Seat Arona: recensione e prova su strada | HDtest
La prova della Seat Arona 1.6 TDI 95 CV Xcellence. Il SUV spagnolo di taglia piccola ha molti argomenti per convincere anche i più indecisi: ha un bel look, non è troppo grande ma dentro è spazioso, va bene, si guida con piacere, si è rivelato sicuro e vanta anche un’ampia dotazione tecnologica.
La prova della Seat Arona 1.6 TDI 95 CV Xcellence, cioè nell’allestimento più ricco. A parte il colore dell’esemplare in prova (ma i gusti sono gusti), per il resto il SUV spagnolo di taglia piccola ha molti argomenti per convincere anche i più indecisi: ha un bel look, non è troppo grande ma dentro è spazioso, va bene, si guida con piacere, si è rivelato sicuro e vanta anche un’ampia dotazione tecnologica.
Design giovane e tanto spazio
L’Arona esteticamente è compatta, con un design contraddistinto da forme squadrate e spigolose ma equilibrato; linee geometriche per il disegno dei gruppi ottici e un posteriore alto e sporgente verso l'esterno. Il frontale ricorda l’Ibiza e dietro un po’ la sorella maggiore Ateca. Ma dove rivela meglio la sua personalità è nella fiancata: una linea di cintura che conferisce una forma ben precisa all’auto e offre più luce all’abitacolo. Sul montante posteriore spicca l'accento cromato marchiato da una "X", che sottolinea il carattere crossover del modello.
Ho scherzato ma non troppo sul colore perché credo proprio che sia un’auto da comprare con una tinta brillante, vivace: non a caso è possibile sceglierla in un catalogo che prevede ben 68 combinazioni cromatiche. Come molti dei crossover “cittadini”, la carrozzeria è bicolore con il tetto a contrasto. Queste personalizzazioni sono ormai fondamentali per giocarsela nel segmento che ha visto l'arrivo anche di Kia Stonic e Hyundai Kona.
L’Arona non è troppo grande: poco più di 4 metri e 10, larga 1,78 e alta 1,54, quindi perfetta anche nel traffico cittadino. Rispetto all’Ibiza, da cui deriva, la crossover compatta è più alta di circa 11 cm ed ovviamente è più alta da terra, circa 4 cm.
Anche dentro il design è molto lineare nelle forme, pulito. La plancia, nel DNA del brand, è un po’ sportiva, con il cruscotto con due ampi strumenti tondi a lancetta e la consolle leggermente orientata verso chi guida. Linee rette, spigoli, colori scuri: potrà forse sembrare troppo seria, ma sono certo che non ci si stanca tanto in fretta.
L’iberica vanta anche tanto spazio a bordo: la piattaforma MQB ne regala una quantità sconosciuta alle rivali di pari dimensioni. L’abitacolo risulta infatti molto arioso grazie anche all’ampia superficie vetrata, che tra l’altro assicura una buona visibilità. Comunque c’è posto per quattro persone, che staranno comode. Per l’eventuale quinto meglio se è un bimbo, perché il tunnel centrale di trasmissione arriva fino alla parte posteriore e ruba spazio alle gambe di chi siede al centro del divano che, a differenza di altre concorrenti, non è scorrevole. Ha anche un bel bagagliaio, con numeri ai vertici del segmento: vanta una capacità minima di 400 litri ma può arrivare a ben 1280, e il fondo si può posizionare su due livelli.
Tra i pregi di quest’auto c’è di sicuro lo spazio in rapporto alle sue dimensioni: abitacolo e baule sono una piacevole sorpresa. Qualche difetto? Non ci sono le maniglie sul soffitto e il cassetto portaoggetti non è illuminato.
Piacevole da guidare e sicura
Si tratta di un prodotto spagnolo, sviluppato al 100% a Barcellona, ma dall’anima tedesca: si avvale infatti della piattaforma modulare MQB del Gruppo Volkswagen, che usano anche per la nuova Ibiza.
Appena salito a bordo, scopri una posizione di guida rialzata, che va tanto di moda e piace tanto. Questo dovrebbe rendere più semplice anche entrare ed uscire dall'auto. Però, come oggi spesso succede per via delle mode del design, la retrocamera e i sensori di parcheggio ci danno una bella mano a fare le manovre, visto che quel montante posteriore così massiccio non aiuta di certo.
L’Arona vanta una buona tenuta di strada, è maneggevole e può contare su una frenata sicura: è facile da guidare e ci si viaggia con piacere. Pur avendo un’impostazione da auto di famiglia, uno dei suoi punti forti è proprio la guidabilità: merito anche dello sterzo servoassistito elettricamente, sempre pronto, preciso e progressivo.
Anche su questo modello, il telaio è ottimo: tiene la strada e non ha mai reazioni eccessive. Nonostante sia alta da terra e abbia un baricentro piuttosto alto, il rollio è piuttosto limitato, solo un po’ di beccheggio nelle staccate più forti. E’ leggera, ha un passo piuttosto corto e queste sue caratteristiche la aiutano di sicuro e così tra le curve non delude.
Il comfort passa per la capacità di assorbire le asperità della strada: la piccola Seat se la cava discretamente, forse è un po’ secca su dossi o buche più importanti.
