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BMW Motorrad: fari laser moto e casco con HUD

La tecnologia applicata al mondo dei motori si concretizza al CES 2016 per BMW Motorrad in due novità: i fari laser che debuttano per la prima volta sulle due ruote e un nuovo casco con head-up display. Partendo dai fari laser, il concept è una BMW K

BMW Motorrad: fari laser moto e casco con HUD
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 6 gen 2016

La tecnologia applicata al mondo dei motori si concretizza al CES 2016 per BMW Motorrad in due novità: i fari laser che debuttano per la prima volta sulle due ruote e un nuovo casco con head-up display.

Partendo dai fari laser, il concept è una BMW K 1600 GTL che assume un ruolo molto importante per il futuro delle due ruote, dove la visibilità della strada diventa ancor più determinante delle quattro ruote in ottica di sicurezza.

Così i fari laser già visti sulla BMW Serie 7 e su i8 vengono declinate su due ruote producendo un fascio abbagliante da 600 metri (rispetto ai 300 metri in media degli abbaglianti tradizionali). Ai benefici sull’illuminazione si aggiungono poi quelli su durata e manutenzione dato che la tecnologia laser non richiede manutenzione ed è racchiusa in una struttura compatta e robusta.

Purtroppo ad oggi si tratta di una tecnologia troppo costosa per le due ruote ma, come sempre, le economie di scala e lo sviluppo porteranno al ribasso dei prezzi, specie dopo la diffusione nel mondo delle quattro ruote.

Sempre in tema di sicurezza troviamo il nuovo casco con HUD, una strada già intrapresa da altri produttori di caschi che richiama l’introduzione, nel 2003 per la prima volta in un’auto, dell’head-up display optional per le BMW.

Il casco proietta informazioni su traffico e sul veicolo (dai dati del tachimetro a quelli del computer di bordo) e, ancora una volta, gioca un ruolo molto più importante di quanto non accada per le quattro ruote nel minimizzare le distrazioni. Grazie alla proiezione dei dati nel campo visivo del pilota, infatti, non sarà più necessario ad esempio volgere lo sguardo al cruscotto o al navigatore.

Tra i dati visualizzabili, programmabili e personalizzabili così da non affollare troppo il campo visivo, troviamo pressione pneumatici, livelli olio e carburante, marcia inserita, velocità, limiti di velocità, notifiche di pericoli imminenti (in ottica di connettività alla rete o agli altri veicoli), navigatore e riconoscimento della segnaletica stradale.

Il casco include poi una videocamera che può registrare (a mo’ di dashcam) e in futuro potrà essere aggiunta una seconda videocamera rivolta verso il posteriore che potrà svolgere il ruolo di retrovisore digitale. I controlli del casco si trovano sul manubrio e all’interno della scocca è incluso il processore e gli speaker. Il prototipo è dotato di due batterie sostituibili che promettono 5 ore di autonomia.

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