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Seat Leon SC: recensione e prova su strada

Il test della Seat Leon SC FR 2.0 TDI DSG: il top di gamma a gasolio della versione a tre porte della compatta spagnola. Grazie al passo più corto vanta una migliore dinamica e un comportamento più agile. Motori a benzina e diesel a quattro cilindri turbo che coniugano consumi e prestazioni.

Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 31 dic 2017

Il test della Seat Leon SC FR 2.0 TDI DSG: praticamente il top di gamma a gasolio della versione a tre porte della compatta spagnola, che è un vero e proprio modello a sé stante. Grazie al passo più corto vanta una migliore dinamica e un comportamento più agile. Può contare su motori a benzina e diesel a quattro cilindri turbo che  coniugano consumi e prestazioni. Con l’allestimento FR una buona dotazione di serie e un bel temperamento sportivo.

 

Le compatte sportive a tre porte sono proprio più belle, non ce n’è: saranno anche più scomode ma hanno un maggiore appeal delle “sorelle” a cinque. Sono sempre meno quelli che le vogliono ma la protagonista di questo HDtest non ha solo due porte in meno: questa SC della Leon ha uno stile ancora più aggressivo, un design molto piacevole, che è un bel biglietto da visita per la “quasi coupé” spagnola, con quel frontale così bello e ben riuscito e i diversi paraurti anteriore e posteriore con badge FR, che la distinguono dal resto della gamma. Tra i suoi punti di forza c’è proprio il suo design fresco e moderno. 
Sulla carta, la SC sembra solo una versione a tre porte della Leon a cinque, ma a guardarla bene è proprio un modello a sé stante. Ci saranno anche, a fare i precisini, 60 mm di spazio in meno per le gambe di chi sta dietro, rispetto alla sorella a cinque porte, però anche l’occhio vuole la sua parte. 
Parlando ancora di numeri, questa vettura nata sull’ormai nota piattaforma MQB del Gruppo Volkswagen, usata anche per l’ultima Golf, è più corta di 35 mm e al volante ci accorgeremo di quanto questo incide sulle sue qualità dinamiche.

Dentro questa nuova Leon, nell’aspetto e nella funzionalità, è anni luce avanti rispetto alla generazione precedente. Ora vanta un bell’abitacolo e ha ridotto le distanze rispetto alla cugina “nobile”, la Golf. Con quest’ultima condivide un’ottima ergonomia: tutto è a portata di mano e riuscirete senz’altro a trovare la vostra posizione di guida ideale. I sedili sono più profilati e su questa dotati della fascia centrale rivestita in Alcantara nera. I materiali utilizzati sono di qualità inferiore solo nei punti dove è meno evidente, per il resto nulla di cui lamentarsi, anzi. 
Quei centimetri in meno del passo si pagano con un accesso non certo comodo al divano posteriore, che però può ospitare due adulti di statura normale.
La visibilità anteriore è molto buona, mentre quella posteriore è un po’ limitata a causa del lunotto piccolo e inclinato.
Insomma l’abitacolo vanta qualità, un buon equipaggiamento e più spazio di quanto si potrebbe immaginare: anche il baule è grande come quello della berlina, 380 litri.

Questa versione FR vanta un buon rapporto tra ciò che offre e il suo prezzo e, in effetti, la dotazione di serie è ricca: volante sportivo multifunzione, sistema di infotainment con schermo touch da 8”, Climatronic bi-zona, Cruise control e vetri posteriori oscurati.

L’abbiamo provata con il duemila turbodiesel da 184 cv, che già sulla carta promette bene, e in realtà la gamma dei motori offerti per la SC è pensata per chi privilegia le prestazioni: dal piccolo 1.4 TSI a benzina da 150 cavalli, passando per questo brillante propulsore a gasolio, fino alla “belva”, la CUPRA con il duemila a benzina che ne ha 300. Sono tutti turbo e dotati di iniezione diretta.

Questa con il 2.0 TDI, che è sicuramente la più venduta, è offerta nella versione FR e, se amate la guida “old school”, la si può avere anche con un bel cambio manuale a sei marce oppure con l’automatico DSG a doppia frizione a 6 rapporti, con paddles al volante, che era presente sul nostro esemplare in prova: un turbodiesel dal temperamento sportivo che ben si sposa con le caratteristiche di questa hot hatch. 

Con 380 Nm di coppia, è molto pronta, efficace ai bassi e medi regimi, capace di raggiungere i 100 all’ora in 7”4 e una velocità massima di quasi 230 km/h. Il propulsore si è rivelato anche molto elastico, con una buona ripresa anche con le marce più alte. Questo significa quindi avere un’auto piuttosto veloce e con consumi molto contenuti: col piede leggero fate anche i 19-20 chilometri con un litro e anche guidando un po’ allegri, difficile andare sotto i quattordici. E’ davvero un bel motore, efficiente e potente.

Sotto il profilo della guidabilità e maneggevolezza, ancora una volta la piattaforma MQB si rivela impeccabile: questa SC è facile da guidare per i meno esperti ma anche capace di soddisfare i più esigenti. Il suo passo, più corto di 3,5 cm di quello della berlina, la rende ancora più maneggevole. 
Fin dai primi chilometri vi accorgerete di quanto è piacevole da guidare, con un riuscito compromesso tra comfort e sportività.  Nell’equipaggiamento della FR ci sono le sospensioni sportive, ovviamente più rigide, e l’auto è abbassata di 15mm ma ciò non mette in difficoltà la Leon, capace di gestire piuttosto bene anche superfici stradali molto deteriorate.
Inoltre ogni Leon con più di 150 cavalli ha le sospensioni posteriori multi-link, a differenza dell’asse semirigido che contraddistingue le versioni meno potenti della bestseller iberica; all’anteriore ci sono le indipendenti MacPherson.
La SC è insomma capace di accontentare anche i più appassionati: c’è molto grip a cui potersi affidare e lo sterzo è veloce e adeguato alle capacità di questa Leon. Nonostante il peso del propulsore a gasolio e la potenza che deve scaricare affidandosi alla sola trazione anteriore, la compatta spagnola è agile e ubbidisce ad ogni vostro input.
Se poi tra gli optional scegliete anche il Dynamic Driving Pack diventa ancora più facile portarla al limite: il DCC, il Controllo dinamico dell’assetto, agisce di continuo sulle sospensioni in base alle caratteristiche della strada, in base anche al profilo scelto. L’ESP non si può però disattivare del tutto.

Con il Seat Drive Profile si può agire sulla taratura dello sterzo, la risposta dell’acceleratore, sul funzionamento del DSG e anche sul sound del motore attraverso le modalità Normal, Eco, Comfort e Sport, oltre all’Individual, per configurarlo in base alle vostre preferenze. Insomma ci si può divertire.

Prezzi parlando, si parte dai 24.750 della 1.4 TSI a Benzina da 150 cv fino ai 37.000 della Cupra.Questa con il DSG costa 28.550 Euro e con gli optional presenti raggiunge quota 35.495

La Seat Leon SC ha tutto quello che serve per conquistarvi: è un'auto intelligente, elegante e ben equipaggiata, ha carattere e più personalità di altre rivali. Aggiungete a questo anche argomenti più concreti, come l’elevato standard di affidabilità e la buona qualità costruttiva del brand spagnolo, e il cerchio si chiude.

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