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Novità Rc Auto: classe di merito trasferibile anche nelle coppie di fatto

Novità in arrivo per la Rc Auto: la "classe di merito" sarà trasferibile anche nelle coppie di fatto

Novità Rc Auto: classe di merito trasferibile anche nelle coppie di fatto
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 19 apr 2018

Fino ad ora, la cosiddetta "classe di merito" della polizza Rc Auto era trasferibile solamente a figli e coniugi. Oggi, però, l'IVASSIstituto per la vigilanza sulle assicurazioni – ha introdotto un'importante novità che pone le coppie non sposate allo stesso livello di quelle coniugate.

Il provvedimento numero 72 del 16 aprile 2018 prevede la presenza di nuovi criteri di individuazione della cosiddetta "classe di merito di conversione universale", vale a dire quel parametro che indica la posizione dell'assicurato nella scala di valori (da 1 a 18) utilizzata dalle assicurazioni per valutare il grado di rischio associato ad ogni cliente.

Di norma, la classe di merito d'ingresso per chi si assicura per la prima volta è il livello CU 14, anche se c'è un decreto (la legge Bersani n. 248 del 4 agosto 2006) che prevede che il proprietario del veicolo possa "ereditare" la classe di merito dal coniuge o da un membro del nucleo familiare. Con il nuovo provvedimento, tale livello potrà essere trasferito anche tra persone conviventi di fatto, a patto che esse dimostrino di vivere sotto lo stesso tetto.

Secondo l'ente di vigilanza, il provvedimento

chiarisce dubbi interpretativi della normativa vigente, che determinavano disparità di trattamento nei confronti degli assicurati tra le diverse compagnie, e introducono benefici a favore di talune categorie di assicurati, in precedenza trascurate (ad esempio veicoli intestati a portatori di handicap, a conviventi di fatto e uniti civilmente, veicoli oggetto di leasing).

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L'IVASS ha emanato poi un ulteriore provvedimento che si propone di arginare il fenomeno dei "furbetti della polizza": con l'introduzione del cosiddetto "attestato di rischio dinamico" sarà possibile impedire che gli automobilisti in cattiva fede denuncino un incidente solo dopo aver cambiato compagnia assicurativa, beneficiando in questo modo di un prezzo inferiore nel passaggio.

L'attestato di rischio dinamico tiene conto dei sinistri pagati tardivamente, quelli a ridosso o dopo la scadenza del contratto. Il tutto, come chiarisce l'istituto di vigilanza, "a beneficio degli assicurati virtuosi".

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