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Skoda Kodiaq: quando l'emozione incontra la ragione | DESIGN

L'ultima opera del centro stile SkodaDesign è un SUV che cerca di distinguersi dagli altri per un'estetica tanto razionale e funzionale quanto emozionante, grazie alla ricerca estrema del dettaglio. Vediamo come è nato il primo SUV di Skoda insieme a

Skoda Kodiaq: quando l'emozione incontra la ragione | DESIGN
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 2 set 2016


L’ultima opera del centro stile SkodaDesign è un SUV che cerca di distinguersi dagli altri per un’estetica tanto razionale e funzionale quanto emozionante, grazie alla ricerca estrema del dettaglio. Vediamo come è nato il primo SUV di Skoda insieme a Jozef Kaban, Head of Design del marchio ceco.

“Il design di Skoda può essere paragonato ad un impeccabile bicchiere di vetro, un semplice ma incredibilmente funzionale oggetto da cui ogni giorno possiamo bere dell’acqua cristallina"

Così Jozef Kaban, responsabile del Design del brand Skoda, introduce il suo intervento durante la presentazione del primo SUV ceco: secondo il designer, una Skoda è un oggetto perfettamente aderente alla sua funzione, un progetto riuscito in ogni singolo dettaglio per rendere la vita di tutti i giorni più facile e divertente.

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La sintesi tra due scuole di pensiero

Kaban non ci sta però a definire Skoda un marchio guidato dalla pura razionalità: così come il bicchiere di vetro, nella sua semplice eleganza, è in grado di trasmettere emozioni, tra cui la sensazione di una cosa fatta bene, essenziale ma allo stesso tempo completa, allo stesso tempo le vetture del nuovo corso stilistico Skoda riassumono nelle loro linee pulite e perfettamente bilanciate il valore principale del brand, quel “simply clever" che è diventato da anni lo slogan della casa ceca.
Da Superb in avanti, poi, alla semplicità gli uomini del design di Skoda hanno voluto affiancare – ma non sostituire – un certo grado di sofisticazione, grazie al sapiente utilizzo delle linee, delle superfici e dei linguaggi visivi.

La natura: musa ispiratrice


Ecco quindi “spuntare" una calandra geometrica, sviluppata in orizzontale per accentuare l’impressione di larghezza, che acquisice anche la sembianza di un “naso" e che dona, insieme ai quattro “occhi" (costituiti dai fari su più livelli), uno “sguardo" a Kodiaq. Non stiamo parlando di umanizzazione ma, piuttosto, di ispirazione dalla natura. Una sintesi del razionale e dell’irrazionale che trova il suo compromesso ideale nel nuovo SUV Kodiaq.

Il frontale alto, possente, sviluppato in larghezza, è caratterizzato da quattro “occhi" che sono costituiti dai proiettori (con tecnologia full-LED) che si “spezzano", quasi a disegnare due occhi e due sopracciglia. Uno “sguardo" rassicurante, fiero e, per certi versi, ammiccante, grazie ai fari sottili e all’ampia “bocca".


La luce, come sempre, oltre a rendere immediatamente riconoscibile il nuovo SUV, è anche veicolo di emozione, grazie alle grafiche sofisticate dei proiettori anteriori e dei fanali posteriori, anche qui caratterizzati dal famigliare sviluppo a “C" degli ultimi modelli Skoda.

Coerenza


Che sia un SUV nel vero significato del termine, non c’è alcun dubbio: specialmente lateralmente, l’auto da l’impressione di solidità, presenza su strada, forza e resistenza che ci si aspetta da un veicolo del genere. L’auto è larga, alta e ben piantata a terra grazie ai generosi pneumatici e ai passaruota trapezoidali. E più la si guarda, più ci si convince che il paragone con l’orso Kodiaq non sia stato scelto a caso: dalle linee pulite e decise si possono vedere chiaramente tratti “mascolini" di questo Kodiaq.
Un’auto che è stata disegnata per essere anche spaziosa e “intelligente", grazie a più di 30 soluzioni “simply clever" come il proteggi-portiera che fuoriesce dagli sportelli per evitare danni da “toccatina" a noi e agli altri automobilisti oppure gli ombrellini integrati nella tasca delle portiere, ormai un tratto distintivo delle ultime Skoda.

La definizione di SUV

Razionalità e furbizia: questo il mantra degli interni e degli esterni di Skoda Kodiaq, una delle vetture – a mio avviso – che più hanno realizzato in modo coerente la trasposizione grafica dei valori del brand dalla teoria alla pratica, dal progetto iniziale al modello definitivo. Pazienza, poi, se alcune soluzioni, come il disegno del portellone e dei fari posteriori, possano assomigliare ad altri modelli del gruppo VW (come Seat Ateca): qui quello che conta sono le sensazioni che l’auto trasmette. E questo Kodiaq trasmette esattamente quello che un SUV dovrebbe trasmettere.

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