Citroen DS5: Il test drive di HDmotori.it
E' il modello più abbondante della linea DS di Citroen. E' anche l'ultima arrivata, per un successo che ha confermato proprio Citroen al primo posto tra i produttori francesi sul mercato italiano. E' la Citroen DS5, una vettura pensata per le famiglie
E’ il modello più abbondante della linea DS di Citroen. E’ anche l’ultima arrivata, per un successo che ha confermato proprio Citroen al primo posto tra i produttori francesi sul mercato italiano. E’ la Citroen DS5, una vettura pensata per le famiglie con un certo spirito, per i papà che non vogliono scendere al compromesso di una station wagon triste dal punto di vista del design, e per tenere almeno un pezzettino di barricata rispetto all’età che avanza e alle esigenze che cambiano.
Vista da fuori, Citroen DS5 si afferma già con un carattere tipico di quel family feeling che abbiamo imparato a conoscere con DS3 e DS4: linee forti e muscolose, con uno stile che cerca di anticipare i tempi prendendoci per mano e portandoci nel futuro.
La sensazione che si ha vedendola da lontano si conferma quando si sale a bordo, dove siamo accolti da una plancia futuristica non tanto per gli elementi, quanto per la loro disposizione. Sopra il guidatore, per esempio, c’è un piccolo tettuccio, che si propone anche al lato passeggero e ai sedili posteriori.
Il tutto è però separato da una console che si trova proprio sul cielo, a richiamare la cabina di pilotaggio di un aereo, e non certo le vetture che di solito proviamo. Se la diversità è un bene in valore assoluto, a qualcuno potrebbe spaventare per la presenza di una miriade di tasti e tastini.
All’inizio è facile confondersi, ma nel medio periodo imparare a sfruttare tutte le possibilità che questa Citroen DS5 ci concede diventa divertente e anche un gioco che ci riporta un po’ a essere dei bambini.
In sostanza, quindi, dal punto di vista del design c’è tutto: uno sguardo al domani, uno alla nostra infanzia, e quello in assoluto più importante a oggi, con tanta sicurezza che investe l’illuminazione automatica dei fari (non solo l’accensione degli anabbaglianti al crepuscolo ma pure degli abbaglianti quando non c’è il rischio di disturbare chi è intorno a noi), e anche il superamento inavvertito delle linee che demarcano la nostra carreggiata, siano essere quelle di mezzeria o quelle che troviamo sulla destra.
Specialmente in autostrada, il sistema di controllo si rivela molto comodo perché ci avverte con una vibrazione del sedile quando andiamo a occupare un’altra corsia senza rendercene conto. L’unico neo è semplice da intuire: se stiamo guidando con più convinzione, tagliare le curve senza mettere la freccia porterà inevitabilmente il sedile a una vibrazione continua (ma magari a qualcuno piace!).
Proprio i sedili rappresentano un’ulteriore conferma del piglio futuristico di Citroen DS5, dove gli intrecci della pelle si susseguono fino a dare un senso di grande pregio. In generale, questa francese somiglia molto a una tedesca: mantiene tutto il DNA transalpino, ma per assorbimento delle asperità dell’asfalto e per sospensioni ricorda molto quelle sensazioni che si provano su una Volkswagen o su un’Audi.
La vettura che testiamo è una Citroen DS5 con motore diesel 2.0 litri, con 163 cavalli e una coppia di 340 Nm. Capace di percorrere circa 11-12 chilometri con un litro nei percorsi misti, Citroen DS5 accelera da zero a cento in poco più di dieci secondi, ed è capace di toccare la punta di 212 chilometri orari. Gli spazi di frenata sono tutto sommato contenuti, e in caso di frenata di emergenza entrano automaticamente gli hazard.
Con fari bixeno, la vettura offre corpi ottici allungati e grandi, dove anche le luci a LED trasmettono la giusta sensazione di grinta. A bordo il comfort è assicurato per quattro passeggeri, nonostante chi andrà a sedersi dietro avrà forse la sensazione di accomodarsi in salita e con le ginocchia troppo raccolte e rialzate.
