A Milano debutta il primo filobus connesso 5G a guida assistita
A Milano parte la sperimentazione del primo filobus connesso a guida assistita per migliorare la regolarità e sicurezza e aprire la strada alla guida autonoma.

A Milano è partita la sperimentazione di una nuova soluzione avanzata di mobilità che punta a rivoluzionare il modo di spostarsi in ambito urbano. Il Comune di Milano, ATM e il Politecnico di Milano, insieme a Vodafone e IBM, hanno presentato l'innovativo "Tech bus". Si tratta di un filobus che integra al suo interno tecnologie cloud ibride connesse alla rete 5G per la guida assistita. L'obiettivo finale è quello di rendere i trasporti pubblici più sicuri utilizzando le ultime tecnologie, aprendo così la strada verso la guida autonoma. Ci vorrà tempo, pazienza e una lunga sperimentazione ma, in futuro, i filobus potranno arrivare a muoversi in completo automatismo.
TECH BUS
Si parte da un filobus della flotta ATM sulla linea filoviaria 90/91. In particolare, a bordo di questo mezzo sono state installate strumentazioni sofisticate che consentono il dialogo e uno scambio continuo di informazioni tra veicolo e infrastrutture stradali grazie alla rete 5G Vodafone e alle Interfacce applicative IBM basate sulla piattaforma di integrazione aperta IBM Watson IoT. Si tratta, dunque, di un sistema di comunicazione del tipo V2I (Vehicle to Infrastructure).
Il filobus sarà riconoscibile grazie ad una livrea realizzata appositamente che si caratterizza per l'utilizzo di colori che rappresentano l'evoluzione tecnologica, l'indaco e il blu, e la sostenibilità ambientale, il verde. In questa prima fase della sperimentazione, si punta ad ottimizzare i processi della mobilità verso una guida assistita nella gestione dei semafori e degli incroci, per migliorare la regolarità e la frequenza della circolazione dei mezzi.
La connettività 5G rivestirà un ruolo importante in quanto permetterà la continua disponibilità di informazioni aggiuntive ai sistemi di bordo e al conducente. Gli strumenti a terra e sul mezzo consentiranno una continua trasmissione di informazioni tra le infrastrutture stradali e il mezzo in movimento, garantendo la creazione di una mappa spaziale dei veicoli e di eventuali pedoni e biciclette in transito. Il tutto per fornire al conducente informazioni aggiuntive per migliorare la sicurezza. I dispositivi per lo storage dei dati e la connessione con il filobus saranno installati progressivamente lungo il percorso anche su lampioni, semafori e pensiline.
In questa prima fase di test, gli strumenti installati presso le pensiline permetteranno al conducente di sapere quante persone sono in attesa, se l'area intorno alla fermata sia pienamente accessibile e quale sia il flusso di salita e discesa dei passeggeri dal filobus. Inoltre è possibile l'invio dal filobus alla pensilina di informazioni sullo stato di carico del veicolo. Inoltre, questa piattaforma permetterà ai conducenti anche di conoscere lo stato dei semafori lungo il percorso, consigliando la velocità da tenere per trovare sempre verde.
Il conducente potrà ricevere informazioni sulla presenza di ostacoli che ostruiscono il percorso, oppure su veicoli in arrivo al successivo incrocio. Per la sperimentazione è stata scelta la linea 90/91 perché la maggior parte del suo percorso si trova all'interno di una corsia preferenziale dedicata. La prima tratta già allestita con l'infrastruttura di comunicazione è quella di viale Abruzzi. Se tutto andrà per il meglio, entro due anni il progetto sarà progressivamente esteso anche agli altri filobus che percorrono questa linea.