Monopattini, alcolock e autovelox: tante novità per il Codice della Strada
In questo inizio estate sono arrivate diverse novità per il nuovo Codice della Strada

Estate molto calda sul fronte del Codice della strada. Con la riforma entrata in vigore a dicembre 2024, mancavano ancora alcuni decreti attuativi necessari per rendere davvero effettive alcune delle più importanti novità. Negli ultimi giorni dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono arrivati una serie di annunci che riguardano proprio queste novità ancora in pendenza. Parliamo del targhino per i monopattini elettrici e del discusso alcolock. Non sono poi mancate novità anche per gli autovelox, tema molto caro al Ministro Matteo Salvini. Ma sul fronte della riforma del Codice della Strada si sta ancora lavorando in quanto ci sono degli aspetti da affinare ulteriormente e devono essere colmate ancora alcune lacune.
TARGA PER I MONOPATTINI IN ARRIVO MA…
L’atteso decreto attuativo che illustra le caratteristiche del targhino per i monopattini elettrici è finalmente stato firmato e si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. C’è voluto molto tempo ma adesso sappiamo che in realtà si stratta di un contrassegno adesivo personale (non legato al monopattino) con dimensioni pari a 50 mm x 60 mm. Il fondo è di colore banco e i caratteri alfanumerici sono di colore nero, per assicurare la massima visibilità. Il decreto ha stabilito dove dovrà essere collocato e i precisi caratteri utilizzabili. Tutto bene quindi? C’è finalmente chiarezza su questa novità? “Ni", nel senso che è stato fatto solo un primo step. Se con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Poligrafico dello Stato potrà iniziarne la produzione dei targhini, rimane un ulteriore aspetto da chiarire. Serve infatti un altro decreto attuativo che indichi il costo di tale contrassegno. Sarà di pochi euro ma intanto bisognerà attendere un ulteriore decreto. E i tempi si allungano…
ALCOLOCK
Attesa molto lunga anche per il decreto attuativo sul discusso Alcolock, una sorta di etilometro da collegare alla vettura. Chi è tenuto ad installarlo, dopo esser stato condannato per guida in stato di ebbrezza, per avviare l’auto dovrà soffiarci dentro. Se il sistema rileverà l’assenza totale di alcol nel conducente, l’auto partirà regolarmente. In caso contrario, il sistema bloccherà l’accensione e l’auto non si metterà in moto. Il decreto è stato finalmente firmato e nel testo troviamo le caratteristiche e le modalità di installazione del dispositivo alcolock (qui approfondiamo i contenuti del regolamento). Il decreto, semplificando, stabilisce che l’alcolock può essere installato su diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto sia di persone che di merci e dovrà rispettare gli standard della normativa europea.
AUTOVELOX
Il tema degli autovelox è molto caldo a seguito del problema di omologazione che sta portando all’annullamento di moltissime multe. Il 12 giugno sono entrate in vigore le nuove regole sugli autovelox volute dal Ministro Salvini per mettere il freno all’utilizzo di questi dispositivi come strumento per fare cassa. L’obiettivo è quello di garantire un utilizzo degli autovelox conforme alle esigenze di sicurezza della circolazione, prevenire gli incidenti e tutelare gli utenti della strada. Si va sostanzialmente a regolamentare il modo con cui i Comuni potranno utilizzare questi dispositivi.
Ma sugli autovelox il Ministero ha un particolare occhio di riguardo e proprio negli ultimi giorni è arrivato il via libera al censimento di questi dispositivi sul territorio italiano. Secondo il Ministro, si tratterebbe di un passo necessario per arrivare a risolvere il problema di omologazione dei dispositivi di rilevamento di velocità. Il problema di omologazione comunque rimane e così pure le polemiche. Con le vacanze estive alle porte, molti sindaci sono preoccupati che l’aver dovuto spegnere alcuni autovelox in strade critiche potrebbe avere delle precise conseguenze sulla sicurezza stradale.
ANCORA DIVERSI ASPETTI DA AFFINARE
Il nuovo Codice della Strada ha portato a non poche polemiche e ci sono ancora diversi punti da affinare / chiarire. Proprio di recente, il Ministero ha attivato un tavolo tecnico per rivolere il problema di chi prende farmici prima di mettersi alla guida e viene fermato in caso di controlli. L’obiettivo del tavolo tecnico è molto chiaro ed è quello di chiarire e definire un percorso amministrativo che, nel pieno rispetto delle norme per la sicurezza stradale e dei dati positivi sulla riduzione di incidenti, morti e feriti, tenga conto delle esigenze di medici, pazienti e persone con disabilità.