Mitsubishi: "le auto EU e USA sono in regola"
Negli ultimi giorni dal Giappone sono arrivate notizie in merito ad ulteriori 8 veicoli - oltre alle prime kei-car - di Mitsubishi ad essere state coinvolte nello scandalo emissioni del costruttore giapponese. Oggi, in un comunicato ufficiale, Mitsubishi
Negli ultimi giorni dal Giappone sono arrivate notizie in merito ad ulteriori 8 veicoli – oltre alle prime kei-car – di Mitsubishi ad essere state coinvolte nello scandalo emissioni del costruttore giapponese. Oggi, in un comunicato ufficiale, Mitsubishi rassicura i clienti italiani, europei e americani: le auto vendute fuori dal Giappone sono in regola con le normative.
Il caso emissioni che ha coinvolto Mitsubishi lo scorso aprile si è allargato di recente in Giappone, dove lo scorso 30 agosto il quotidiano Nikkei prima e il Ministero dei Trasporti giapponese poi, hanno dichiarato che, oltre alle prime quattro kei-car, lo scandalo coinvolgerebbe anche 8 modelli del marchio, tra cui vetture conosciute anche da noi come Pajero, Outlander e RVR (gemella della nostra ASX).
L’annuncio ha subito causato la sospensione delle vendite di questi modelli nell’attesa che le autorità provvedano a fare le indagini del caso.
Oggi, M.M Automobili Italia Spa, importatore unico per il mercato italiano dei prodotti di Mitsubishi Motors, in un comunicato stampa ufficiale ha tuttavia tranquillizzato i clienti italiani (e non solo), affermando che le vetture in questione sono specificamente vendute nel solo mercato giapponese:
Mitsubishi Motors Corporation ha infatti dichiarato che i veicoli distribuiti sui mercati Europei e USA sono conformi ai test omologativi previsti per la commercializzazione in questi mercati e, pertanto, continuano ad essere regolarmente in commercio.
Nessun problema dunque per i proprietari delle vetture attualmente in commercio sul mercato italiano (il pickup L200, il SUV Outlander, il fuoristrada Pajero, la citycar Space Star e l’elettrica i-Miev), che possono dunque dormire sonni tranquilli.
Mitsubishi, invece, di notti insonni ne ha passate ormai troppe: dopo l’acquisizione da parte di Nissan (anch’essa coinvolta indirettamente nello scandalo poiché le kei-car incriminate venivano vendute anche con il suo marchio) e le dimissioni del presidente Tetsuro Aikawa, continua il periodo di incertezze dovuto al Mitsu-gate che, seppur limitato territorialmente rispetto al Dieselgate di Volkswagen, ha causato comunque parecchi danni.
Basterà l’accoppiata SUV+elettrico dei prossimi modelli in arrivo a salvare un marchio glorioso?