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Audi Q2: recensione e prova su strada | HDtest

La prova della Q2 2.0 TDI quattro S tronic Sport, il top per il crossover di Audi. Linea originale, buone finiture e tanta tecnologia. Prestazioni di alto livello, comportamento brillante e grande precisione di guida. L’assetto è un po’ troppo rigido. Ma il suo unico vero difetto è il prezzo e i troppi optional a pagamento.

Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 17 mag 2018

Ecco la prova della #untaggable: la Q2 nella versione 2.0 TDI quattro S tronic Sport, ovvero il top per il crossover di Audi. Linea originale, buone finiture e tanta tecnologia. Prestazioni di alto livello, comportamento brillante e grande precisione di guida. L’assetto è un po’ troppo rigido. Ma il suo unico vero difetto è il prezzo e i troppi optional a pagamento.

Stile unico

Come ho detto nel video, questa Q2 è un’auto che divide, a cominciare dallo stile che ha sempre fatto discutere, fin dal suo esordio sul mercato.

Per farvi capire meglio il design ho lasciato la parola al nostro esperto Simone Facchetti, che vi ha fatto scoprire ogni segreto di quello stile così unico, nel quale prevalgono le linee tese e spigolose. Se l’obiettivo del brand tedesco era quello di  rendere la Q2 stilisticamente diversa e riconoscibile dalle sorelle maggiori, direi che ci sono riusciti. Ottima la qualità dell'assemblaggio dei vari pannelli di carrozzeria e anche della verniciatura.

Ad essere onesti oggi molte auto di questo tipo, un po’ alte da terra, con questi passaruota enormi, se le prendete nella versione base deludono parecchio. E invece così con il pacchetto S Line e i bellissimi cerchi Rotor a 5 razze da 19”, fa proprio una gran bella figura e può anche permettersi un colore sfacciato come il giallo Vegas.

Comfort e Tecnologia

Anche dentro la Q2 si contraddistingue per lo stile e la cura che la Casa degli anelli riserva abitualmente agli interni. L'abitacolo è ottimo con un posto di guida che accontenta tutti, qualsiasi sia la vostra taglia. La seduta non è troppo alta e i sedili anteriori sono comodi e ben conformati; il volante in pelle tagliato nella parte inferiore è molto bello e ottimo dal punto di vista ergonomico, è multifunzione e alla sera retroilluminato come si deve. Tutto è molto raccolto e a portata di mano.

Buona anche l’abitabilità: in quattro si sta proprio bene e anche dietro si sta comodi, con uno spazio adeguato per le gambe, ma la linea del tetto non è certo l’ideale per i più alti. 

La plancia ha un bel design e la parte superiore è rivestita in materiale morbido di ottimo aspetto. Il resto del cruscotto è realizzato con plastiche rigide solide e ben montate, le stesse usate per la consolle centrale e i pannelli delle porte. Di indiscutibile effetto il “virtual cockpit”; bella anche la grafica degli strumenti principali e ottima la scelta dell'head up display, comodo e facile da regolare, per distrarci il meno possibile. Promosso a pieni voti l’infotainment: si paga ma merita, ai vertici della categoria, con lo schermo da 8,3” al centro della plancia, con il controller facile da usare. Ottimo anche l’impianto Bang & Olufsen con 14 altoparlanti, un mega subwoofer e oltre 700 Watt, un optional da quasi 1.000 Euro ma se vi piace la musica ne vale la pena…

La visibilità posteriore è un po’ ridotta, ma la tecnologia ci aiuta a non fare figuracce nelle manovre. Non è eccezionale la capacità del bagagliaio che, per le versioni a trazione integrale,  è di 355 litri ma  può comunque arrivare  a 1000 con gli schienali dei sedili posteriori abbassati. 

