Tarraco: il nuovo stile di Seat nel SUV spagnolo più comodo di sempre | Video
Il test della Seat Tarraco 2.0 TDI 4Drive DSG: con il due litri turbodiesel con 190 cv, trazione integrale e cambio a doppia frizione a 7 rapporti, nell’allestimento Excellence. Ha un design nuovo e piacevole, è ben fatta, è molto pratica e offre anche i 7 posti. Vanta molta qualità, tanto spazio e un buon comfort di marcia. E’ molto sicura con ADAS che portano la guida assistita al secondo livello. L’ammiraglia di SEAT mette in mostra tutto ciò di cui il brand spagnolo è capace, e di difetti
Il test della Seat Tarraco nella versione 2.0 TDI 4Drive DSG, con il motore a gasolio più potente della gamma, l’ormai conosciuto due litri turbodiesel con 190 cv, abbinato alla trazione integrale e al cambio a doppia frizione a 7 rapporti, nell’allestimento più ricco Excellence.
Ha un design nuovo e piacevole, è ben fatta, è molto pratica e, se servono, offre i 7 posti. Vanta tanta qualità, offre molto spazio e un buon comfort di marcia. Questa versione con il 2.0 TDI più potente diventerà, quasi sicuramente, la più richiesta. E’ molto sicura e potete contare su ADAS che portano la guida assistita al secondo livello, l’ideale per chi fa spesso lunghi viaggi in autostrada. E’ diventata di fatto l’ammiraglia di SEAT, che mette in mostra con questo SUV tutto ciò di cui il brand spagnolo è capace, e di difetti ne ha davvero pochi.
IL NUOVO STILE DI SEAT
E’ una decisa taglia L: 2,79 metri di passo e, volendo, anche 7 posti. Oltre a questo, le dimensioni sono 4.735 mm lunghezza x 1.839 mm larghezza x 1.658 mm altezza. Utilizza la piattaforma MQB a passo lungo, la stessa di Volkswagen Tiguan Allspace e Skoda Kodiaq.
Questo modello è molto importante per Seat perché ha inaugurato un nuovo corso stilistico, con elementi di design che ritroveremo nelle prossime auto del brand fra cui l’attesa nuova Leon: a cominciare dall’inedita griglia frontale esagonale, con i gruppi ottici appuntiti con nuova struttura a LED interna, che le conferiscono una bella grinta e maggiore personalità rispetto ad altri modelli del passato. I fari sono full LED.
La linea estremamente verticale del muso contribuisce a contenerne le dimensioni. Il corpo vettura è compatto, con un profilo ben proporzionato, solcato da nervature nei punti giusti. Lateralmente si intravede chiaramente la parentela stretta con la “cugina” Allspace. Dietro è stato introdotto un nuovo concetto di stile: la congiunzione dei due gruppi ottici mediante una linea a LED che collega le estremità.
La presenza non le manca proprio e il design dinamico tende a dissimulare le sue dimensioni importanti. Contribuiscono anche i cerchi da 19”, di serie su questo allestimento top di gamma Xcellence, meglio ancora con quelli optional da 20” che abbiamo su questo esemplare.
PENSATA PER CHI AMA LA COMODITÀ
Ma è dentro dove il SUV spagnolo dà il meglio di sé, con un abitacolo davvero enorme. Una plancia molto razionale, sobria, dallo stile privo di fronzoli: design geometrico e assemblaggi di qualità. Buoni i materiali utilizzati, morbidi nella parte alta della plancia, soprattutto sul top di gamma, con modanature in legno. Sono curati anche i pannelli delle porte. E poi piccoli dettagli che fanno la differenza: per esempio, c’è la moquette dentro tutti i vani delle portiere. Sul nostro esemplare abbiamo anche gli interni in pelle nera, un optional. Forse, sinceramente, una Seat così ben fatta non si era mai vista.
Tutto è al posto giusto e ben raggiungibile, con i comandi sempre a portata di mano. La grafica è chiara e leggibile sia nel virtual cockpit da 10,25”, che può mostrare anche le mappe del navigatore, che nel display da 8” dell’infotainment.
Il clima automatico a tre zone è di serie. Un difetto? I comandi sono un po’ troppo in basso e rischiate di distrarvi per regolare la temperatura.
