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Skoda Karoq Style 1.6 TDI 115 CV: recensione e prova su strada | Video

Skoda Karoq Style 1.6 TDI 115 CV: ha un bel design, è spazioso e pratico, è molto sicuro e anche hi-tech. Costi di gestione interessanti e consumi buoni ma non è troppo brillante.

Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 29 mar 2019

Abbiamo provato di nuovo Skoda Karoq, questa volta nella versione a gasolio meno potente, con il 1.6 turbodiesel da 115 Cv, a trazione anteriore e con il cambio manuale a 6 marce.

Un test più approfondito con il SUV medio della Casa ceca ci ha confermato le doti già apprezzate nella prima presa di contatto: ha un bel design, è spazioso e pratico, è molto sicuro e anche hi-tech. Il 1.6 TDI è certamente un motore interessante per chi fa tanti chilometri, conferisce a Karoq un buon equilibrio e costi di gestione interessanti; i consumi sono buoni ma non chiedetegli di essere anche troppo brillante.

FUORI: IL DNA È COMUNQUE SKODA

Al primo sguardo si capisce subito che si tratta di una Skoda: lo stile è quello, soprattutto nel frontale, e ricorda molto il più grande Kodiaq. Al look contribuiscono anche i fari con tecnologia a led, molto belli e rivelatisi anche davvero efficaci, già di serie con il secondo livello di allestimento.

La somiglianza con l’Ateca c’è, soprattutto nel profilo laterale: del resto condivide molti elementi con il SUV di Seat, con cui ha in comune la piattaforma MQB, la stessa del Tiguan di Volkswagen.

Il Karoq non è certo più così originale ed eccentrico come lo Yeti che l’ha preceduto, ma queste sue linee più semplici piacciono e le conferiscono l’aria di un’auto concreta e solida. 

DENTRO: CONCRETA PRATICA E COMODA

Il SUV ceco si conferma concreto anche nell’abitacolo e decisamente in stile Skoda: come nella Kodiaq ritroviamo la stessa cura per gli abbinamenti di colore e per il design della plancia, semplice e razionale.

E’ moderna ma senza esagerare: c’è il quadro strumenti, di serie lo schermo touch da 8" al centro della plancia e il clima con i comandi a portata di mano; quasi tutto è esattamente dove ci si aspetta di trovarlo.

La praticità è il suo forte: ci sono tanti posti dove mettere le mille cose che ci portiamo in giro, anche nel vano portaoggetti sulla plancia, sopra l'infotainment.

Karoq è compatto, 4 metri e 38, ma lo spazio è sfruttato bene: anche dietro due persone adulte ci stanno comode; in cinque ci si può stare ma il tunnel di trasmissione ruba spazio alle gambe di chi sta in mezzo

Karoq vanta il sistema VarioFlex, di serie sull’allestimento Style come quello in prova: tre sedili posteriori reclinabili e ribaltabili in maniera indipendente oppure rimovibili completamente.  Quelli più esterni si possono far scorrere, offrendo ancora più comfort a chi siede dietro. Oppure se lasciate a casa il piccolo sedile centrale, fate scorrere verso il centro gli altri due e potete viaggiare in quattro in stile limousine. 

Se per il vostro lavoro o la vostra famiglia avete bisogno di tanto spazio, vi piacerà: il bagagliaio va da 479 a 588 litri in base alla posizione del divano, per arrivare ai ben 1.810 litri di capacità rimuovendo i sedili posteriori. Di serie c’è il kit per forature, ma su questo esemplare è stato aggiunto l’optional della ruota di scorta di dimensioni ridotte con il cerchio in acciaio, che costa 190 Euro.

Il claim che contraddistingue le vetture del brand ceco è “simply clever”, che riassume il concetto di auto capaci di coniugare piacere estetico a soluzioni pratiche, furbe, che vi aiutano in ogni situazione. Qualche esempio?

L'ombrello sotto il sedile del passeggero, quando un temporale micidiale vi coglie di sorpresa e volete attraversare la strada senza inzupparvi sotto la pioggia. La luce del bagagliaio che diventa una torcia LED portatile: mai capitato di avere bisogno d’improvviso di un po’ di luce in più? Il raschietto del ghiaccio dietro lo sportello che copre il tappo del serbatoio del carburante: farà anche scena usare la carta di credito per raschiare il ghiaccio dal parabrezza, ma il raschietto vi aiuterà a sbarazzarvene più velocemente prima di partire.

