New York soffre il traffico e l'inquinamento: limitato il numero di veicoli Uber e Lyft
La città di New York ha deciso di limitare il numero dei veicoli Uber e Lyft per ridurre l'inquinamento e aumentare la paga agli autisti.
Il Consiglio della città di New York ha deciso di limitare il numero dei veicoli di Uber e Lyft, congelando per un anno la concessione di nuove licenze e studiando al contempo nuove soluzioni per ridurre il traffico. La Grande Mela è la prima megalopoli statunitense a imporre un tetto massimo di auto dei colossi del ride hailing e del ride sharing.
Tale misura si concretizzerà dopo la firma del sindaco italoamericano Bill de Blasio e all'interno della stessa, oltre alla riduzione dell'inquinamento, è previsto anche l'incremento del salario orario minimo che aumenterà di circa il 22% le entrate degli autisti privati, che attualmente percepiscono meno di 15 dollari l'ora di busta paga minima.
"Questa azione fermerà il flusso di automobili che contribuiscono alla congestione stradale", afferma il sindaco in una nota. Secondo la New York City Taxi and Limousine Commission, il numero di veicoli che percorrono le strade in città è passato da circa 12.600 nel 2015 a circa 80.000 quest'anno, con circa 14.000 taxi gialli e 32.000 auto nere per i noleggi tradizionali.
Ma che ne pensano le due aziende? Secondo Uber "la pausa di 12 mesi decisa dalla città sulle nuove licenze minaccia una delle poche opzioni affidabili di trasporto mentre non si fa nulla per migliorare la linea metropolitana o diminuire il traffico", ha dichiarato il portavoce Danielle Filson. Dall'altro lato Lyft, attraverso Joseph Okpaku, afferma che "questi tagli ampi ai trasporti riporteranno i newyorchesi all'era in cui era difficile trovare una corsa, specialmente per i quartieri più isolati e per le persone di colore".