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Terna, a gennaio 2023 in Italia consumi elettrici in calo del 4,6%

Segnali positivi per i consumi del comparto industriale

Terna, a gennaio 2023 in Italia consumi elettrici in calo del 4,6%
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 21 feb 2023

A gennaio 2023, in Italia c'è stata una riduzione dei consumi di energia elettrica rispetto allo stesso periodo del 2022. Tuttavia, sono stati registrati segnali di ripresa dei consumi del comparto industriale. Questo è quanto emerge dal nuovo rapporto di Terna sui consumi italiani del primo mese del 2023.

Dunque, in Italia, a gennaio sono stati consumati 26,2 miliardi di kWh di energia elettrica, pari ad un calo del 4,6% rispetto al gennaio del 2022. La società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ha poi elaborato l'indice IMCEI che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette "energivore". Sebbene sia stato osservato un calo dell'8,5% rispetto a gennaio 2022, c'è stato un aumento dei consumi del 3,5% rispetto a dicembre 2022. Si tratta, evidenzia Terna, del primo aumento registrato dopo due mesi consecutivi di flessione.

In particolare, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, hanno registrato un aumento i consumi dei settori degli alimentari, della chimica, dei mezzi di trasporto, delle ceramiche e delle vetrarie; valori negativi, invece, per i comparti della siderurgia, della meccanica, della cartaria, dei metalli non ferrosi e del cemento, calce e gesso.

FONTI RINNOVABILI AL 28,2% DELLA DOMANDA DI ENERGIA

Venendo ai dati dei consumi di gennaio 2023, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’81,9% con la produzione nazionale. La quota restante, pari al 18,1%, è stata coperta grazie al saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 21,6 miliardi di kWh, in diminuzione del 13,7% rispetto a gennaio 2022.

Venendo alle rinnovabili, l'energia prodotta ha coperto il 28,2% della domanda di elettricità. Rispetto a gennaio 2022 ci sono state le seguenti variazioni: fotovoltaico -13,9%, eolico -10,5%, idrico -10,9% e geotermico -4,4%. In calo del 14,9% anche la generazione termica. Complessivamente, l'energia prodotta da fonti rinnovabili è così suddivisa a gennaio 2023: 30,9% eolico, 28,2% idrico, 19,8% biomasse, 14,9% fotovoltaico e 6,2% geotermico.


Per quanto riguarda le nuove installazioni per la produzione di energia dalle rinnovabili, Terna evidenzia che nel mese di gennaio 2023 l'incremento di capacità in Italia è pari a 297 MW, un valore in crescita (+170%) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +86,1% per un effetto combinato di un aumento dell’import (+59,5%) e di una diminuzione dell’export (-45,3%). Nello specifico, Terna ha registrato valori di import che per la maggior parte delle ore di gennaio hanno superato i 9 GW sulla frontiera Nord, un dato reso possibile anche grazie all’implementazione di interventi capital light volti a ottimizzare la gestione della rete di trasmissione nazionale, a beneficio della sicurezza dell’intero sistema elettrico.

Copyright foto: diyanadimitrova

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