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Alcolock, il ministro Salvini firma il decreto: tutti i dettagli

Il decreto definisce le caratteristiche e le modalità di installazione del dispositivo alcolock

Alcolock, il ministro Salvini firma il decreto: tutti i dettagli
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 3 lug 2025

L’Alcolock diventa finalmente una realtà in Italia. Con la riforma del Codice della Strada, era stato introdotto l’obbligo dell’installazione di questo dispositivo sulle auto dei conducenti  già sanzionati per aver guidato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l. Queste persone potranno quindi condurre solo veicoli a bordo dei quali risulti installato tale dispositivo. Per tutti coloro che ancora ancora non sanno di cosa si tratta, semplificando possiamo descriverlo come una sorta di etilometro da collegare al sistema di accensione dell’auto. Come funziona? Chi è tenuto ad installarlo per avviare l’auto dovrà soffiarci dentro. Se il sistema rileverà l’assenza totale di alcol nel conducente, l’auto partirà regolarmente. In caso contrario, il sistema bloccherà l’accensione e l’auto non si metterà in moto.

Per l’introduzione di questo dispositivo si attendeva, però, un apposito decreto attuativo che, adesso, è stato firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. In una nota stampa, viene sottolineato che tale decreto definisce le caratteristiche e le modalità di installazione del dispositivo alcolock.

Questo testo fornisce linee guida precise alle officine autorizzate per il montaggio e agli utenti. Si tratta di una delle novità più significative introdotte dal nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre scorso.

UN ETILOMETRO IN AUTO

Più nel dettaglio, il decreto stabilisce che l’alcolock può essere installato su diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto sia di persone che di merci e dovrà rispettare gli standard della normativa unionale. Sono previsti poi obblighi specifici per i produttori, che dovranno fornire istruzioni dettagliate per installazione, uso e manutenzione. Gli installatori autorizzati avranno un ruolo fondamentale, dato che dovranno applicare un sigillo speciale per prevenire qualsiasi tentativo di manomissione.

Se il conducente dovesse venire fermato per un controllo mentre è alla guida, dovrà esibire l’originale della dichiarazione di installazione e il certificato di taratura valido del dispositivo. L’installazione dell’alcolock non richiederà un aggiornamento del documento unico di circolazione. Il Ministero fa sapere che pubblicherà sul sito www.ilportaledellautomobilista.it l’elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli compatibili con ogni tipo di alcolock.

LE REGOLE

Per chi volesse approfondire, in questo articolo avevamo approfondito le regole sull’utilizzo dell’alcolock come da bozza del regolamento che adesso è stata approvata. Ricordiamo, ad esempio, che il dispositivo deve rispondere a quanto previsto dalla norma EN 50436 “etilometri – metodi di prova e specifiche di prestazioni”. Inoltre, deve essere omologato come unità elettrica/elettronica (UEE) ai sensi del Regolamento ONU (UNECE) n. 10 “Disposizioni uniformi relative all’omologazione dei veicoli riguardo alla compatibilità elettromagnetica”. I produttori dovranno allegare al dispositivo le istruzioni per l’uso e la manutenzione dell’alcolock.

Gli installatori autorizzati sono responsabili del rispetto delle istruzioni di montaggio compresa l’applicazione di un sigillo che impedisca l’alterazione o la manomissione dopo l’installazione. Il sigillo deve distruggersi in caso di tentativo di manomissione utilizzando adesivi autodistruttivi. Gli installatori autorizzati forniscono, contestualmente alla dichiarazione d’installazione, il certificato di taratura del dispositivo alcolock, le istruzioni per l’uso del dispositivo alcolock, e le istruzioni per la manutenzione del dispositivo. Sempre questi professionisti sono responsabili anche dell’eventuale smontaggio del dispositivo nel rispetto delle istruzioni fornite dal fabbricante. La spesa di istallazione, a carico dell’automobilista, è stimata in circa 2 mila euro, cui va aggiunta quella dei boccagli monouso e dell’eventuale manutenzione periodica.

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