È un optional molto utile la ricarica wireless per i cellulari e non mancano le luci d’ambiente a led. L'ergonomia è buona e la posizione di guida molto alta consente di avere sempre un’ottima visuale.
I sedili anteriori sono ampi e comodi. Dietro si sta quasi meglio che davanti: spazio per le gambe ai vertici della categoria, climatizzazione dedicata, prese USB e tavolini stile aereo con sistema di bloccaggio e portabicchieri integrati, comodi per far giocare o mangiare i più piccoli.
Anche se alla guida c’è una persona molto alta, rimane molto spazio per le gambe e ci sta comodo anche chi è più alto di 1,80 m. Chi si siede in mezzo magari potrebbe soffrire un po’ nei viaggi più lunghi. Si può avere la terza fila di sedili (con 815 euro in più): due posti in più ideali per i bambini, un po’ meno per i più grandi, perché un adulto di taglia media tocca il padiglione con la testa. Sono alloggiati nel piano di carico ed entrano in azione sollevando un nastro.
Il baule, dalla forma molto regolare, non è da meno: con la configurazione a 5 posti ci sono 760 litri che diventano 1.920 con i sedili posteriori abbattuti. Se optate per i 7 posti la capacità è di 700 litri, 1.775 con la seconda e la terza fila abbattute. In sette si riduce a circa 230 litri ma fa meglio di tante concorrenti. L’accesso al baule è molto ampio e comodo ma nelle versioni a sette posti il piano di carico è più alto di 5 cm rispetto alla soglia. Per fortuna il portellone elettrico è di serie su questa versione.
Insomma tanto spazio, molta praticità e una buona flessibilità: il sedile del passeggero anteriore si può reclinare in avanti in modo da sfruttare lo spazio in tutta la sua notevole lunghezza e poter caricare oggetti lunghi fino a 275 cm, il divano centrale è scorrevole per 18 cm, gli schienali posteriori si sbloccano direttamente dal vano del portabagagli, sono comodi anche i ganci per le borse e il vano per il tendalino.
NATA PER I LUNGHI VIAGGI
L’esemplare in prova è spinto dal motore a gasolio più potente della gamma, l’ormai conosciuto due litri turbodiesel con 190 cv, abbinato alla trazione integrale 4Drive e al cambio DSG a doppia frizione a 7 rapporti. Potete averlo solo con questo allestimento più ricco Excellence.
Bastano pochi chilometri per capire subito che il comfort è il suo punto forte: la Tarraco è ben insonorizzata, è silenziosa e i fruscii aerodinamici cominciano a farsi sentire soltanto alle velocità autostradali più elevate, generate dai retrovisori esterni. Anche con queste ruote da 20" rivela una raffinata taratura delle sospensioni, che filtrano bene ogni asperità dell’asfalto, e lo si percepisce anche nella zona posteriore, che di solito è la più penalizzata. Potete anche scegliere la modalità Sport per le sospensioni adattive, eppure continua ad assorbire le sconnessioni in modo soddisfacente.
Il suo habitat naturale è l’autostrada e i lunghi viaggi sono proprio la sua specialità: azionate il cruise control adattativo e il sistema che vi mantiene in corsia e i viaggi diventano ancora più rilassanti.
Anche su strada normale, tra le curve, può sorprendervi: se infatti decidete di spingere un po’, nonostante le dimensioni e i 18 quintali di peso, ha un buon comportamento dinamico, non si scompone per niente, è stabile e sicura. L’agilità è buona, vanta una buona tenuta di strada e anche nei tratti più guidati riesce a trasmettere sicurezza. Chiaramente siate accorti nelle curve più strette, perché il peso c’è e il baricentro alto non aiuta, però con la Tarraco avrete sempre tutto sotto controllo.
Si guida volentieri anche per merito dello sterzo preciso, pronto, progressivo e con un buon feedback. Vi darà sempre una mano anche la coppia di 400 Newton per metro di questo duemila turbodiesel che, nonostante il peso, gli fa raggiungere i 100 all’ora in 8 secondi e può volare fino ai 210.
Scegliete la modalità di guida Sport e si farà guidare con un po’ più di brio, ma non aspettatevi troppo: non nasce certo per farci le corse, ma per farvi viaggiare nel modo più confortevole possibile, anche con un filo di gas.
