Mobilità elettrica e sicurezza: primo incidente mortale in Monopattino a Parigi
Primo caso in cui una persona alla guida di un mezzo di micromobilità rimane vittima in seguito ad un incidente stradale
Un giovane a bordo di un monopattino elettrico è morto dopo essere stato coinvolto in un incidente la scorsa notte a Parigi. Secondo quanto riporta il sito francese The Local, il 25enne è stato investito da un camion nel 18esimo arrondissement. Dalle prime ricostruzioni, riportate dall'emittente radiofonica Europe1, sembra che il giovane non abbia dato la dovuta precedenza al camion ad un semaforo.
Un incidente che riporta in auge la questione della sicurezza a bordo di questi mezzi definiti di "micromobilità": non tanto il pericolo in sé, quanto la confusione che al momento regna sovrana riguardo alla regolamentazione della loro circolazione sulle strade pubbliche, che spesso portano a rendere difficile l'accertamento delle responsabilità in caso di incidenti anche meno gravi di questo. Il numero sempre maggiore di questi mezzi sta spingendo le amministrazioni locali e nazionali a prendere provvedimenti in tal senso.
URGONO REGOLE CHIARE
È il caso dell'Italia, dove giusto la scorsa settimana è stato ufficializzato il decreto sulla micromobilità che avvia un periodo di sperimentazione di queste nuove forme di trasporto persone con l'obiettivo di redigere una volta per tutte una regolamentazione ufficiale. A livello teorico, dunque, Monopattini elettrici, segway, monowheel e hoverboard diventano quindi legali a tutti gli effetti all'interno dei programmi di sperimentazione che verranno avviati nelle città.
A livello pratico, sono stati stabiliti dei limiti alla potenza del motore (nominale massima di 500 watt per i dispositivi non auto-bilanciati) e la presenza di un segnalatore acustico per i segway e di illuminazione: bianca/gialla fissa sull'anteriore, catarifrangenti o luce rossa sul posteriore (da notare che i mezzi privi di segnalatori luminosi potranno comunque circolare di giorno, fatta eccezione per le condizioni di scarsa visibilità e da mezz'ora dopo il tramonto). Diverse le regole specifiche | Monopattini elettrici e hoverboard: il decreto sulla micro mobilità e le regole.
L'esigenza di una regolamentazione chiara vale, a maggior ragione, in città come Parigi, che più di ogni altra realtà europea ha deciso di puntare su queste forme di mobilità alternativa, tanto è vero che servizi come Lime, Bird e Uber Jump hanno letteralmente invaso le strade e i marciapiedi con questi "trottinettes" negli ultimi mesi: si parla di circa 20.000 veicoli tra monopattini elettrici, biciclette a pedalata assistita, hoverboard e monocicli (queste ultime due categorie in proporzione decisamente inferiore), al momento liberi di circolare in modo quasi "selvaggio" tanto su strada quanto sui marciapiedi (esperienza personale di chi scrive, verificata giusto un paio di giorni fa proprio nella Capitale francese…).
Un problema di sicurezza per chi guida ma anche per i pedoni, a cui il Consiglio comunale di Parigi ha cercato di porre rimedio lo scorso aprile approvando una regolamentazione che, pur supportando le nuove forme di mobilità sostenibile alternative ai veicoli inquinanti, sanziona chi venga sorpreso ad utilizzare in modo improprio questi mezzi in sharing, costituendo un serio pericolo per le categorie più sensibili dei pedoni, vale a dire bambini e anziani.
DISCIPLINA E RISPETTO
Come riporta Reuters (link nel VIA), in attesa dell'arrivo di norme di carattere nazionale, ad aprile è stata stabilita una multa di 135 euro per la guida sui marciapiedi e 35 euro per il parcheggio selvaggio sui marciapiedi che ostruisca la circolazione di pedoni e persone costrette a muoversi attraverso sedie a rotelle. L'amministrazione provvederà a rimuovere i mezzi parcheggiati in malo modo, contribuendo alla creazione di 2.500 nuovi parcheggi dedicati.
Più recentemente, è stato lo stesso Sindaco di Parigi Anne Hidalgo a prendere provvedimenti nei confronti dei gestori degli operatori di questi servizi di micromobilità in condivisione, obbligandoli ad assicurarsi che gli utenti lasciassero i mezzi nelle apposite aree di parcheggio. Inoltre, il Sindaco ha ordinato di abbassare la velocità massima di tali veicoli a 20 km/h.
A livello nazionale, la questione sembra essere più spinosa: lo scorso 7 giugno, infatti, l'Assemblea nazionale ha votato contro l'obbligo di indossare il casco sulle bici a pedalata assistita e i monopattini elettrici. Elisabeth Borne, Ministro dei trasporti, ha chiesto il rigetto di una serie di emendamenti proposti per includere questo obbligo nel progetto di legge sulla mobilità da varare entro fine anno.
Il governo è fermamente contrario all'obbligo di indossare un casco sulle biciclette oltre i 12 km/h e sui monopattini, che saranno bloccati a 20 km/h. I francesi sono stufi dell'imposizione di obblighi. I caschi sono raccomandati e ognuno si assume la responsabilità.
Chissà se la presenza del casco (di cui non si è fatta menzione) avrebbe potuto salvare la vita del 25enne…
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