Temperamento sportivo

L’esemplare in prova è il top di gamma: 2.0 TDI Quattro S tronic Sport. Ovvero il già conosciuto motore 2 Litri turbodiesel da 190 CV, abbinato alla trazione integrale Quattro e a un cambio automatico a doppia frizione S-Tronic a sette rapporti.
Tra i suoi punti forti c’è sicuramente il piacere di guida: bastano pochi chilometri al volante per apprezzarne subito il temperamento sportivo. Questo propulsore a gasolio con ben 400 Nm di coppia da 1900 giri garantisce sempre una bella spinta, ben aiutato dall'ottima e veloce trasmissione automatica, che vanta passaggi rapidi e decisi sia in automatico che in manuale con l'uso dei paddles al volante. Il motore è sempre pronto, scattante quando serve, con un’ottima ripresa e il cambio è capace di coniugare  l’efficienza e la sportività di un cambio manuale con il comfort di un buon automatico. Insomma l’accoppiata tra i due è veramente ben riuscita.

La funzione Drive Select consente di selezionare 5 diverse modalità di guida, per cucirvela su misura, in base al vostro umore e alla strada che dovete affrontare: un buon compromesso per la guida di tutti i giorni sulle nostre strade è quella Confort. La Dynamic è l’ideale sulle strade extraurbane ricche di curve, mentre in modalità Efficiency in autostrada a 130 sonnecchia a meno di 2000 giri e i consumi ci guadagnano. 
In media, tra città, strade extraurbane e autostrada, si fanno circa 16 chilometri con un litro di gasolio.  Andando molto allegri raramente sono sceso sotto i 12. Ma se guidate in maniera un po’ accorta vi riserverà piacevoli sorprese.

La precisione di guida e la stabilità in curva sono molto buoni, merito dell’assetto, che però è un po’ troppo rigido: sulle sconnessioni le sospensioni rigide e le ruote da 19" non aiutano di sicuro. Sinceramente mi aspettavo di meglio.
Il piacere di guida è amplificato dallo sterzo, con un “servo” progressivo, molto diretto e preciso, in qualsiasi modalità di guida. E’ molto maneggevole, precisa quando serve, e se volete spingere non ci sono problemi: la rende molto sicura la trazione Quattro, che vi consente di scaricare la potenza senza difficoltà, con una motricità sempre ottima, e vi tiene ben incollati all’asfalto.
La Q2 segue la traiettoria ideale e non si scompone quasi mai, dovete proprio esagerare… e poi è molto agile e nei cambi di direzione è ottima; anche il rollio è molto ridotto. 
Si tratta di un’auto molto equilibrata che vi consente di avere sempre tutto sotto controllo, anche nelle manovre d’emergenza. 

Sicurezza a cinque stelle

Un buon voto anche ai freni, che rispondono sempre al meglio, potenti e ben modulabili. La sicurezza di Q2 è a cinque stelle, le stesse che ha ottenuto nel test EuroNCAP. C’è il cruise control adattativo con funzione Stop&Go, che disattiva il propulsore a partire dai 7 km all’ora, l'active lane assist per rimanere all'interno della carreggiata, con il riconoscimento della segnaletica, l'emergency assist che la ferma in caso di pericolo, il park assist per non sbagliare un parcheggio e il pre-sense front per individuare i pedoni. Quest’ultima funzione l’ho sperimentata con successo grazie ad un ciclista che ha attraversato la strada d’improvviso: ha frenato immediatamente, evitando il peggio.

In autostrada, a 130 all’ora, sembra di andare molto più piano: il comfort anche su questa “piccolina” è quello a cui ci ha abituati la Casa tedesca. Il merito è anche di una buona insonorizzazione interna, anche ai regimi più elevati.

Prezzo elevato

Il suo unico vero difetto è il prezzo troppo elevato: già di base costa 39.300 Euro e su questo esemplare ci sono tanti optional (troppi a pagamento) e si arriva a oltre 57.000. Però se vi piace e potete permettervela, è una macchina davvero divertente, piacevole da guidare, un’ottima compagna di viaggio, versatile, che offre ottime performance e possiede una personalità decisa. 

E poi è davvero #untaggable: è un po’ muscolosa come un SUV, ma anche coupé in alcuni dettagli, volendo anche crossover, ma all’occorrenza un’agile citycar, insomma difficile trovare un’etichetta.

E voi cosa ne pensate? Ma, prima di rispondere (è un consiglio), se potete, provatela: potrebbe davvero farvi cambiare idea.

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