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Mercedes G63 4×4²: il fuoristrada più estremo della Stella si rinnova

Dopo la G 4×4² Mercedes punta ancora più in alto e presenta la nuova G63 4×4², spinta dall'ancora più cattivo V8 biturbo da 585 CV

Mercedes G63 4×4²: il fuoristrada più estremo della Stella si rinnova
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Redazione
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Pubblicato il 16 giu 2022

A sette anni dal lancio della prima generazione, la più estrema delle Mercedes Classe G si rinnova, alzando ulteriormente l’asticella del lusso e delle prestazioni. Stiamo parlando della G63 4×4², che rispetto alla serie precedente non nasce più sulla versione G500, ma sulla più cattiva e potente G63 AMG. Sarà prodotta in serie limitata ma, almeno per il momento, non sono ancora stati diffusi dati sulla sua commercializzazione.

CARROZZERIA

La nuova G63 4×4² eredita lo stile introdotto dall’ultimo restyling che ha interessato il modello a partire dal 2018, enfatizzandone però negli esterni la vocazione fuoristradistica. Proprio come la serie lanciata nel 2015, anche la nuova 4×4² si distingue dalle G più tranquille per la maggiore altezza da terra e la carrozzeria “vitaminizzata”. A livello estetico, infatti, spiccano i passaruota allargati con codolini in fibra di carbonio, lo splitter sopra il parabrezza che ingloba anche le luci supplementari a Led, mentre nel posteriore domina la scena la nuova copertura per la ruota di scorta.

A completare il look degli esterni ci pensano i cerchi in lega da 22 pollici e il portapacchi opzionale per il tetto con tanto di scaletta. Piccole novità sono presenti anche all’interno dell’abitacolo dove troviamo rivestimenti in pelle nappa, mentre le cuciture a contrasto su plancia e pannelli porta e il rivestimento in legno del vano di carico innalzano ulteriormente il livello di qualità percepita. Inedita, infine, la schermata di accensione del quadro strumenti da 12,3 pollici.

IL V8 ORA PORTA LA FIRMA DI AMG

Ma dove la nuova Mercedes G63 4×4² si differenzia davvero non soltanto da tutte le altre G, ma anche dalla stessa 4×4² di prima generazione, è nella tecnica e nella meccanica. Entrambi gli assali, sia quello anteriore, sia quello posteriore, sono a portale e assicurano una maggiore altezza da terra per poter affrontare con facilità anche i tratti di offroad più impervi. La luce libera dal suolo è infatti passata da 23,8 cm a 35,1 cm, portando la profondità di guado da 70 a 91 cm.

Grazie ad alcune modifiche alla forma del paraurti, inoltre, l’angolo di attacco è ora di 40 gradi. Un dato notevole se si considera che la Classe G standard si ferma a 27 gradi. Tutto nuovo anche il propulsore che, come dicevamo, non è più il V8 della versione 500, ma il biturbo a otto cilindri da 585 CV per 850 Nm della G63 AMG. Da supercar i consumi: in Mercedes dichiarano una media di 20,1 l/100 km e 456 grammi di CO² al chilometro.

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