Kia Stinger: la GT sfida le tedesche, prova su strada | video
Prova su strada della nuova Kia Stinger GT Line

Forte degli ottimi risultati nel segmento delle compatte e dei SUV/crossover, Kia decide di entrare nel mondo premium con Kia Stinger. La sfida alle tedesche è lanciata: i coreani puntano su un prezzo più basso delle concorrenti, specie se si considera Audi S5 ad esempio, ma propongono comunque un progetto tecnicamente al passo.
La piattaforma ad esempio è tutta nuova e dedicata, così come la firma tecnica che arriva dall'ex responsabile BMW M, Birman, e la proposta è quella di una Gran Turismo offerta in un unico allestimento a seconda della motorizzazione, con tutti gli optional di serie, inclusi quelli tecnologici.
Tecnologia: tanta e tutta di serie
E' proprio questo il punto fondamentale da valutare nei discorsi sui prezzi. Kia Stinger, a differenza delle tedesche dove gli optional più tecnologici sono spesso esclusi dalla dotazione, sceglie la strada del "tutto incluso". Questo significa che il prezzo che vedrete è riferito all'auto con tutto quello che può avere, ad eccezione del solo tetto panoramico in vetro.
Tradotto in soldoni? L'infotainment con touchscreen da 8 pollici e Android Auto e Apple CarPlay è incluso, non dovrete accontentarvi di una versione "castrata" per l'allestimento d'ingresso come spesso accade nel mondo auto. La stessa cosa vale per le luci Full LED, lo schermo da 7" della strumentazione, le regolazioni elettriche per sedili e volante (i sedili hanno 2 memorie), la ricarica wireless Qi per gli smartphone, head-up display, la presa USB anteriore e il doppio slot di carica posteriore (12V + seconda presa USB). Non vi basta? C'è anche il portellone elettrico e tutti i sensori per la guida assistita:
- cruise control adattivo
- anticollisione con frenata automatica d'emergenza
- monitoraggio traffico in retromarcia
- monitoraggio angoli ciechi
- monitoraggio attenzione conducente
- videocamere a 360 gradi
Comfort da Gran Turismo
Per una Gran Turismo, però, sono due gli aspetti principali da tenere in considerazione nella valutazione: dinamica di guida e comfort. Partiamo proprio da questo: nell'abitacolo c'è tanto spazio in altezza per chi siede davanti, i sedili sono avvolgenti e dietro anche chi supera leggermente il metro e ottanta sta comodo, sebbene il quinto passeggero debba pagare la presenza del tunnel centrale e di una seduta rialzata e poco ergonomica.
Il pilota ha tutto alla portata: tanti ma intuitivi i comandi sul volante e l'assenza della rotella centrale per l'infotainment touch è compensata dallo schermo da 7" che replica anche il navigatore. Aggiungeteci l'head-up display e il gioco è fatto. Qui l'unico appunto che mi sento di fare è sul selettore delle modalità di guida, con una rotellina minuscola: funziona ma è poco "soddisfacente"; meglio un tasto oppure uno di quei bei selettori tedeschi, magari con finiture di un certo livello, che danno più appagamento nell'utilizzo.
Insomma, sono questi i dettagli che la differenziano dalle tedesche: sebbene un buon livello nelle finiture, con pelle e materiali di qualità, Kia Stinger manca – nell'abitacolo – di quella senzazione premium data dai piccoli particolari. Non è comunque necessariamente un male, specie se consideriamo il prezzo a cui è proposta. Dove Stinger non si tira indietro, comunque, è nella dinamica di guida…
Come va?
Qui infatti il lavoro fatto dal produttore è di alto livello.Il telaio è rigido e sportivo, i pesi ben bilanciati e l'assetto è interessante grazie agli ammortizzatori a controllo elettronico che cambiano la risposta delle sospensioni (McPherson ottimizzato e multilink posteriore a cinque bracci con barra anti rollio) con le modalità di guida. Tra queste è interessante la Smart, una modalità adattiva che mette in sport quando sente che ci stiamo prendendo gusto: e ve ne accorgete quando l'indicatore cambia colore diventando rosso come Sport e Sport+. Ovviamente varia anche la gestione del gas e del cambio. Sul diesel la mappatura relativa al motore influisce meno, il cambio però fa notare le differenze. E' un automatico a 8 rapporti che se in Comfort punta a cullarci senza strattoni, in Sport è nettamente più reattivo ai nostri input dal pedale e concede di andare più in alto con i giro.
Senza il controllo elettronico la risposta del gruppo sospensioni risulta morbida quando si forza la mano, specie nel misto stretto dei tornanti affrontati durante la prova. E' questa la situazione in cui si nota una tendenza al sovrasterzo che viene mitigato in parte dall'elettronica. Va considerato, però, che l'auto è fatta per il misto veloce e i lunghi viaggi: chi vuole divertirsi nella cronoscalata deve obbligatoriamente guardare altrove.