Nessun problema invece in altezza, nemmeno al posto guida, dove le tante regolazioni elettroniche del sedile (dal riscaldamento, al settaggio lombare fino al massaggio utile soprattutto dopo tante ore al volante) ci permetteranno di avere la giusta seduta.
Il diametro del volante di Citroen DS5 non è certo contenuto, e non convince del tutto il taglio nella sua sezione inferiore, perché specialmente nelle manovre non sarà semplice far scorrere proprio il volante tra le mani (atteggiamento che per altro non si dovrebbe avere). In generale, però, nemmeno impugnare il volante in manovra è così immediato.
Il cambio offerto qui è un automatico da sei marce che anche in modalità sportiva tende, pur cambiando a regimi più alti, a passare al rapporto successivo, un comportamento che si ritrova anche quando impostiamo il manuale e arriviamo a limitatore. Le palette dietro al volante mancano, ma in generale non è questo il tipo di vettura per giocare a fare gli sportivi.
Certo, premere sull’acceleratore si può e Citroen DS5 non tradisce, ma in definitiva si gode di più tenendo la velocità costante, e viaggiando senza strappi per moltissimi chilometri (il serbatoio è da 60 litri). Uno dei nei sta nella visibilità che si ha dal posto guida, dove l’ingombro del cofano si nota e dove nemmeno i montanti separati ci aiutano più di tanto.
Anzi, in caso di appannamento, tornare alla situazione ideale nei piccoli finestrini non sarà un’operazione così rapida. L’infotainment e i sistemi di sicurezza, come abbiamo accennato più sopra, sono tenuti in alta considerazione a bordo di questa Citroen DS5, che ci offre anche l’Head up Display, un sistema meno elegante di BMW ma che ha lo stesso obiettivo: far comparire davanti al guidatore su un piccolo schermo le informazioni più importanti, come velocità e indicazioni del navigatore, oltre ai dati del cruise control.
I comandi del cruise risiedono sul volante, nel blocco di sinistra che la casa francese delega esclusivamente a tale funzione. Rispetto a DS4, qui i comandi sono più razionali, con quelli per telefonia e audio posti sulla destra nell’altra sezione. Davanti ai nostri occhi oltre a tachimetro e contagiri abbiamo un display sulla destra dove troviamo il computer di bordo, nel quale è possibile far passare anche le informazioni sul bluetooth, sull’audio, e sul navigatore.
In mezzo alla plancia abbiamo un display grande a sufficienza ma non touchscreen, e questo fatto determina l’inserimento sul tunnel centrale di un jog che ci consente di entrare in contatto con l’universo di possibilità messe a disposizione di chi sale a bordo di Citroen DS5.
Per la verità, anche sotto al display abbiamo tutti i comandi per l’infotainment e il sistema di navigazione, mentre la chiamata di emergenza alla casa francese si attiva dal pulsante preposto inserito sulla console nel cielo della vettura, proprio di fianco alle leve per settare l’inclinazione e la scomparsa dell’Head up Display e la chiusura-apertura dei tetti panoramici.
La visibilità, come abbiamo già scritto, è il punto debole di Citroen DS5, che per ovviare al lunotto posteriore esiguo ci offre una telecamera posteriore posta poco sopra alla targa, con linee guida che rimangono fisse quando giriamo il volante.
Le tre considerazioni finali riguardano la climatizzazione, con tre ottimi livelli automatici che determinano l’intensità del riscaldamento-condizionatore in automatico, la capienza del bagagliaio, ottima anche per viaggi lunghi, e il prezzo di questa Citroen DS5, che parte da poco meno di 30.000 euro per sfondare quota 42.000 nella nostra versione iper accessoriata.
Si tratta di un prezzo non altissimo in valore relativo, se pensiamo che le tedesche dello stesso segmento sfondano, con la stessa dotazione, i 50.000 euro, se non di più.