Uber fa pace con Waymo sulla guida autonoma
Uber si è impegnata a collaborare con la rivale per assicurarsi che la tecnologia di Waymo non sia incorporata nell'hardware di Uber, e a cedere a Waymo l'equivalente di circa 244 milioni di dollari in azioni.
Uber e Waymo hanno annunciato di aver risolto la loro controversia legale sulle auto a guida autonoma aperta poco meno di un anno fa. La sussidiaria di Alphabet aveva accusato il colosso del ride hailing di averle rubato e usato lo schema di funzionamento dei suoi sistemi di telemetria LIDAR.
Tra le clausole dell'accordo, Uber si è impegnata a collaborare con la rivale per assicurarsi che la tecnologia di Waymo non sia incorporata nell'hardware di Uber, e a cedere a Waymo l'equivalente di circa 244 milioni di dollari in azioni.
Dara Khosrowshahi , diventato amministratore delegato di Uber quando la causa era già in corso, ha porto le proprie scuse ai colleghi di Waymo, ammettendo che l'acquisizione di Otto, in occasione della quale si sarebbe verificato il furto di proprietà intellettuale, doveva essere gestita diversamente. Tuttavia, ha anche detto di "non credere" che la proprietà intellettuale rubata sia stata effettivamente sfruttata da Uber. Questo è un estratto della dichiarazione di Khosrowshahi rilasciata a TechCrunch (testo integrale al link in FONTE):
Il mio lavoro come amministratore delegato di Uber consiste nel tracciare la rotta per il futuro della società: innovare e crescere responsabilmente, e al tempo stesso ammettere e correggere gli errori commessi in passato […] Non posso cancellare il passato, ma posso promettere, per conto di ogni singolo dipendente di Uber, che impareremo da esso.