
12 Gennaio 2023
Quando una batteria termina il suo ciclo di vita all'interno di un'auto elettrica non deve per forza essere riciclata. Se ancora in buono stato può trovare una seconda vita in altri ambiti come nelle soluzioni di accumulo. Di questo tema ne abbiamo parlato più volte e abbiamo visto come diverse case automobilistiche stanno portando avanti diverse iniziative attraverso accordi con aziende del settore delle batterie per allungare la vita degli accumulatori delle loro auto elettriche.
In tal senso, arriva un'interessante notizia che coinvolge Jaguar Land Rover. Il Gruppo inglese, infatti, ha fatto sapere di aver stretto un accordo con Pramac per sviluppare un sistema di accumulo che utilizza batterie provenienti dal SUV elettrico Jaguar I-Pace. Dispositivo che può essere utilizzato per ricaricare le auto elettriche o alimentare un'abitazione.
Il sistema denominato Off Grid Battery Energy Storage System (ESS) può disporre di una capacità fino a 125 kWh, più che sufficiente per alimentare un'abitazione per un settimana, secondo Jaguar Land Rover o per ricaricare completamente il SUV Jaguar I-Pace. Pramac riutilizza direttamente fino all'85% della batteria del veicolo all'interno dell'unità di accumulo, inclusi moduli e cablaggio. I materiali rimanenti vengono riciclati e poi inseriti nuovamente nella catena di approvvigionamento delle batterie.
Tale sistema di storage può essere rifornito di energia proveniente direttamente dai pannelli solari eventualmente presenti all'interno dell'abitazione/azienda e permette di ricaricare i veicoli elettrici fino ad una potenza massima di 22 kW. Questo prodotto è già disponibile per gli interessati, prevalentemente le aziende, ma non sono stati comunicati i prezzi.
Per dimostrare le sue potenzialità, Jaguar Land Rover ha utilizzato questa unità di accumulo per alimentare le apparecchiature del team Jaguar TCS Racing di Formula E durante i test nel Regno Unito e in Spagna. Tale dispositivo sarà pure installato presso il Jaguar Land Rover Experience Center di Johannesburg, in Sud Africa.
L'accordo con Pramac fa parte del progetto del Gruppo inglese di arrivare a creare nuovi modelli di business di economia circolare per le batterie dei suoi veicoli. Secondo un rapporto, la fornitura di batterie di seconda vita per applicazioni stazionarie potrebbe superare i 200 GWh all'anno entro il 2030, creando un mercato da oltre 30 miliardi di dollari.
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Commenti
Interessante sapere che una azienda italiana si evolve continuando a svolgere quello che è il suo attuale core business.
Per chi non lo sapesse fa gruppi elettrogeni.
La notizia riguarda la nascita di una partnership (con un'azienda italiana, che al netto del campanilismo, l'avrei almeno accennato nell'articolo, così come è stato fatto con l'inglese Jaguar) per un progetto futuro.
Quell'auto è recente. Hanno già talmente tante batterie fallate da poter mettere su questo business?