Nonostante poco più di 1.800 chili, 4.83 metri e un passo di 2.9 m, Kia Stinger si guida con agilità sorprendente: d'altronde il baricentro è basso, il bilanciamento dei pesi ottimale e la sensazione di un posteriore ingombrante viene quindi ridotta ai minimi termini.
Il diesel spinge bene con i suoi 440 Nm (tra 1.750 e 2.750 giri) ma andrà valutato meglio in futuro: per essere un 200 cavalli da 2.2 litri sembra consumare un po' troppo, sebbene vada segnalato che la prova su strada (con piloti alternati) di un'anteprima tende sempre di più a spremere le prestazioni piuttosto che analizzare i consumi in maniera realistica. Ad ogni modo la media è stata di 8.7 litri, lontana dai meno di 6 ogni 100 chilometri dichiarati.
Sebbene il pubblico italiano per questioni di costi, inclusi quelli di mantenimanto, potrebbe snobbarlo, il vero pezzo forte è il V6 biturbo benzina posizionato longitudinalmente come il collega diesel. L'unica pecca di questa unità è un sound poco convincente, per il resto i 510 Nm di coppia da 1.300 giri impressionano e si hanno a disposizione 370 cavalli che cambiano volto alla guida sportiva. Lo 0-100 dichiarato è di 4.8 secondi e la velocità massima di 270 km/h (contro i 225 del diesel).
Entrambi sono gestiti da un cambio automatico ad 8 rapporti: non è il più fulmineo nelle cambiate sportive ma, considerando che si tratta di un modello sviluppato ex-novo dal produttore, le prestazioni sono incredibilmente vicine ai modelli più noti.
La trazione integrale privilegia il posteriore ed è di serie con il V6. Per il diesel, invece, si può scegliere tra trazione posteriore o AWD. Tra le altre impressioni va segnalata poi una visibilità scarsa, specie per il tre quarti posteriore a causa di forme e montanti, compensata nelle manovra a bassa velocità dalle videocamere completamente personalizzabili nella visuale: fare manovre al millimetro sarà facilissimo.
In movimento, invece, intervengono i vari sensori e i sistemi di assistenza alla guida: l'anticollisione funziona bene e avvisa in maniera conservativa) mentre il mantenimento dell'auto in corsia non digerisce le curve più strette: qui l'auto inizia la manovra correttiva ma poi lascia il controllo al pilota con i soliti avvisi acustici. Il vantaggio è che, in ogni situazione, l'intervento è sempre dolce e progressivo, tenendosi al centro della corsia piuttosto che "sbattere" contro la linea di demarcazione, correggere, tornare a "sbattere" e correggere nuovamente.
Infine i freni di Brembo fanno un buon lavoro nell'arrestare i 1.800 chili di questa berlinona. L'attacco è morbido, più votato al comfort, e andrà valutata in un HDtest la risposta dell'impianto alle situazioni più estreme e all'utilizzo intenso e continuativo con conseguente possibile surriscaldamente e decadimento delle prestazioni. La prima impressione, comunque, è che la potenza al pedale c'è tutta.
Prezzi e conclusioni
Le versioni sono ricchissime di serie: Kia ha scelto infatti di differenziare solo per il motore: GT per il V6, GT Line per il diesel. l'unica altra scelta che avrete è la trazione: posteriore o integrale sul diesel, mentre per gli optional resta escluso solo il tetto elettrico da 1.000€.
GT, rispetto alla GT line, ha di serie la trazione integrale, launch control, pinze freni brembo rosse, sospensioni elettroniche e cerchi da 19 al posto dei 18" della GT line. I prezzi? 47.500 per il diesel e 55.000 per il benzina.
Cosa non mi è piaciuto? Il catarifrangente sulle fiancate posteriori, le finte prese d'aria sul cofano, troppo americane, e il sound che nel diesel è inesistente e nel benzina è forse troppo flebile. In più manca il parcheggio automatico che su questo segmento dovrebbe essere dato per scontato.
Insomma, a conti fatti la Stinger è un'auto vincente. La guidabilità è da vera GT, a patto che sappiate cosa si intenda per gran turismo: non una sportiva da sprint in cronoscalata con reazioni anche nervosette a volte, piuttosto l'auto per le curve veloci, che sa coccolarci ma anche farci sorridere nei lunghi viaggi. Il vero problema, però, potrebbe arrivare dalla svalutazioni: purtroppo si tratta del primo ingresso di Kia in questo mondo, un mondo dove il pregiudizio – ingiustificato viste le ultime produzioni dei coreani – è ancora tanto.