Questo millesei diesel da 95 cv si comporta bene, forse dovrebbe essere un po’ meno pigro, più pronto in basso per essere perfetto: ci si accorge proprio di un certo ritardo di risposta al comando del gas. Ma la coppia non gli manca, è progressivo, silenzioso, anzi fa un rumore che quasi non sembra un diesel, e consuma poco: si può stare tranquillamente sulla media dei 18 /20 km con un litro di gasolio. Con questo motore ora si può avere anche il DSG a doppia frizione a sette rapporti, ma il cambio manuale va bene, è preciso. Peccato solo che sia a 5 marce: già consuma poco, con la sesta farebbe miracoli. Fino a velocità anche superiori al limite autostradale se la cava egregiamente, però non chiedetegli troppo: se volete di più c’è la versione da 115 cavalli, con 600 Euro in più.
Qualche altro difetto ce l’ha: per esempio non si può avere con la trazione integrale, ma è solo disponibile con quella anteriore, a conferma che è pensato per avventurarsi più tra i dossi ed i sanpietrini delle città piuttosto che tra fango e buche di un sentiero di montagna.
L’Arona è sicura: sono molti gli aiuti elettronici alla guida (di serie o come optional). Per esempio di serie su tutte le versioni ci sono: airbag anteriori frontali e laterali a tendina, ovviamente ABS ed ESP, ma anche il sistema di controllo della pressione pneumatici, il Front assist con sistema di frenata di emergenza automatico e sistema di riconoscimento pedoni e anche l’Hill Hold Control per l’assistenza alla partenza in salita.
Poi decidete voi quanto volete sentirvi più protetti, anche per chi viaggia con voi. Su questo esemplare c’è un pacchetto che costa 400 Euro e comprende il Blind Spot Detection, per monitorare l’angolo cieco dei retrovisori laterali, e il Rear Traffic Alert che controlla il traffico nell’area circostante la coda quando siete in retromarcia.
Versioni e Prezzi
Offerta in quattro allestimenti, parte dai 17.100 Euro per la versione entry level con il 1.0 EcoTSI Benzina da 95 cv, per arrivare ai 24.190 con il 1.6 TDI più potente da 115 cv con gli allestimenti più ricchi.
Già in quello d’ingresso, il Reference, c’è un sistema multimediale con 4 altoparlanti, Bluetooth, Schermo touch da 5”, ingressi AUX, USB e SD e il volante multifunzione. Per il vostro comfort c’è il climatizzatore. Per il suo look ci sono anche le barre al tetto nere. Ma soprattutto per la vostra sicurezza vanta già di serie la frenata d’emergenza automatica con riconoscimento dei pedoni
Questo allestimento Xcellence è molto ricco e la lista è proprio lunga: fuori ha tetto e specchietti esterni in colore di contrasto, barre al tetto e profili dei finestrini esterni cromati. Dentro il volante in pelle, il Climatronic bi zona, sensore luci e sensore pioggia.
Per gli appassionati di tecnologia di serie c’è il navigatore con schermo touch capacitivo da 8”, il sistema ha una grafica chiara, brillante ed è piuttosto intuitivo. Una curiosità: lo schermo è più in basso rispetto alla strumentazione, in decisa controtendenza nei confronti dell’impostazione rialzata che va di moda ormai da tempo. Bluetooth con comandi vocali, caricatore wireless per smartphone, e poi si può connettere all’auto tramite Apple Car Play, oppure Android Auto o Mirror Link.
In futuro sarà previsto anche il servizio vocale interattivo Amazon Alexa, ma intanto è arrivata la nuova strumentazione virtuale Digital Cockpit, per renderla ancora più hi-tech.
Su questo esemplare c’è anche il mega impianto BEATS Audio Sound System: amplificatore da 300W, 6 altoparlanti premium, un bel subwoofer e poi c’è il DAB, e aggiungete altri 200 Euro. Fuori ci sono i fari full led e i vetri posteriori oscurati, dentro il cruise control adattivo. Per parcheggiare meglio: sensori di parcheggio anteriori, il Park Assist e la videocamera posteriore. Così accessoriata si arriva a oltre 27.000 Euro.
Un consiglio: se decidete di prenderla con il 1.0 3 cilindri a benzina da 95 cv, sceglietela almeno con l’allestimento Style: per 1.920 euro in più avete un’auto già dotata di serie dello schermo touch a colori, i cerchi in lega da 16”, le luci diurne a led, le maniglie e gli specchietti in tinta, il cruise control e i sensori di parcheggio posteriori.
I motori a benzina sono un tre cilindri turbo 1.0 TSI da 95 o 115 cv: al primo è abbinato un cambio manuale a cinque rapporti; per il più potente il manuale è a sei rapporti oppure si può avere con l’automatico DSG con doppia frizione a sette rapporti. C’è anche un 1.5 quattro cilindri TSI da 150 CV con sistema di disattivazione dei cilindri e cambio manuale a sei rapporti.
Per chi macina più chilometri, si può optare per questo millesei TDI da 95 CV oppure il più potente da 115 con il manuale a sei rapporti.
Se volete un’alternativa, presto arriverà la versione a metano con il 1.0 TSI 3 cilindri turbo da 90 cavalli, che monta già la nuova Volkswagen Polo. Manca anche l’ibrido, ma dovrebbe arrivare nel 2019.
L'Arona è proprio la più piccola della famiglia dei SUV del brand spagnolo e un modello che ritengono molto importante per crescere nel mercato europeo. E’ arrivata nel momento giusto: il mercato delle Sport Utility di taglia compatta sta crescendo in modo incredibile, con numeri da capogiro. Se la gioca con Renault Captur, Opel Crossland X, Peugeot 2008, ma anche Kia Stonic e Hyundai Kona. Insomma è un bel match nell’agguerrito segmento dei "crossover cittadini".