
10 Giugno 2022
Un SUV alimentato a idrogeno che percorre già oggi le strade del futuro prossimo. Si chiama “HUV” e lo hanno realizzato i tecnici della Namx, azienda afro-europea che per lo stile ha chiesto una mano a chi, di stile, se ne intende, ovvero Pininfarina. Ecco perché il prototipo è stato presentato presso la “casa” di Cambiano del celebre brand torinese: un’occasione per sollevare il sipario su una vettura che sfrutta un sistema brevettato di rifornimento con serbatoi rimovibili e promette di rivoluzionare l'esperienza della mobilità pulita e di rendere l'idrogeno disponibile su larga scala.
Il sistema fuel cell di HUV è dotato di un serbatoio principale fisso a cui si aggiungono 6 capsule rimovibili che garantiscono una autonomia totale di 800 km. L'uso delle capsule come serbatoi secondari è un'innovazione rivoluzionaria, che apre le porte all'uso dell'idrogeno per i veicoli privati su larga scala, attraverso un modello di distribuzione dell'energia “on demand” nuovo e totalmente decentralizzato.
Nato grazie a un’intuizione di Faouzi Annajah e Thomas de Lussac, HUV è il primo prodotto a utilizzare questo approccio unico. Ma accanto alla rivoluzione dal punto di vista dell’alimentazione, il SUV si propone anche come modello di stile: ecco perché Namx si è rivolta a Pininfarina. Il risultato è un modello che accanto alla passione per la fantascienza e alcune reminiscenze degli anni Cinquanta e Sessanta, esprime anche tutta l'eleganza italiana con senso delle proporzioni e dei dettagli, fino alla X del marchio incisa sulle porte a linee continue e ripetuta sul frontale.
HUV sarà messo in produzione entro la fine del 2025 e sarà disponibile in due versioni: una base a trazione posteriore da 300 CV, per una velocità massima limitata a 200 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi, e una versione GTH a trazione integrale da 550 CV per una velocità massima limitata a 250 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. La fascia di prezzo sarà compresa tra i 65mila e 95mila euro.
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Commenti
In effetti... Sul tetto non si poteva implementare niente?
Namcs? Namics? Namecs? C'è un manuale di rapida consultazione su come pronunciare questi nuovi marchi impronunciabile?
Non è più la Pininfarina di una volta che creava capolavori.
L’attuale Pininfarina se non ricordo male è di proprietà indiana (Maindra)
Io se proprio ci vedo una X6 nella vista laterale o al limite la nuova C4/Arkana nella vista di 3/4.
a me richiama troppo uno scarabocchio
in effetti rischia di passare inosservata..
si ma Pininfarina poteva evitare di fare la firma sul frontale utilizzando i fari....
Quelle capsule messe dietro così non mi sembrano molto sicure!
pinifarina hai fatto un design come dire, brutto, ha più luci del mio albero di Natale, buona l'autonomia, tutto qui ma sto coso è un transatlantico.
ma stai scadendo in design basti pensare alla pinifarina Battista
Io qualche LED in più lo avrei messo....
La calandra a me richiama troppo quella della Hyundai Genesis.
Scopiazzata dalle ultime Peugeot.