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BMW X1: Il test drive di HDmotori.it

E' l'ultima arrivata della Serie X di BMW, quella dei SUV, quelle delle vetture per la famiglia, quelle che i maligni vogliono soltanto nelle mani di sciure milanesi incapaci di guidare senza andare a sbattere contro i ciclisti.In realtà noi non capiamo

HDBlog
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Pubblicato il 16 ago 2013

E’ l’ultima arrivata della Serie X di BMW, quella dei SUV, quelle delle vetture per la famiglia, quelle che i maligni vogliono soltanto nelle mani di sciure milanesi incapaci di guidare senza andare a sbattere contro i ciclisti.

In realtà noi non capiamo perché si cerchi di demonizzare così tanto un segmento, quello dei SUV appunto, in costante crescita: se a uno piace, perché non dovrebbe comprarlo? Per l’attenzione all’ambiente?

Forse, e infatti BMW è sensibile come le altre case all’essenza green, e ci regala una vettura che pesa sì 1650 chilogrammi, ma che già nella versione 116d da 116 cavalli non sembra per niente depotenziata, e che soprattutto rilascia all’esterno pochi grammi di CO2 per chilometro percorso.

Anche questo SUV, quindi, anche questa BMW X1, diventa appetibile per chi di solito va in giro in bici con la targhetta NO OIL. Più piccola rispetto alle altre X, dicevamo, ma non per questo incapace di mantenere ogni goccia di DNA che fa capo a X3, X5 e all’immensa (in termini di dimensioni) X6.

Questa X1 è più pratica delle altre X, è più maneggevole, in una parola è facile da guidare, e anche all’esterno serve una seconda occhiata per non confonderla con qualcuna delle sorelle maggiori.

Specialmente in autostrada, è ormai una sfida capire la X che ci sfanala in corsia di sorpasso, tanto che solo dopo esserci spostati riusciamo a capire (oltre al guidatore da mandare al diavolo) quale modello effettivamente ci stia superando.

BMW X1 è adatta come le altre ai grandi viaggi, a ospitare cinque persone, a consegnare nelle mani dei passeggeri tanta qualità; l’unico neo, semmai, è dato da un bagagliaio non certo enorme, che però può contare sull’abbattimento 40-30-40 dei sedili del divano posteriore.

Davanti la linea è ripresa dalle ultime vetture del colosso tedesco, con un cofano più pronunciato delle altre X e i consueti gruppi ottici. Bello il disegno del frontale, bello anche il posteriore, più snello del culone delle altre X, e pertanto più aggraziato.

La 116d a nostra disposizione ha, come anticipato, 116 cavalli, che bastano e avanzano, specialmente se pensiamo che a disposizione già a un basso regime abbiamo la coppia da 260 Nm.

L’handling infatti non risente del peso, e la tenuta di strada è assicurata anche dagli pneumatici, che nella nostra prova sono disponibili addirittura da 18 pollici (stupendi i cerchi, tutti da vedere).

Quella che passa come grande qualità interna si traduce anche all’esterno nelle prestazioni, specialmente nelle situazioni limite. In frenata di emergenza, per esempio, BMW X1 non richiede una grande pressione sul pedale del freno, ma anzi rimane composta pur beccheggiando come ogni altro SUV in frenata.

Eppure, all’interno non si sentono scossoni, e il merito è anche di sedili contenitivi e di una plancia disegnata sulla falsariga delle altre vetture del gruppo. Il DNA di cui parlavamo prima è ripreso anche nella durezza di questa BMW X1: parliamo esplicitamente di cambio, frizione e volante.

Il cambio, manuale a sei rapporti, ha una corsa della leva tutto sommato nella media, ma alla lunga risulta un po’ duro in città, proprio come la frizione. Lo sterzo invece si indurisce ad alte velocità, ma rimane sempre facile da usare; solo in manovra ci dà qualche problema, perché la servoassistenza non scende a grandi compromessi e non alleggerisce più di tanto il tutto.

La qualità di guida, a bordo, si traduce in un filtraggio perfetto delle asperità stradali; il comfort è portato da sospensioni dure ma non secche, e la combinazione con gli interni morbidi nella nostra versione metà tessuto metà pelle dà anche grande fascino all’idea di insieme.

Quello che deve piacere, di BMW, è soprattutto la politica dei pacchetti e delle personalizzazioni. Va detto esplicitamente che ognuno avrà la possibilità di trovare la X1 dei propri sogni, disegnandola secondo desideri e portafoglio.

Il rovescio della medaglia sta tutto nei prezzi: a 29.000 euro potrete comprare una BMW X1 spoglia, mentre solo aggiungendo diverse migliaia di euro ne avrete una completa.

La nostra, per esempio, con i sensori di parcheggio, i fari allo xeno, l’infotainment completo sfonda addirittura quota 38.000, una cifra non da poco. L’infotainment completo è da scegliere, secondo noi, per la possibilità di sfruttare i servizi online di BMW, che ci mandano gli indirizzi da raggiungere con il navigatore, o che soddisfano le nostre domande, dalle più semplici alle più assurde.

BMW X1 è anche attenta all’ambiente, però: piace la possibilità di risparmiare qualcosa in termini di consumi con la modalità ECO PRO, che ritara tra l’altro la potenza del climatizzatore.

Con questa modalità, i consumi di BMW X1 scendono, ma anche senza grande attenzione riusciremo a fare i 12-13 chilometri in città, e i 20 in autostrada a 110 chilometri orari.

Davvero niente male per una vettura che è adatta a tutta la famiglia, e che è secondo noi da preferire in modalità 116d (il motore è sempre un 2000 turbodiesel), rispetto alle altre tre potenze (118-120-125). Puntate, magari, a un sistema infotainment più completo: non ve ne pentirete.

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