
21 Dicembre 2021
Ford ha ufficialmente alzato il velo sulla nuova Team Fordzilla P1, la prima concept car della scuderia statunitense ad essere stata realizzata in collaborazione con la community e con lo scopo di esordire nel mondo degli eSport con una vettura del tutto originale.
Questi sono i due aspetti peculiari di P1 che ci fanno capire l'impegno dell'Ovale Blu all'interno del settore dei giochi di corsa, che stanno diventando sempre più centrali nei futuri progetti della società. Invece di limitarsi a sponsorizzare un team di piloti virtuali - che comunque è presente, visto che il Team Fordzilla sarà protagonista della Fordzilla Cup alla Gamescom 2020 -, Ford ha scelto di progettare da zero un veicolo che rappresenterà in futuro il brand all'interno dei più importanti giochi di corsa.
Team Fordzilla P1, infatti, oggi viene mostrata attraverso i render e un breve filmato introduttivo - che trovate poco sotto -, ma a partire da metà 2021 sarà inclusa in un celebre racing game (non abbiamo ancora il nome del titolo, ma è probabile che si tratti del prossimo Forza) come veicolo selezionabile da tutti. Inoltre entro la fine del 2020 verrà mostrato un modello reale della P1 in scala 1:1, probabilmente la stessa che Ford ha realizzato durante la fase di digitalizzazione della versione 3D che sarà inclusa nei prossimi giochi.
Come detto in apertura, Team Fordzilla P1 nasce anche grazie alla collaborazione di una vasta community di giocatori. La progettazione della macchina, infatti, è stata guidata dai suggerimenti e dai consigli dei giocatori, i quali sono stati coinvolti da Ford attraverso dei sondaggi su Twitter (con oltre 250.000 partecipanti), al fine di plasmare il primo veicolo virtuale della società secondo le loro preferenze. I giocatori hanno quindi avuto modo di scegliere elementi come la posizione del sedile, lo stile dell'abitacolo e il tipo di trasmissione, mentre i designer Ford hanno avuto il compito di interpretare queste scelte e realizzare dei modelli.
Ad averla spuntata è stato il design concepito da Arturo Ariño - basato sulla supercar Ford GT profondamente modificata -, il quale ha ottenuto oltre l'83% di preferenze nella votazione finale. Per quanto la P1 possa sembrare futuristica e del tutto inadatta al mondo reale, questa affermazione è profondamente sbagliata, in quanto il veicolo è stato realizzato proprio tenendo in considerazione quelle che dovrebbero essere le reali prestazioni al di fuori dell'ambiente virtuale.
Realizzare un'auto dedicata al mondo dell'eSport, infatti, non permette di svincolarsi da quelle che sono le regole dell'aerodinamica e della fisica, che vengono riprodotte in maniera fedele anche all'interno dei videogiochi al fine di aumentare il realismo della simulazione. La Team Fordzilla P1 è quindi un'auto sicuramente molto particolare, ma non di certo impossibile; ha comunque delle caratteristiche che la rendono unica, come il design esteriore basato sui modelli GT e la posizione di guida tipica delle monoposto F1. Gli interni sono ancora in fase di realizzazione, ma dovrebbero essere completi molto presto, prima della realizzazione del modello reale.
Ma per quale motivo Ford ha scelto di intraprendere questa strada? Abbiamo avuto modo di passare un po' di tempo con il team che sviluppato P1 - era presente anche Jim Farley, futuro AD di Ford - e di poter quindi comprendere meglio cosa abbia spinto la società ad addentrarsi in maniera così profonda all'interno del mondo del gaming.
È innegabile che uno dei risultati che si vogliono ottenere è quello di accrescere la popolarità del brand anche verso un pubblico più giovane e lontano dal mondo delle auto tradizionale, tuttavia questo viene considerato solo come un possibile effetto positivo che potrebbe dare frutti nel lungo periodo. Il pubblico in questione, infatti, è molto giovane e non ha certo la disponibilità e il potere decisionale per poter scegliere quale veicolo acquistare. Qual è quindi il ritorno immediato per Ford?
L'Ovale Blu è profondamente convinto che la contaminazione tra il mondo delle corse reali e quelle virtuali possa rappresentare un nuovo modo di affrontare lo sviluppo delle auto di domani. Si tratta quindi di un'alternativa, del modo di Ford di pensare out of the box, fuori dagli schemi, per poter offrire risposte nuove a problemi reali. Insomma, invece che restare ancorata ai metodi tradizionali, Ford ha scelto di percorrere una strada del tutto nuova per provare ad innovare e rinnovarsi.
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Commenti
In un videogioco sarebbe possibile far correre un cubo di mattoni con le ruote. Che progettazione serve??
Al momento è solo virtuale. A fine anno mostrano la versione reale
Ma è reale? Cioè è solo tutta completamente virtuale?
Invece il campionato di auto a guida autonoma? Che fine ha fatto?
con quell'inclinazione del parabrezza il pilota potrebbe guardare solo il cielo
Con quelle ruote e con quell'altezza da terra non riuscirebbe nemmeno a circolare, figuriamoci a correre in pista
orribile e l'hanno pure chiamata come la mclaren..
Pensavo sarebbe uscita Supercar Blondie dall'abitacolo.