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Manovra e Rc Auto: le possibili conseguenze della "tariffa unica nazionale"

Tariffe più basse al Sud e inevitabili rincari al Nord

Manovra e Rc Auto: le possibili conseguenze della "tariffa unica nazionale"
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 17 ott 2018

Il Governo gialloverde ha annunciato – senza entrare troppo nei dettagli – che nel decreto omnibus (quello che accompagnerà la manovra economica) compariranno nuove norme per garantire quella che il Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio definisce una "tariffa più equa" per quanto riguarda le assicurazioni Rc Auto.

L'obiettivo è quello di abbassare le tariffe Rc auto nel Sud Italia, dove un'automobilista può arrivare a pagare, in media, più del doppio rispetto ad un'automobilista del Nord con la stessa vettura. Questo dato si riferisce alla tabella riportata da Il Sole 24 Ore, secondo cui a Napoli la tariffa Rc Auto media sarebbe di 618,6 euro, contro i 292,1 euro richiesti ad Aosta

Secondo il quotidiano economico, che cita alcune fonti vicine al Governo, l'esecutivo starebbe pensando ad una "tariffa unica nazionale", un livellamento generale del premio senza distinzioni territoriali. A trarne giovamento sarebbero le regioni del Sud, quelle che oggi, per via dei maggiori indicatori di rischio, si trovano a dover sborsare cifre decisamente impegnative, benché legate ad un'oggettiva maggiore concentrazione di sinistri e truffe. Naturalmente, questo provvedimento gioverebbe anche agli automobilisti che, pur trovandosi in prima classe di bonus-malus, risiedono in zone ad alto rischio.

Dalle prime stime effettuate da alcune compagnie assicurative emerge che l'applicazione della tariffa unica porterebbe a importanti rincari nelle città oggi più virtuose, come Bolzano (+40%) e Aosta (+35%). Dall'altra parte, riduzioni ancora più significative farebbero felici gli automobilisti residenti a Napoli (-65%) e a Salerno (-44%), ma anche a Massa Carrara (-42%) e Pistoia (-37%).

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