E poi c’è anche il piccolo cestino per i piccoli rifiuti: per non fare la fine del vostro amico a cui non avete mai avuto il coraggio di dirlo ma torsoli di mela, involucri di merendine e fazzoletti di carta non sono il massimo in giro per l’abitacolo…il cestino fa parte del Family Pack, che per 90 Euro comprende anche: la chiusura elettrica di sicurezza per bambini e il tappeto double face tessuto / gomma per il vano bagagli. Anche quest’ultimo è l’ideale per evitare sorprese e avere sempre il bagagliaio pulito anche se vi dividete spesso tra cene raffinate e gite in campagna. 

Questi sono piccoli esempi concreti della praticità del Karoq.

UN COMPAGNO DI VIAGGIO COMODO E SICURO

Nell’anteprima Luigi aveva guidato il 2 litri turbodiesel da 150 cavalli, molto equilibrato, con tanta coppia, sembrava quasi perfetto per questo modello. Ma abbiamo voluto capire come se la cava il più piccolo 1.6 TDI da 115 cv.  

Mi metto al volante e mi ritrovo seduto in alto: è abbastanza compatto, la superficie vetrata è ampia e nel traffico ci si muove bene.
In effetti in città si guida senza problemi, lo sterzo è leggero, e si capisce che si è pensato più al comfort. La manovrabilità del cambio è ottima, la frizione non dà certo problemi. Ma se abitate in una grande città dove il traffico è una vera croce, potete sempre scegliere l’automatico DSG a 7 rapporti: 1650 Euro in più e sarà davvero un’altra vita. Il Karoq è anche ben insonorizzato e il rumore resta davvero fuori: questo è ciò che di solito vuole il cliente di un SUV e chi compra un’auto per la famiglia. 

Anche l’assetto è stato progettato per una guida confortevole: le buche, anche quelle più secche e profonde si sentono poco, anche con i cerchi da 18” di serie in questo allestimento Style.

Appena lasciata alle spalle la città, questo millesei a gasolio si rivela un buon compagno di viaggio. Non è brillante, non vi ispira certo a correre, però è abbastanza elastico e la coppia, 250 Newton per metro, è sufficiente in ogni circostanza. Ed è anche molto silenzioso.

Anche fuori città l’assetto ribadisce la sua capacità di digerire bene ogni asperità del fondo. Tra le curve lo sterzo non è certo rapido, ma progressivo e rassicurante; è morbida sì ma non si corica troppo. Non è sportiva ma non vuol dire che vi metta ansia ad ogni curva: è molto sicura, è stabile. Guidatela in modo fluido, non troppo aggressivo e si farà apprezzare. I freni sono reattivi e ben modulabili.

Anche nei lunghi viaggi in autostrada il Karoq si rivelerà sempre all’altezza. Il motore è silenzioso, peccato per i fruscii aerodinamici creati dagli specchietti. Se scegliete questo propulsore non dovete avere il piede pesante ed è presto spiegato: se viaggiate tranquilli, senza tirare inutilmente le marce e a velocità entro i limiti, anche in autostrada a 130, consuma davvero poco; complessivamente la media è di solito tra i 5 e 6 litri per 100 chilometri. Ma se cominciate ad affrontare un viaggio lungo a oltre 130 all’ora, comincia davvero a consumare molto di più. Questo motore non è certo dedicato a chi cerca lo sprint, non è questa la versione adatta a chi ha questa esigenza. 

Questo 1.6 TDI è certamente un motore interessante per chi macina tanti chilometri, conferisce a Karoq un buon equilibrio e costi di gestione interessanti; se invece non fate molti km prendete in considerazione anche il 1.5 TSI a benzina. Karoq è facile da guidare, in ogni condizione, adatto al semplice casa-ufficio quotidiano ma anche ai lunghi viaggi per le vacanze. 

Se aggiungete il Travel Assistant Pack avrete tanta sicurezza e comfort in più: con la telecamera multifunzione che è in grado di riconoscere e mostrarvi i principali segnali stradali. Il Lane Assistant va molto bene e vi confermo quanto aveva riscontrato Luigi: il mantenimento di corsia che gestisce da solo lo sterzo (sopra i 65 km/h) è in grado di tenere l'auto al centro della corsia e correggere senza aspettare di toccare la linea, e interviene in modo fluido e non brusco come su altre concorrenti.
Nel Blind Spot Detect preferirei avere anche un allarme sonoro: la luce a LED integrata negli specchietti retrovisori in alcuni casi potrebbe non bastare.

