Batterie allo stato solido, Farasis accelera: prima generazione pronta entro l'anno
Farasis Energy sta sviluppando una linea pilota di batterie allo stato solido; i primi campioni saranno inviati ai partner entro fine anno

Le batterie allo stato solido, di loro negli ultimi tempi si parla spesso. Il lavoro delle aziende del settore e delle case automobilistiche sta andando avanti e non mancano gli annunci. Sebbene i passi avanti fatti siano stati molti, pare comunque chiaro che per vederle davvero sulle auto di serie, su modelli di massa, ci vorranno ancora diversi anni. Intanto, lo sviluppo procede e Farasis Energy, aziende sostenuta anche da Mercedes, ha rivelato nuovi dettagli sul lavoro che sta portando avanti nello sviluppo delle sue batterie allo stato solido. L’azienda ha affermato di stare accelerando la ricerca, la produzione pilota e l’industrializzazione di batterie allo stato solido a base di solfuro.
LA PRIMA GENERAZIONE DELLE BATTERIE PRONTA A FINE ANNO
Farasis Energy ha confermato che le sue batterie allo stato solido di prima generazione hanno superato i test di laboratorio e stanno ora entrando nella fase pilota di produzione. Infatti, l’azienda sta costruendo una linea pilota da 0,2 GWh e i primi lotti saranno inviati ai partner entro la fine dell’anno. Le celle di prima generazione combinano catodi ad alto contenuto di nichel con anodi ad alto contenuto di silicio e sono progettate per raggiungere una densità energetica di 400-500 Wh/kg. Si sta comunque già lavorando sulla seconda generazione che si caratterizzerà per anodi al litio-metallo abbinati a catodi ad alto contenuto di nichel o a base di manganese. Si prevede una densità energetica 500 Wh/kg. Dovrebbe arrivare nel 2026. Per l’anno successivo e cioè il 2027 è previsto l’arrivo della terza generazione delle batterie allo stato solido con una densità energetica superiore a 500 Wh/kg.
L’azienda lavora a 360 gradi e non solo con case automobilistiche. Attualmente fornisce già batterie allo stato semi-solido con un costo del 5-10% superiore a quello delle batterie tradizionali. Farasis prevede di ampliare le spedizioni di questi accumulatori ai clienti nel corso del 2026. Si sta lavorando anche su batterie allo stato solido destinate ad essere utilizzate sui robot umanoidi ed i primi campioni sono stati già consegnati ad aziende attive nel settore della robotica. Le celle utilizzano un elettrolita solido a base di solfuro, un catodo ad alto contenuto di nichel e un anodo ad alto contenuto di silicio, con una densità energetica che raggiunge i 400 Wh/kg. Hanno pure superato i test di penetrazione del chiodo e di camera termica a 250 gradi.
Insomma, il lavoro di sviluppo sta andando avanti velocemente ma ci vorrà ancora del tempo prima che le batterie allo stato solido siano davvero pronte per la commercializzazione. Sulla carta faranno fare un importante passo avanti alle auto elettriche in termini di ricarica ed autonomia ma a quanto pare, troveranno applicazione anche in altri ambiti, come in quello della robotica.
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