Questo più che collaudato propulsore a gasolio offre un buon compromesso tra consumi e prestazioni e questa versione con 190 CV sembra la più equilibrata per questo SUV che, non dimenticatelo, può portare in viaggio anche 7 persone e relativi bagagli. Il TDI è ben abbinato al cambio DSG che, a parte qualche piccola incertezza nelle riprese a basso numero di giri, è sempre pronto nelle cambiate anche usando i paddles al volante.
Se abitate in campagna o in montagna, almeno nel fuoristrada più leggero, potrete contare sulla buona coppia del motore e la trazione integrale 4Drive, con le modalità di guida dedicate, Off-Road e Snow. Vi aiuteranno anche la buona altezza da terra e gli angoli caratteristici. Terreni sconnessi, fango o neve non saranno mai un problema.
Alla voce consumi tra città, strade extraurbane e autostrada la media è di circa 14,5 km con un litro. Se spingete un po’ ci si aggira sui 13.
Il SUV spagnolo ha il motore per ogni esigenza. Se non macinate tanti chilometri, ma avete bisogno di spazio e vorreste costi di gestione contenuti, c’è il 1.5 TSI benzina da 150 CV, a trazione anteriore e cambio manuale a 6 marce. Ma se lo desiderate più brillante c’è il due litri a benzina TSI con 190 cavalli, offerto solo con trazione integrale e trasmissione automatica e con l’allestimento più ricco. Per chi invece fa tanta strada c’è anche il 2.0 TDI da 150 cv, meno brillante ma dai consumi più contenuti, che potete avere a trazione anteriore o integrale, e con cambio manuale o automatico.
Ma c’è una novità che risale a pochi giorni fa, successivamente alla registrazione del video: ora è possibile scegliere il propulsore 1.5 TSI DSG, quindi il millecinque turbo benzina da 150 CV abbinato al cambio automatico a sette rapporti e la trazione anteriore. Si tratta di un motore a iniezione diretta 4 cilindri molto interessante: con sistema cylinder on demand, per la disattivazione selettiva dei cilindri quando funziona a carico parziale, eroga una potenza massima di 150 CV tra 5.000 e 6.000 giri/min e una coppia massima di 250 Nm tra 1.500 e 3.500 giri/min. Può raggiungere i 100 km/h in soli 9”5 e una velocità massima di 198 km/h. La Casa dichiara consumi pari 7,1-8,0 litri/100 km ed emissioni di CO2 che si attestano a 160-181 g/km nel ciclo WLTP.
SEAT amplia ulteriormente la sua gamma, contribuendo così a far crescere la propria presenza sul mercato, allargando il ventaglio di opzioni offerte ai clienti e rivelandosi un'opzione ancora più competitiva.
LA SICUREZZA AL PRIMO POSTO
Il SUV spagnolo è anche molto sicuro: la frenata è ottima, con spazi d’arresto molto contenuti su ogni tipo di fondo e l’impianto ha rivelato una buona resistenza. Per rendere i viaggi più sicuri la trazione integrale garantisce sempre la giusta presa, su qualsiasi strada e con ogni meteo. ADAS parlando, la dotazione è buona: già nella versione d’ingresso, la Style, ha di serie il Front Assist, che attiva in automatico il sistema frenante per mantenere la distanza di sicurezza, con sistema di rilevamento pedoni e ciclisti. C’è anche il Lane Assist per non lasciare mai la corsia giusta. A proteggervi ci pensano anche il Sistema di riconoscimento della stanchezza, quello di controllo della pressione degli pneumatici e l’E-Call per la chiamata d’emergenza.
Nell’allestimento intermedio Business ci sono anche il cruise control adattivo con sistema di rilevamento pedoni e ciclisti, il Blind spot detection per gli angoli ciechi, l’Exit assist, il Pre-crash assist che prepara l’auto in caso di urto imminente, il Rollover assist che in caso di un ribaltamento attiva la chiamata di emergenza E-Call, spegne il motore e sblocca le portiere. E c’è anche il Light assist.
In autostrada ho provato alcune volte il cruise control adattivo e il mantenimento di corsia e hanno funzionato sempre bene, rivelandosi davvero efficaci.
