Volkswagen Passat: Il test drive di HDmotori.it
La vedi in giro per la prima volta, e lo capisci subito: è una Volkswagen Passat. Passano gli anni, si susseguono i nuovi modelli e i restyling, ma il DNA di Volkswagen Passat rimane sempre lì, immutato nel tempo e impossibile da scalfire. Si merita
La vedi in giro per la prima volta, e lo capisci subito: è una Volkswagen Passat. Passano gli anni, si susseguono i nuovi modelli e i restyling, ma il DNA di Volkswagen Passat rimane sempre lì, immutato nel tempo e impossibile da scalfire. Si merita tutti i successi che ha ottenuto, questa vettura, specialmente per ciò che concerne i numeri di vendita.
Volkswagen Passat è infatti qualcosa a cui ritorni sempre, come a casa, e anche se non provi come noi cinquanta macchine all’anno, quando sali a bordo non hai bisogno di studiare, perché lei è user friendly e ti capisce. Noi l’abbiamo guidata in versione variant, vale a dire station wagon.
Pensate alla cosa più comoda da stipare: per Volkswagen Passat non è un problema, riuscirà a conservarla all’interno del proprio bagaliaio. La motorizzazione è la consueta: turbo diesel, 2.0 litri, 150 cavalli e 300 Nm di coppia massima a 1750 giri. Partenze fulminee al volante, e un cambio automatico, il DSG a sei rapporti, che offre anche qui una tonnellata di intelligenza, quella utile a non farci mai ricorrere (mai o quasi mai) ai paddle disposti sul volante.
Le modalità di guida sono sempre le consuete: si va da Sport, quella in cui le cambiate sono più in alto e l’erogazione del gasolio più tangibile, all’Eco, in cui il rilascio dell’acceleratore porta allo stacco della frizione, e a un conseguente veleggiamento privo di freno motore, che rientra non appena si sfiorano i pedali.
Non va nemmeno dimenticata la modalità Individual, che ci permette di vestire Volkswagen Passat con l’abito che più ci calza e le calza addosso. Il volante è diretto, la corona forse un filo abbondante, ma ospita tutti i comandi per l’infotainment (il MIB, che sarà sostituito a breve dal MIB2 con Apple CarPlay e Android Auto) e per il cruise control adattivo che, complice la presenza del DSG, arriva fino a zero e riparte.
Non è l’unico dispositivo attivo per la sicurezza di guida disponibile su Volkswagen Passat, che ospita anche il blind spot (con spie sulla scocca degli specchietti) e un lane assist particolarmente convincente, e oltretutto attivo, che gira il volante laddove la nostra manovra sia percepita come sbagliata o potenzialmente pericolosa.
Volkswagen Passat ha prestazioni interessanti: accelera da zero a cento in 8.9 secondi, e raggiunge una velocità massima di 216 chilometri orari. Ha una tenuta di strada invidiabile, e soprattutto in frenata di emergenza non dà l’impressione al driver di perdersi tra alleggerimenti e spostamenti del carico.
Esteriormente, Volkswagen Passat presenta una linea filante, sulla quale trionfa all’anteriore la stretta griglia ripresa nella plancia, dove i materiali non sono per nulla cheap e la percezione del lusso aumenta di restyling in restyling. I fari hanno la tecnologia full led, il che porta a un’illuminazione insolitamente abbondante, inattesa per questo tipo di realtà.
A bordo stanno comodamente cinque passeggeri, a prescindere dalla stazza, e la capacità del bagagliaio può essere aumentata con il semplice abbattimento dei sedili posteriori, che avviene tirando una leva comoda e pratica. Uno dei valori aggiunti a bordo è indubbiamente l’ampio display LCD davanti agli occhi del driver, che può essere vestito nella maniera più opportuna.
Ben definito, ospita le voci dell’infotainment, soprattutto il navigatore, tanto che non serve spostare gli occhi verso il display centrale. Solo due i nei di questo display: il sensore della luminosità, che non offre grande visibilità quando fuori la luce è quella del tramonto; l’inclinazione, che a volte non ci salva dalla luce diretta del sole. Sono inezie per una vettura che offre la retrocamera a 360 gradi e i sensori utili per il parcheggio (parcheggia anche il rimorchio!!!).
Lo start and stop entra in maniera fulminea, così come fulmineo a rinfrescare è il climatizzatore trizona con bocchette posteriori. Volkswagen Passat ci consente di percorrere 14 chilometri con un litro di gasolio in città, 22 a 110 orari, 18 a limite autostradale.
Quanto costa? Si parte da 37.000 per la nostra versione, fino a raggiunge i 40.000 con gli optional e i 48.000 per la versione 2.0 TDI biturbo. Fatevi bastare il 150 cavalli. E’ davvero un pezzo da novanta.