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Waymo verso la guida autonoma di Livello 4 su Chrysler Pacifica

Waymo ha comunicato di essere molto vicina al raggiungimento del livello 4 di guida autonoma. Ecco i progressi ottenuti finora a bordo dei 500 minivan Chrysler Pacifica Hybrid.

Waymo verso la guida autonoma di Livello 4 su Chrysler Pacifica
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 2 nov 2017

In occasione di un evento dimostrativo adedicato ai giornalisti automotive USA, il CEO di Waymo – la divisione di Alphabet che si occupa della guida autonoma – John Krafcik ha dichiarato che l'azienda sia davvero vicina al raggiungimento della guida autonoma di Livello 4 SAE, ossia quella che non richiede la presenza del conducente in caso di emergenza.

Krafcic si è detto fiducioso di "rimuovere l'uomo dal sedile del conducente", senza specificare però un limite temporale entro cui arrivare sul mercato con questa tecnologia. 

A sostegno di queste dichiarazioni, il CEO ha aperto, negli scorsi giorni, le porte di Castle (un'ex base militare oggi utilizzata come area di test privati), per mostrare ai giornalisti lo stato di avanzamento delle tecnologie di guida autonoma a bordo dei minivan Chrysler Pacifica Hybrid. I risultati mostrati alla stampa specializzata americana sono il frutto di ben 8 anni di ricerca e sviluppo, dapprima iniziata integrando la tecnologia nelle ibride Toyota e Lexus, poi proseguita con lo sviluppo delle "Koala Car". Ad oggi, queste ultime sono state sostituite dalle più pratiche Chrysler Pacifica frutto della collaborazione con FCA.

Il golosso di Mountain View, nel corso degli anni, ha accumulato qualcosa come 20.000 test che riproducono le più svariate situazioni in cui un'auto a guida autonoma possa trovarsi in difficoltà, come ad esempio l'immissione in una strada ad alto scorrimento, una manovra di parcheggio nel traffico, lo stop&go in una colonna. In totale, sono stati percorsi più di 5 milioni di km a guida autonoma su strade pubbliche, oltre alle varie simulazioni virtuali.

 

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Uno dei punti cardine su cui Waymo sta sviluppando le proprie tecnologie riguarda le modalità in cui il sistema interagirà con le persone. Secondo il colosso californiano, infatti, la più grande sfida per le auto autonome sarà quella di agevolare la transizione/rivoluzione tra auto con e senza conducente, convincendo le persone a fidarsi della tecnologia.

Per questo, per i passeggeri posteriori dei minivan autonomi è stato previsto un set di tasti –  parti, accosta, blocca portiere e SOS – per l'interazione con le vetture. Oltre a questi, sono disponibili degli schermi che mostrano una riproduzione semplificata di quello che i sensori LiDAR vedono, ancora una volta per far comprendere il livello di precisione e affidabilità raggiunto dalla sensoristica.

Nel corso della dimostrazione, Krafcik ha più volte dichiarato che la tecnologia è quasi pronta, e che le tempistiche per l'arrivo sul mercato verranno comunicate ufficialmente non appena il team sarà completamente soddisfatto dei risultati raggiunti. In ogni caso, i nodi da sciogliere prima di un'eventuale commercializzazione dei sistemi di guida autonoma firmati Waymo sono gli stessi di cui parliamo da anni: regolamentazioni, accoglienza da parte dei consumatori, costi. Non ultimo il problema delle modalità di commercializzazione: Waymo, al momento, sta vagliando insieme ai propri partner Lyft e FCA se iniziare a commercializzare queste tecnologie nel settore privato, oppure puntare ai trasporti commerciali, alle flotte di ride-hailing o quant'altro.

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