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Fiat Panda 4x4: Il test drive di HDmotori.it

Non ripercorreremo l'intera panoramica della Fiat Panda che vi abbiamo già mostrato in passato; più semplicemente, vi vogliamo raccontare come si comporta nella guida di tutti i giorni la Fiat Panda 4x4, la stessa che avevamo già visto nelle escursioni

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Pubblicato il 2 apr 2013

Non ripercorreremo l’intera panoramica della Fiat Panda che vi abbiamo già mostrato in passato; più semplicemente, vi vogliamo raccontare come si comporta nella guida di tutti i giorni la Fiat Panda 4×4, la stessa che avevamo già visto nelle escursioni più estreme a Madonna di Campiglio (clicca qui per rivedere il test drive Winter Fun di Madonna di Campiglio -> articolo).

Allora la guidammo in versione Multi Air da 85 cavalli, mentre stavolta ci è toccato il Multi Jet diesel da 1.3 litri e 75 cavalli, forse pochini rispetto a quelli dati dalla spinta del Multi Air. La differenza sta soprattutto dove il 4×4 non serve, e cioè nella guida cittadina e sulle statali, dove bisogna spremere a fondo l’acceleratore per avere un po’ di grinta.

La brutta notizia in quest’ottica è però l’insonorizzazione, con il motore che entra pesantemente nell’abitacolo, specialmente se le velocità aumentano. Ma è sull’off road e nelle condizioni meno agiate che la Fiat Panda 4×4 dà il meglio di sè: nonostante il cambio gommoso e la frizione dal feedback ovattato, è l’ELD a rappresentare una innovazione da tenere in gran conto.

Cos’è l’ELD? E’ il sistema di bloccaggio elettronico del differenziale, che frena le gomme in caso di slittamento ripartendo la potenza alle altre. Tradotto in termini pratici, l’ELD ci consente di scalare dislivelli che altrimenti ci saremmo sognati, e di raggiungere percorsi dove altre vetture senza queste caratteristiche finirebbero per impantanarsi inesorabilmente.

Se il comfort acustico non è il massimo, da sottolineare in positivo sono la precisione del volante, che con la servo assistenza elettrica si indurisce al punto giusto ma che con il pulsantino City torna a essere morbido e pratico, e l’assenza di rollio, un fatto inaspettato specialmente per questa Fiat Panda 4×4, che rispetto al modello normale acquista qualche centimetro in altezza che facilita non poco l’ingresso a bordo.

Dentro, Fiat Panda 4×4 conserva tutto il DNA della sorella meno estrema, che abbiamo già testato a lungo in città e fuori porta, con una frenata poderosa in cui nemmeno i terreni viscidi portano a sbandamenti inattesi. L’ABS fa il suo dovere, proprio come gli altri sistemi di sicurezza, e lo start and stop ci aiuta a non consumare più carburante del dovuto, un fatto importante visto che in termini di consumi questo diesel si ferma a una media di 12 chilometri per litro in città, e quasi 15 in autostrada.

In generale, preferiremmo sempre la Panda 4×4 al modello normale, ma è anche vero che bisogna fare i conti con il portafogli. In questa versione, infatti, la Fiat Panda 4×4 parte da 17.000 euro, e arriva a costarne fino a 20.000 se gli optional ci sono tutti.

Tanto? Forse, ma rimane una piccola city car in grado di arrampicarsi ovunque senza scomporsi, anche grazie agli pneumatici particolari di serie pensati da Fiat, capaci di lavorare a temperature estreme senza necessità di sostituzioni durante la bella stagione.

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