ALFA ROMEO Giulia: la storia del record al Ring
Eccovi l´argomento per il weekend: secondo fonti non ufficiali l´Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde avrebbe realizzato un giro della Nordschleife al Nürburgring in 7´43", ovvero 9 secondi in meno rispetto alla BMW M4... Da un paio di giorni girano sul
Eccovi l´argomento per il weekend: secondo fonti non ufficiali l´Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde avrebbe realizzato un giro della Nordschleife al Nürburgring in 7´43", ovvero 9 secondi in meno rispetto alla BMW M4…
Da un paio di giorni girano sul web, e non solo, voci non ancora confermate secondo le quali la nuova “belva" dell’Alfa Romeo durante i collaudi sul leggendario tracciato tedesco, avrebbe girato nove secondi più veloce del “best lap" messo a segno dalla BMW M4.
Se ancora non ne avevate sentito parlare, eccovi l´argomento per il fine settimana. Non c´è niente di ufficiale e di confermato (o smentito…), ma intanto grazie a questa “storia del record" si torna a parlare della Giulia Quadrifoglio Verde.
Tutto è cominciato con la notizia pubblicata inizialmente dalla pagina Facebook Alfa Romeo Project 952. Ma sono tanti gli aspetti da chiarire, a cominciare dal fatto che dopo il drammatico incidente avvenuto durante una gara del VLN in cui Jann Mardenborough con la sua Nissan GT-R aveva travolto e ucciso uno spettatore, gli organizzatori avevano imposto alcune zone di rallentamento lungo il tracciato.
A giugno è poi giunto lo stop definitivo ai giri cronometrati, alla ricerca di nuovi record che negli ultimi anni sono diventati preziosi strumenti di marketing per promuovere i modelli più sportivi dei vari Costruttori. Infine, come avrebbe fatto il tester dell´Alfa Romeo ad ottenere questo risultato, proprio ora che al Ring sono state prese queste misure di sicurezza?
A “pompare" ulteriormente il tutto ci ha pensato un video girato al Ring in cui un giovane al volante di una Seat Leon Cupra riesce a rimanere incollato alla Giulia, nonostante abbia ben 230 cavalli in meno rispetto alla vettura dell´Alfa. D´accordo che la nuova hot hatch spagnola ha stabilito un giro record in 7´58", con il tester ufficiale ed ex pilota del WTCC Jordi Gene, un vero primato tra le vetture a trazione anteriore, ma è proprio sicuro che il tester della berlina italiana stesse spingendo al massimo?
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Sulla Rete i commenti sui “social" sono tantissimi e la notizia divide molto, ovviamente tra i blog dedicati alla Casa italiana e quelli per la tedesca, da anni un riferimento nel suo segmento. Sono in molti comunque quelli scettici e che precisano che non c´è nulla di ufficiale. In uno dei blog più famosi dedicati alla Casa tedesca, per esempio, fanno giustamente riferimento all´analoga berlina quattro porte di BMW, la M3, e ammettono che con tutti quei cavalli in meno ( la tedesca ne ha “solo" 431), dovrebbe essere molto più leggera per compensare la maggiore potenza della nuova Giulia QV e se quel tempo fosse vero in BMW non la prenderebbero comunque bene…
Sul web molti appassionati hanno suggerito comunque una bella prova comparativa: stesso pilota su un identico circuito e pneumatici con caratteristiche simili per entrambe queste berline ipervitaminizzate, e poi si tirano le somme…
Se quel tempo di 7 minuti e 43 secondi fosse vero, vorrebbe dire che quel tester con la Giulia Quadrifoglio Verde si è idealmente beccato un solo secondo dal leggendario Walter Röhrl, che qualche anno fa fece 7´42" con la Porsche 911 GT3 997. E considerate che Jan Magnussen, ex pilota di F1 e attuale pilota ufficiale di Corvette Racing, girò in 7´42"99 con una Chevrolet Corvette C6 Z06. E, addirittura, si sarebbe messo dietro Bernd Schneider, pilota ufficiale Mercedes-Benz e sei volte vincitore del titolo nel DTM, che girò in 7´45"00 con la CLK 63 Black Series.
Non scherziamo, si tratta pur sempre di una berlina da circa 1.500 kg, anche se con i 510 cv del 3 litri V6 biturbo progettato in collaborazione con Ferrari…
E poi non dimentichiamo che le auto non sono solo freddi numeri, ma devono emozionare, farti sentire al centro del loro universo, darti quella fiducia, quel feeling che ti consente di sfruttarle a fondo regalandoti un sorriso ad ogni curva. Meglio girare un po´ meno veloci ma con tante emozioni in più.
Al di là di queste “sparate" fatte per raccogliere più click, che generano solo chiacchiere, la nuova Giulia Quadrifoglio Verde cresce, giorno dopo giorno, e si avvicina sempre di più alla sua versione definitiva.
Dovremmo vederla al Salone di Francoforte e poi, sinceramente, siamo più curiosi di scoprire come andranno quelle “normali", magari anche i turbodiesel: perché lì non ci sarà tutta quella cavalleria, tutta quella tecnologia della vettura al top di gamma. Ed emergere diventa molto più difficile.
Nicola Villani