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RC Auto, boom dei prezzi dal 2021. Stangata per i neopatentati

Il costo dell'assicurazione continua a crescere e a pesare sempre di più sui bilanci delle famiglie

RC Auto, boom dei prezzi dal 2021. Stangata per i neopatentati
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 11 mar 2025

I prezzi dell'RC Auto sono da diverso tempo un tema molto caldo. Abbiamo scritto più volte degli aumenti dei costi delle assicurazioni auto e di come stanno andando a pesare sempre di più sui bilanci delle famiglie. Che i prezzi siano tornati a salire progressivamente dalla fine della pandemia è quindi cosa nota ma, adesso, IVASS ha messo nero su bianco i numeri degli aumenti degli ultimi anni.

GLI AUMENTI DELL’RC AUTO IN ITALIA

Mese dopo mese abbiamo visto i piccoli e continui ritocchi dei prezzi dell'RC Auto. Adesso, però, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ci dice che i premi RC Auto, trainati dall'impennata dell'inflazione, sono aumentati in media del 12,6% tra gennaio 2021 e luglio 2024. Siamo quindi arrivati a toccare una media di 398 euro. Questa analisi si basa su di un campione rappresentativo di circa 3 milioni di contratti sottoscritti tra gennaio 2021 e luglio 2024.

Il costo delle polizze è dunque tornato a salire dopo un periodo di progressivi cali: secondo i dati dell'Ivass, infatti, il premio medio si era ridotto tra il 2014 e il 2021 del 25,3% in termini nominali e del 29,7% in termini reali.

GLI AUMENTI DELL'RC AUTO IN ITALIA

Ovviamente stiamo comunque parlando di dati medi perché a seconda della zona del nostro Paese, i numeri possono essere differenti. L'analisi realizzata dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni racconta che l'aumento è maggiore per il Centro Italia (+15,5%) seguito dal Nord (+14%). Invece, è minore al Sud (+11%), dove i premi erano però già in partenza più elevati.

Secondo i dati di novembre ci sono diverse province con una spesa per il premio RC Auto superiore a 500 euro (Firenze e Massa Carrara 507, Pistoia 518, Caserta 537 euro, Prato 586), mentre a Milano si spendono in media 404 euro e a Roma 487. Il premio medio degli assicurati in prima classe del bonus-malus, nel triennio 2021-2024, è cresciuto del 13%, mentre l'aumento risulta superiore per gli altri assicurati (+17,8%). I più giovani, i neopatentati, sono stati gli assicurati maggiormente penalizzati dai rincari RC Auto, con un incremento di oltre il 20% per gli under 25 a fronte di un rincaro pari a circa la metà per gli over 60.

E IN EUROPA…

In Italia i costi delle assicurazioni crescono e sappiamo che il Governo ha promesso, diverso tempo fa, una riforma del settore. Nel frattempo ha predisposto alcune misure che sulla carta dovrebbero frenare gli aumenti come la "portabilità" dei dati della scatola nera. In ogni caso pare che in Europa gli aumenti siano stati anche maggiori. Infatti, stando al rapporto, la crescita dei prezzi dei premi nell'ultimo triennio in Italia è stata comunque inferiore a quella registrata in Europa, con il 10,1% a fronte del 19,6% in più segnato nell'UE a 27, con il nostro Paese piazzatosi al ventesimo posto.

LE REAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI

Codacons, in particolare, evidenzia come i dati dell'Ivass mettano ancora una volta in evidenza la stangata che si è abbattuta sugli automobilisti italiani.

I dati Ivass confermano ancora una volta la stangata che si è abbattuta negli ultimi anni sulle tasche degli automobilisti italiani, con i prezzi delle polizze che hanno registrato una crescita del +12,6% nel periodo 2021-2024. Rispetto al prezzo della polizza nel 2021, pari a 364 euro, a novembre 2024 secondo l’ultimo dato Ivass disponibile, il costo medio dell’Rc auto è stato di 416 euro. Un incremento di ben 52 euro a polizza che, se rapportato al numero di autovetture assicurate in circolazione, equivale ad un aggravio di spesa da 1,7 miliardi di euro a carico degli italiani sul 2021. Se però si analizza l’andamento dell’Rc auto per alcune categorie di assicurati, si scopre che i neopatentati sono stati i più penalizzati dall’aumento delle polizze: tra il 2021 e il 2024, secondo l’Ivass, per gli under-25 si registra un incremento delle tariffe addirittura del +23,4% a fronte di un incremento del +12,1% per gli over-60.

Sulla stessa linea anche Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, che ha commentato:

Un balzo astronomico ingiustificato. L'Ivass conferma le nostre denunce. I prezzi, grazie alla liberalizzazione di Mario Monti e del ministro Passera, che hanno aumentato la mobilità del consumatore togliendo l'obbligo della disdetta, sono da allora calati: -25,3% dal 2014 al 2021. L'inversione di rotta si è registrata nel 2023, quando le compagnie hanno voluto adeguare i premi all'inflazione generale invece che all'incremento reali dei costi di riparazione e dei pezzi di ricambio, con l'obiettivo di mantenere inalterato in termini reali il loro profitto, determinando rincari inaccettabili: +6,1% nel 2023 e +5% nel 2024. Aumenti immotivati, non spiegabili né dal costo dei sinistri né dall'incidentalità. Ora, visto che l'inflazione è sotto il 2%, speriamo che nel 2025 i prezzi riprendano il loro cammino virtuoso, scendendo in modo significativo.

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