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Ford studia un sistema "anti-buche" basato sul cloud

Le buche sull'asfalto potrebbero diventare in futuro un problema prevedibile: Ford sta sviluppando una tecnologia "anti-buche" basata sulla condivisione di una mappa virtuale così da avvisare gli automobilisti della presenza di ostacoli pericolosi sul

Ford studia un sistema "anti-buche" basato sul cloud
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 20 feb 2017

Le buche sull’asfalto potrebbero diventare in futuro un problema prevedibile: Ford sta sviluppando una tecnologia “anti-buche" basata sulla condivisione di una mappa virtuale così da avvisare gli automobilisti della presenza di ostacoli pericolosi sul percorso.

Causa di oltre un terzo degli incidenti in Europa, le buche sul fondo stradale sono imprevedibili e, in un anno che ha fatto segnare il record negativo per il freddo intenso e il gelo in Europa, la comparsa di queste insidie si è diffusa. Nel 2011 sono state segnalate oltre 20 milioni di buche sulle strade europee ma solo la metà sono stata successivamente ripristinate, un dato che fa intendere quanto possa essere importante la problematica, specie considerando che il problema si ripropone ogni anno con l’arrivo della stagione fredda.

Per arginare il problema, Ford sta studiando una tecnologia basata sul crowd-sourcing che verrà sperimentata già quest’anno, sfruttando auto connesse e dotate di videocamera in grado di mappare le condizioni del fondo stradale e condividere i dati con il cloud, creando quindi una mappa virtuale con il contributo di tutti. Tali informazioni permetteranno non solo di conoscere l’ostacolo in anticipo e moderare la velocità, ma anche di poter, in casi eccezionali, cercare un percorso alternativo ad esempio. Alcune Ford, come Mondeo, S-Max e Galaxy, sono già dotate del Continuosly Controlled Damping con Pothole Mitigation, sistema che rileva la presenza delle buche con i sensori e regola le sospensioni per ridurne gli eventuali danni. Partendo da questa tecnologia si sta lavorando su telecamere e modem da integrare nell’auto per creare una mappa aggiornata in tempo reale, progetto affiancato da quello dedicato alle sospensioni attive per ridurre gli eventuali danni dovuti alla presenza di dossi voluminosi.

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