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Carburanti, dal primo agosto scatta l'obbligo di esporre i prezzi medi

Per chi non rispetta le disposizioni sono previste sanzioni fino alla sospensione dell'attività da 1 a 30 giorni

Carburanti, dal primo agosto scatta l'obbligo di esporre i prezzi medi
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 18 lug 2023

Il primo agosto 2023 scatterà l'obbligo per i gestori delle stazioni di servizio di esporre i prezzi medi dei carburanti, accanto a quelli praticati all'interno del proprio impianto. Tra un paio di settimane, dunque, entrerà in vigore la nuova normativa che all'inizio dell'anno aveva fatto molto discutere.

Ricordiamo che a gennaio, in un momento in cui i prezzi di benzina e diesel erano saliti molto a causa della decisione di non rinnovare il taglio delle accise, il Governo era intervenuto approvando un decreto legge noto anche come "Decreto Carburanti" con l'obiettivo di fermare la speculazione sui prezzi dei carburanti. Al suo interno erano presenti diverse novità tra cui una serie di disposizioni per garantire una maggior trasparenza dei prezzi ai distributori.

La novità più importante e che ha creato non poche polemiche, è proprio l'obbligo dell'esposizione dei prezzi medi dei carburanti nelle stazioni di servizio.

COSA CAMBIA?

Dunque, cosa cambia per le stazioni di servizio? I gestori dovranno comunicare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy tutte le variazioni dei prezzi.

Obbligo alla comunicazione, preventiva o almeno contestuale all’applicazione, di tutte le variazioni, in aumento o in diminuzione, del prezzo praticato rispetto all’ultimo prezzo comunicato e, comunque, con frequenza settimanale, anche in assenza di variazioni di prezzo, entro l’ottavo giorno dall’ultima comunicazione inviata.

L’obbligo di comunicazione dei prezzi sussiste per la vendita effettuata mediante modalità self service; ove non sia presente e operativa tale forma di vendita, l’obbligo di comunicazione va riferito alla vendita in modalità servito.

Il ministero ricevute le comunicazioni dei prezzi, elabora i dati e calcola la media aritmetica, su base regionale e delle province autonome, dei prezzi comunicati dagli esercenti con attività di vendita al pubblico di carburante in impianti situati fuori della rete autostradale, nonché la media aritmetica, su base nazionale, di quelli comunicati dagli esercenti operanti lungo la rete autostradale. I dati saranno pubblicati entro le ore 8.30 all'interno del sito internet del ministero.

I gestori delle stazioni di servizio dovranno esporre con "adeguata evidenza" un cartellone riportante i rispettivi prezzi medi (regionali per le stazioni presenti sulla viabilità ordinaria e nazionali per quelle sulla rete autostradale) relativi alle tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita, assicurandone l’aggiornamento con frequenza giornaliera.

A decorrere dal 1 agosto 2023, gli esercenti espongono i prezzi medi entro le ore 10:30 se l’orario di apertura è precedente o contestuale alle ore 8:30; qualora l’orario di apertura sia successivo alle ore 8:30, gli esercenti espongono i prezzi medi entro le due ore successive all’apertura; in caso di apertura 24 ore su 24 gli esercenti espongono i prezzi medi entro le ore 10.30.

Il cartellone riportante i prezzi medi deve essere esposto all’interno dell’area di rifornimento, nel rispetto delle condizioni di sicurezza, in modo da garantirne adeguata visibilità. I prezzi medi sono esposti seguendo il seguente ordine dall’alto verso il basso: gasolio, benzina, GPL, metano.

Il decreto prevede anche delle specifiche sanzioni per chi non dovesse rispettare le nuove disposizioni. Infatti, potranno essere erogate sanzioni da 200 euro a 2 mila euro, in base al fatturato, per chi viola gli obblighi di comunicazione ed esposizione dei prezzi dei carburanti. Addirittura, è prevista pure la sospensione dell'attività da 1 a 30 giorni che scatterà dopo 4 violazioni, anche non consecutive, nell’arco di 60 giorni.

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