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Alfa Romeo Giulia, in un rendering indossa la livrea Martini Racing

Una Giulia in livrea Martini Racing saprebbe riaccendere i cuori degli alfisti e non solo? Per molti connazionali appassionati di competizioni l'Alfa Romeo 155 V6 Ti che correva nel DTM degli anni '90 è una leggenda. Nella gamma del Biscione non può che

Alfa Romeo Giulia, in un rendering indossa la livrea Martini Racing
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Alessio Frassinetti
Alessio Frassinetti
Pubblicato il 24 gen 2017

Una Giulia in livrea Martini Racing saprebbe riaccendere i cuori degli alfisti e non solo?

Per molti connazionali appassionati di competizioni l’Alfa Romeo 155 V6 Ti che correva nel DTM degli anni ’90 è una leggenda. Nella gamma del Biscione non può che (spiritualmente) raccogliere il testimone l’ultimo successo mediatico del marchio: l’Alfa Romeo Giulia. In questo rendering l’auto è stata immaginata con indosso la livrea Martini Racing che sfrecciava sui tracciati del Campionato tedesco turismo 20 anni fa.

Per chi fosse troppo giovane per ricordarsi le imprese della berlina italiana in terra tedesca vi rinfreschiamo brevemente la memoria. Dotata del motore 2.5 litri sei cilindri a V da 420 CV, la 155 V6 Ti DTM era dotata di un cambio sequenziale a sei rapporti e trazione integrale ma con un peso contenuto a 1.060 Kg. La 155 debuttò nel 1993 seguendo il regolamento FIA della Classe 1 che prevedeva profondo modifiche all’auto di produzione con un motore frazionato al massimo in sei cilindri ed una cilindrata di 2.500 cc per un modello di serie prodotto almeno in 25 mila esemplari. Agli italiani rispose la Mercedes lanciando la 190 EVO che però nel corso del Campionato DTM 1993 non si dimostrò altrettanto affidabile lasciando al pilota Nicola Larini ben 11 vittorie su 20 gare e permettendogli di laurearsi campione.

Meno fortunate furono le stagioni 1994, 1995 e 1996 – anno in cui il DTM divenne International Touring Car Championshipche fu anche l’ultima in cui Alfa Romeo corse lasciando però spazio alla concorrenza e non aggiudicandosi più la vittoria finale se non varie vittorie nelle manches di gara. Probabilmente scorrendo i dati prestazionali della 155 DTM il dato più sconcertante sono i 2,5 secondi necessari per arriva da 0 a 100 all’ora, tempo ora raggiunto dalle hypercar più moderne. L’auto debuttò nella famosa livrea rosso Alfa con il logo sul cofano ma nel 1995 arrivò la livrea Martini Racing che volle essere sponsor come ai tempi fu per la Lancia.

Per quanto questa foto sia affascinante rimane improbabile vedere una Alfa Romeo gareggiare contro Mercedes, Audi e BMW perché la Casa non ha ancora esternato la volontà di tornare a correre. Probabilmente non è il momento adatto nonostante la Giulia Quadrifoglio abbia dimostrato di saper mettere in riga la concorrenza della Panamera Turbo al Nurburgring. Marchionne ha parlato di un possibile ritorno in F1 e poi smentito e poi riacceso le possibilità di un ingresso in grande stile nel Circus ma per ora sembra improbabile persino il ritorno in gare meno importanti oltre alla Giulietta impegnata nel TCR.

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