
01 Agosto 2020
Uber ha presentato la sua nuova strategia di espansione per l'Italia. Ad annunciarla, Lorenzo Pireddu, General Manager Uber Italia. Nel Paese, la società americana è sbarcata con i suoi servizi nel 2013, a Milano e subito dopo a Roma, con UberBlack. Oggi, è presente pure a Torino con Uber Taxi. Dal 2014 UberPOP è stato lanciato in 4 città e nel 2015 è stato chiuso per ordine del tribunale. Tale servizio non sarà più offerto in futuro.
L'obiettivo per l'Italia è quello di far diventare Uber una piattaforma multimodale che includa diverse alternative di trasporto, dalle macchine con conducente, ai taxi, alle biciclette, ai monopattini, fino alla possibilità di accedere al servizio di trasporto pubblico. La società intende pure espandere la sua presenza in molte più città italiane. Con oltre un miliardo di automobili sulle strade, è facile puntare il dito su questi mezzi. Ma il problema, secondo Uber, non è il veicolo in sé, quanto piuttosto le sue modalità di utilizzo. Gli studi sul ridesharing, infatti, mostrano vantaggi consistenti per le città.
Oltre al ridesharing, sottolinea la società americana, in molti casi può essere più veloce o più economico prendere una bicicletta elettrica, un monopattino elettrico o i mezzi pubblici. La nuova piattaforma di mobilità di Uber punta ad offrire proprio queste alternative in modo semplice. Per consentire una maggiore flessibilità negli spostamenti, nell'applicazione saranno disponibili eBike, monopattini elettrici e l'accesso ai trasporti pubblici.
La "rivoluzione" partirà da Roma dove il servizio di bike sharing Jump che adesso è passato a Lime, ha raggiunto i 100 mila viaggi nei primi 4 mesi. La Capitale italiana sarà la prima città in cui sarà integrato il sistema di trasporto pubblico nell'app. Tra le altre novità, nel corso del 2020 arriveranno Uber Taxi a Napoli e Uber Black in altre 2 città italiane, portando la presenza dei servizi della società americana in 6 realtà del Paese.
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Commenti
La situazione a New York è totalmente diversa da come la descrivi:
https://www.corriere.it/esteri/19_maggio_22/new-york-licenze-milionarie-prestiti-crac-tassisti-981d5790-7c7d-11e9-adb6-a84199e18297.shtml
Considerando che nessuno è dipendente di WeTaxi o Uber, il problema sta (principalmente) nella serietà delle persone, non nell'app. A ben pensarci, non so se gli stessi autisti (immagino tassisti) che avevi chiamato con WeTaxi si sarebbero comportati diversamente adoperando la piattaforma Uber.
Free Now è graficamente carino perché ti mostra in tempo reale la posizione dei veicoli, oltre ad essere "integrato" anche in Google Maps, mentre WeTaxi è italiana oltre ad avere alcuni vantaggi come il prezzo massimo garantito, le spedizioni e il taxi condiviso (che al momento credo non sia in funzione, causa Covid-19).
Non sono minimamente paragonabili ad Uber
Certo, ho visto che gran servizio è WeTaxi.
Provato a prenotare cinque volte alle 5 di mattina per andare a Malpensa a prendere l'aereo, e non si sono mai presentati. Uber Black prenotato 3 volte allo stesso orario, in 15 minuti è arrivato da Rescaldina a Saronno, puntuale come un orologio svizzero.
In Italia attualmente funziona solamente il servizio NCC Uber Black :) Sempre grazie ai cari taxisti nostrani da te stupendamente descritti
sante parole
Non ho mai avuto modo di provare, se il servizio fosse come uber allora dovrebbero puntarci tutto.
Dipende dagli utenti e da quanto tengono alla qualità del servizio. Io quando sono a Milano, Varese ed in generale Lombardia utilizzo solamente Uber. Berline di lusso sempre pulite, autisti professionisti e soprattutto professionali, tempi di arrivo sempre perfetti, certezza della spesa già al momento della prenotazione, pagamento via carta..Non sono minimamente paragonabili ad un taxi, e costano pure meno offrendo un servizio superiore.
Beh ha scelto il paese giusto allora. La creme della creme
Hai presente Free Now (che ha anche la visualizzazione dei taxi) e WeTaxi?
In italia Uber,cosi come opera in moltissime città all'estero, non può esistere per legge.
Non è questione di lobby di taxi (oddio anche quella a dire la verità),ma è proprio come è impostata la legge. Il serzio taxi (ricevere le chiamate ,messaggi o prenotazioni tramite app) e prelevare il cliente piu vicino a dove stai transitando o sostando è consentito solo a chi possiede una licenza taxi, che per mantenere un "regolare" mercato è contingentata.
Se tu vuoi portare persone da punto a a punto b, lo puoi benissimo fare con una licenza da ncc, con i vincoli che essa ti obbliga ad avere (ricezione delle prenotazioni solo dove si possiede la sede/garage/stallo e rientro alla base una volta terminata la corsa), tutto il resto sono baggianate, che poi molti tassisti siano ladri/mafiosi/evasori e tutte le offese che volete è vero, ma purtroppo hanno ragione.
Uber tutta la vita. Vedi in tempo reale subito tra quanto arriva, il prezzo indicativo, il modello della macchina e il pagamento è tracciato (aggiungerei anche niente furbate con il tassametro). Mi dispiace per i tassisti ma evidentemente il loro sistema è obsoleto
Sinceramente? Lo spero con tutto il cuore
Infatti Uber non è un servizio taxi, è un servizio NCC con berline di lusso. Come paragonare la m3rda con la cioccolata belga
Sono evasori quasi totali
Suv più grandi?
Beh non può pretendere un servizio che non le viene offerto. Un po' di rispetto.
Corporazione dei tassisti. E il progresso si blocca.
se non li avessimo pagati con soldi veri farebbe ridere
ecco, non lo sapevo
Aeroporto di Roma non volevano farci dividere un taxi con un'altra coppia (sempre fatto così all'estero) ed hanno fatto partire un 7 posti con una sola persona pur di non farci salire
le licenze costano come una casa perchè sono state rese eterne e trasferibili.
Nelle città mondiali dove i taxi funzionano meglio (esempio, new york) le licenze le rilascia il comune a chi ne fa richiesta. Non sono le solite sacche di monopolio e privilegio che si creano da sempre qui da noi.
una volta all'uscita dell'aeroporto, in sardegna, ci serviva un mezzo a 6 posti, era in fila davanti all'uscita ma non abbiamo potuto prenderlo perché ci hanno costretti a prendere 2 auto...hanno le loro regole ma io sono un cliente non me ne frega nulla delle loro regole, che litighino pure tra di loro...
Anche se vivi in una grande città i taxi sono fuori discussione
Speriamo, sono una mafia.
Se solo avessi un servizio comparabile nella mia città... non dico Uber, ma un qualcosa che elevi un minimo quello che ho ora
so anche le le licenze costano come una casa ma la crisi é per tutti e il mercato si riorganizza, non ci si puó fare molto
Ma se fanno la fame i taxisti di sti tempi...
Camperanno di rendita con i miseri guadagni accertati dagli studi di settore...
Finalmente direi, a Roma i taxi mi hanno fregato due volte
mi sa che é l'inizio della fine della setta dei tassisti...purtroppo per loro ma se non vivi in una grande cittá é impensabile potersi permettere un giro in taxi