Comprende anche il Rear Traffic Alert, molto utile visto che la gente spesso parcheggia dove non dovrebbe togliendoci la visibilità necessaria per uscire senza rischi: con gli stessi radar del Blind Spot vi aiuta a uscire dal parcheggio in retromarcia anche quando c’è proprio poca visibilità. 

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Ho provato diverse volte anche l’Adaptive Cruise Control e mi sembra faccia bene il suo mestiere: è in grado di mantenere la distanza di sicurezza scelta dai veicoli che ci precedono e anche i lunghi viaggi non spaventano più. Si rivela molto utile l’Auto Light Assistant, che attiva e disattiva gli abbaglianti automaticamente quando è necessario, migliorando la sicurezza nel traffico.

Per chi sceglie il cambio DSG c’è anche il Traffic Jam Assistant, e si può parlare di guida semi-autonoma, nella guida in colonna (nel traffico), fino a 60 km/h e con la gestione della ripartenza automatica. Tutto questo significa sicurezza attiva e assistenza alla guida al top con 950 Euro in più.

 

Su questo esemplare c’è anche il Care Connect, che per 380 Euro significa Infotainment Online per avere indicazioni per navigare e informazioni in tempo reale, il Care Connect dedicato all’assistenza e alla sicurezza, con funzioni di accesso e controllo remoto e la chiamata di emergenza automatica. 

Si può avere anche il Navigatore Columbus, che costa 1640 Euro ma se siete appassionati di tecnologia saranno ben spesi e accontenterà anche i più esigenti. Ha un display touch da 9,2", è compatibile con AndroidAuto e Apple CarPlay e in grado di replicare il contenuto del vostro smartphone sullo schermo. Ci sono anche il sintonizzatore radio digitale DAB e il lettore DVD. Tra le varie caratteristiche di rilievo spicca il Gesture Control. Davanti alla leva del cambio mettete il telefono, ne amplifica il segnale e lo ricarica in modalità wireless. Potete anche creare un hotspot Wi-Fi per i passeggeri e tanto altro ancora.

Qui hanno aggiunto anche il supporto per smartphone o tablet che si fissa ai poggiatesta anteriori: costa 50 euro ma rende meno noiosi i viaggi più lunghi per chi siede dietro. Se poi avete dei bambini è il top. E se volete renderlo ancora più “technologico” potete sostituire la normale strumentazione analogica con il già conosciuto Virtual Cockpit del Gruppo, il cruscotto digitale utile e di grande effetto.

OTTIMO RAPPORTO QUALITA’ – PREZZO

Il listino di Karoq parte da 24.420 Euro per il 1.0 TSI a benzina nell’allestimento entry level che offre tanto di serie: frenata automatica di emergenza con riconoscimento del pedone, il rilevatore di stanchezza, sensori di parcheggio, clima automatico bizona, l'infotainment da 8 pollici con Android Auto e Apple CarPlay, cruise control e tanto altro.

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L’Executive, l’allestimento appena al di sotto di quello dell’esemplare in prova,  vanta forse il migliore rapporto qualità/prezzo.
Con il 1.6 TDI della prova nel più ricco allestimento Style si parte da 29.970. Poi decidete voi quali optional aggiungere alla già ricca di dotazione di serie che offre Interni in Alcantara e pelle, Cerchi in lega da 18", Vetri posteriori oscurati, Telecamera posteriore e tanto altro.

Potete averla anche con il DSG ma se la volete 4 x 4 dovete passare al 1.5 a benzina o al 2.0 TDI, entrambi con 150 cv.
C’è anche la versione Scout, quella dedicata a chi va spesso in montagna o lascia volentieri l’asfalto per gli sterrati. Il mio preferito è l’allestimento Sportline presentato a Parigi, sportivo nel look ma anche più brillante e dinamico con l’arrivo a breve del 2.0 TDI 190 CV 4×4 con cambio DSG.

Questo Skoda Karoq deve affrontare l’agguerrito segmento C ma credo si tratti di una bella alternativa, per esempio, a Peugeot 3008 (che non offre la trazione integrale) e a Nissan Qashqai (che non vanta la stessa tecnologia).

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