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Censimento autovelox, Codacons lancia l'allarme: la piattaforma ancora non si vede...

I Comuni avranno 60 giorni per comunicare i dati sugli autovelox; se non lo faranno gli apparecchi saranno spenti

Censimento autovelox, Codacons lancia l'allarme: la piattaforma ancora non si vede...
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 set 2025

Il ministro Matteo Salvini proprio pochi giorni fa ha ribadito l’importanza del censimento degli autovelox in Italia per garantire maggiore trasparenza. Salvini ha poi sollecitato i Comuni a fornire i dati richiesti, ricordando che se non arriveranno per tempo i loro autovelox dovranno essere spenti. Sul tema molto delicato dei rilevatori di velocità, è intervenuto nuovamente il Codacons chiedendosi dove sia finita la piattaforma telematica da utilizzare proprio per il censimento di tali dispositivi, ricordando come i Comuni abbiano 60 giorni di tempo dalla effettiva partenza di tale piattaforma per comunicare tutti i dati sugli autovelox al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), pena appunto lo spegnimento degli apparecchi.

MANCA LA PIATTAFORMA

L’associazione ricorda che ad agosto aveva lanciato un allarme sui ritardi nella pubblicazione del decreto attuativo del MIT sul modulo telematico da fornire ai Comuni, indispensabile per comunicare i dati richiesti circa la localizzazione, la conformità, il modello e l’omologazione degli autovelox. Provvedimento poi effettivamente arrivato il 18 agosto. Si tratta di un decreto attuativo che disciplina le modalità di istituzione, funzionamento e raccolta dei dati della piattaforma telematica relativi ai dispositivi per l’accertamento della violazione dei limiti di velocità.


Il Codacons evidenzia che in questo decreto, all’articolo 6, si stabilisce che “Ai fini dell’avvio operativo della piattaforma telematica, il presente decreto acquista efficacia dalla data indicata con successivo provvedimento del Direttore Generale per la motorizzazione pubblicato sul portale istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”. Da tale data, ricorda il decreto, i Comuni avranno 60 giorni di tempo per comunicare i dati richiesti, e chi non si adeguerà dovrà spegnere gli autovelox installati sul proprio territorio.

Pe questo, oggi l’associazione chiede al MIT di accelerare sulla pubblicazione dell’annunciato provvedimento del Direttore Generale per la motorizzazione, perché attualmente sul fronte degli autovelox regna una situazione di caos e incertezza che danneggia sia gli automobilisti, sia gli enti locali, sia la sicurezza stradale.

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