TECNOLOGICA E SEMPRE CONNESSA
Come detto, per l’infotainment c’è un display touch in stile tablet da 8", reattivo, facile da usare, anche con l’aiuto dei rotori laterali. E’ ben visibile ad altezza dello sguardo di una persona di statura normale, ed è più o meno in linea con la strumentazione digitale da 10,25", bella e funzionale, che è davanti a chi guida.
Il virtual cockpit, per essere sempre informati senza distrarsi, è di serie su tutta la gamma. Funziona da cruscotto ma si può anche personalizzare nella struttura, per vedere il navigatore oppure i dispositivi di ausilio alla guida. Per tutti quelli che amano la radio e la musica come me, il suono digitale del DAB è di serie su tutte le versioni. Il sistema è compatibile con qualsiasi tipo di smartphone: offre l'integrazione Apple CarPlay e Android Auto, e c’è anche MirrorLink. Così, in caso di necessità, potete usare navigatori alternativi come Waze.
Il sistema supporta l’assistente vocale Amazon Alexa, a patto che si disponga del Seat Media Control, presente nel sistema di Navigazione Plus, che è un optional da 1.150 Euro. Per avere accesso alle sue funzionalità è necessario possedere un account Amazon. Una volta scaricato l'assistente vocale basterà collegarlo al sistema infotainment: a quel punto potrete porre ad Alexa domande semplici e dirette dopo aver premuto il pulsante di controllo sul volante. Con i comandi vocali potete scegliere e ascoltare la vostra musica preferita, gestire i vostri appuntamenti, chiedere info personalizzate sul meteo o l’hotel o ristorante più vicino e poi navigare fino alle destinazioni desiderate. E se non bastasse la Tarraco è la prima Seat che offre anche il gesture control, per interagire con il display senza toccarlo.
ALLESTIMENTI E PREZZI
La Tarraco è offerta in tre livelli di allestimento: Style, Business e Xcellence. E la dotazione di serie è ricca, fin dalla versione entry level. Si parte da 30.475 Euro per il 1.5 TSI con cambio manuale a 6 marce e trazione anteriore nella versione Style. Questo significa avere di serie: infotainment con il display da 8”, Virtual Cockpit, DAB, volante multifunzione e pomello del cambio in pelle, clima automatico a 3 zone, Cruise control, sensori luci e pioggia, fari Full Led, cerchi da 17” e tanto altro. Senza dimenticare la tecnologia di serie per la sicurezza. Con 3.150 Euro in più potete avere il 2.0 diesel con 150 cv. Aggiungetene 4.400 e avrete anche la trazione integrale e il cambio DSG automatico a doppia frizione a 7 rapporti.
Per questa ricca versione top di gamma con il 2.0 TDI da 190 CV, trazione integrale e cambio DSG ci vogliono 43.595 Euro. Poi scegliete voi tra gli optional per renderla ancora più esclusiva. Peccato che per l'allestimento d’ingresso, già molto ricco, non sia previsto l'abbinamento con i motori più potenti a benzina e gasolio. Ogni potenziale cliente potrà così trovare la combinazione che in termini di prestazioni, funzionalità e stile, corrisponde meglio al proprio stile di vita.
Per chi la vuole più grintosa è già previsto a breve l’arrivo dell’allestimento sportivo FR, e nella seconda metà del 2020 arriverà anche la Tarraco PHEV, la versione ibrida plug-in con una potenza totale di 245 CV, con un motore benzina da 150 CV e quello elettrico da 116, per un’autonomia in modalità elettrica di oltre 50 km.
Configuratore online Seat Tarraco
Sviluppata a Martorell e prodotta a Wolfsburg, la Tarraco sta contribuendo alla crescita della presenza del marchio a livello mondiale: SEAT ha infatti deciso di ampliare la propria gamma di SUV con un modello dedicato a chi ha bisogno di tanto spazio, per lavoro, oppure perché ha una famiglia numerosa.
E, per una volta, mettete da parte i pregiudizi perché questa SEAT è una scelta furba, perché vanta un ottimo rapporto fra ciò che spendete e quello che comprate, con tutta la tecnologia, molto collaudata, del Gruppo Volkswagen e delle “cugine” più blasonate ma anche più costose.
In questo segmento piuttosto competitivo tra le alternative ci sono Nissan X-Trail, Peugeot 5008 e la Skoda Kodiaq. Voi quale scegliereste? O avete qualche altra idea?
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