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Suzuki Swift Sport: prova su strada, caratteristiche e prezzo | VIDEO 4K

Suzuki Swift Sport: anteprima, prezzo, caratteristiche e impressioni di guida

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 23 apr 2018

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Aggiunto video all'articolo. Buona visione.

Le curve spagnole hanno messo alla frusta la nuova Suzuki Swift Sport, specie quando il  collega con cui condividevo l'auto rischiava di perdere il volo: è in situazioni del genere che emergono le qualità di una sportiva…ma partiamo dall'inizio.

Le novità tecniche in 975 chili

Con Swift Sport cambiano alcune quote rispetto alla vecchia generazione: carreggiata maggiorata di 40 millimetri su entrambi gli assali, 20 mm in più di passo per un'abitabilità maggiore e un vantaggio sulla stabilità. Tutto in 975 chilogrammi a vuoto. Nuovi i cerchi da 17 pollici bicolor, doppio terminale di scarico, spoiler anteriore ed estrattore posteriore in carbon look come le minigonne, griglia più aggressiva e, dietro, i sedili sportivi avvolgenti, con cuciture a contrasto usate anche per le parti in pelle, tra volante e cuffia del cambio. Quello del pilota è più stretto e rigido rispetto a quello del passeggero, sebbene entrambi condividano la forma. Accorgimento perfetto per aumentare ancora di più la sensazione tipica del mondo sportivo stradale.

La grande novità è la riduzione del peso per la HEARTECT, piattaforma utilizzata per questa Swift Sport che migliora la rigidezza e riduce ai minimi termini il peso, senza però trasformare l'auto in una corsaiola estrema priva di quegli optional moderni (e pesanti, inclusa l'elettronica). Si è quindi lavorato limando i fono assorbenti: alle velocità più estreme i fruscii aerodinamici e il rumore del rotolamento entrano prepotenti nell'abitacolo, specie sugli asfalti a grana larga. Se raggiungete queste velocità, però, siete in pista, siete pazzi o siete in tremendo ritardo in viaggio verso l'aeroporto.

In tutti gli altri casi il rumore è tollerabile alla velocità da codice autostradale anche se si tratta di un compromesso: volete un maggior comfort acustico perché avete famiglia e preferite privilegiare la conversazione in auto? Prendere il modello tradizionale. Siete da soli o con al massimo il solo passeggero anteriore e volete divertirvi al massimo? Andate di Swift Sport.

 

Infine per le sospensioni troviamo un anteriore con MacPherson a molle elicoidali e ammortizzatori Monroe. Cresce la sezione della barra stabilizzatrice e cambiano altri piccoli dettagli che, nell'insieme, riescono a creare un'ottima piccola sportiva. Tra questi la boccola in Teflon per il supporto e mozzo e supporti ruota in un unico pezzo. Il risultato è un assetto più rigido della Swift tradizionale ma non rigidissimo in termini assoluti.

Nulla di sofistica ma semplicemente un ottimo lavoro di setup, stessa caratteristica che ho riscontrato sulla SV650: ormai Suzuki ha dimostrato di saper lavorare bene quando si tratta di ottimizzare soluzioni tecniche accessibili esaltandone al massimo le prestazioni.

Per le migliori prestazioni è consigliabile uno pneumatico con spalla rigida per compensare. Al posteriore c'è la classica barra di torsione che rispetto alla vecchia Swift Sport è più rigida di 1.4 volte e migliora anche la rigidezza torsionale del ponte torcente. Monroe torna presente anche al posteriore per l'ammortizzazione.

Buona la precisione di inserimento in curva, lo sterzo è diretto a parte al centro, qualche frazione di grado, ma nulla che comprometta la guida anche quando si va a forzare. Riferendomi alla situazione descritta all'inizio, Swift Sport al limite (e il limite era oltre la decenza) è comunque in grado di garantire un'entrata in curva precisa e una percorrenza stabile. In quei casi dove cambia il raggio di curvatura e la strada chiude, il lavoro dell'assetto cede leggermente il passo e la maggior parte del carico va sulla spalla degli pneumatici, da qui il consiglio di cui sopra. In tutte le situazioni, comunque, l'ESP ci mette una buona pezza con un'intervento che non risulta mai invasivo e anzi è fluido e avvantaggia il piacere di guida. Si può anche disattivare per la pista.

140 cavalli posson bastare?

Eccome se bastano. Innanzitutto Suzuki Swift Sport va a creare un segmento, o ad inserirsi in uno davvero poco popolato. La strategia di Suzuki è sempre stata quella del "value for money", che non significa rinunciare alla dotazione o alla qualità. Con le moto, ad esempio, V-Strom ha dimostrato di essere un progetto solido e valido seppur con un design per alcuni discutibile. E Swift Sport fa lo stesso: magari non ha quelle linee universali che mettono d'accordo tutto, ma la sostanza c'è e arriva a 18.150€ in promozione fino al 31 maggio

Il cuore è il BoosterJet 1.4 da 140 cavalli (a 5.500 giri), motore che deve spingere un migliaio di chili e non fatica affatto: il rapporto peso potenza è di 4.2 kg/Nm. Buona la coppia di 230 Nm tra 2.500 e 3.500 giri, con una curva priva di buchi che restituisce un'erogazione lineare fino ai 5.000 giri. A quel punto usate il cambio: inutile tirare il collo a questo benzina che stacca comunque ai 6.000 ma non vi da più di tanto in quell'ultimo migliaio di giri.

La conferma è arrivata dal percorso in salita con tante curve: qui si può tenere la quarta nel regime ideale e farcela senza cenni di affaticamento anche se, in realtà, anche intorno ai 1.100 giri una curva media in salita è affrontabile senza far singhiozzare il motore: un po' di gas e il quattro cilindri fila via liscio anche quando non avete voglia di cambiare, vantaggio che diventa più concreto in città.

Il cambio non è di quelli morbidi da cittadina: gli innesti sono rigidi e precisi ma non mi ha convinto molto la posizione, forse troppo arretrata (andrà verificato più avanti con una prova più lunga).

Buona l'accelerazione, da 0 a100 in 8.1 secondi e la velocità massima di 210 km/h, meno il sound che è piacevole nella timbrica ma poco presente in termini di volume; più uno scarico civile da città (e da Euro 6) che uno sportivo da sensazioni. Infine i freni, sebbene non presentino modifiche, sono più che sufficienti a garantire ottime prestazioni grazie all'alleggerimento di peso…e lo stress test lo ha dimostrato anche sul lungo periodo con salite e discese.

Tutto di serie, inclusi gli ADAS, da 18.150€

La logica "tutto di serie" di Suzuki Swift Sport torna con questa top di gamma. Così il listino ci propone pochissimi optional che si limitano prevalentemente alla vernice metallizzata. Per il resto non dovrete pagare per avere la suite di ADAS, la stessa vista sulla 4×4 Hybrid che trovate descritta qui:

  • frenata automatica
  • mantenimento corsia con sterzo attivo
  • monitoraggio attenzione conducente
  • cruise control adattivo
  • abbaglianti automatici

manca solo il monitoraggio dell'angolo cieco, non previsto per questo modello. Sempre di serie ci sono i proiettori LED, retrocamera, keyless, sedili riscaldati, clima automatico, radio DAB, infotainment con navigatore e schermo da 7 pollici, Android Auto e Apple CarPlay.

La promozione da 18.150€ è valida fino al 31 maggio 2018, data dopo la quale il prezzo passa al listino da 21.150€ salvo ulteriori iniziative a riguardo. 

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