515 costa 199,99 euro (149,99 euro la versione senza luce posteriore).

Un costo a cui va aggiunto quello per il ciclo-computer (nel nostro caso 599,99 euro) o per il display dedicato (99,99 euro). Per risparmiare si può usare l'app dedicata su di uno smartphone che, però, andrà fissato al manubrio con un attacco specifico. Vista la spesa importante, il suggerimento è quello di valutare l'acquisto solo se si fa un largo uso della bici su strade trafficate e se si vuole, quindi, migliorare la propria sicurezza.

Una dispositivo del genere lo vedrei molto bene anche sui monopattini elettrici. C'è però il problema di come fissare il radar visto che nella maggior parte dei monopattini non c'è dietro uno spazio sufficiente per applicarlo.

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