TX5: il taxi ibrido per Londra...e non solo
Acquistata da Geely nel 2012, The London Taxi Company rinnoverà presto il suo parco auto unendo il passato classico al futuro ibrido. Il nuovo "black cab" debutterà alla fine del 2017 proiettando così l'azienda di Coventry nel futuro, grazie ad un design

Acquistata da Geely nel 2012, The London Taxi Company rinnoverà presto il suo parco auto unendo il passato classico al futuro ibrido.
Il nuovo “black cab" debutterà alla fine del 2017 proiettando così l’azienda di Coventry nel futuro, grazie ad un design completamente rinnovato che abbraccia la piattaforma e la motorizzazione. La tecnologia scelta è quella del range extender, un motore tre cilindri benzina che funzionerà da generatore di elettricità per le batterie connesse al motore elettrico. L’auto può quindi percorrere 112 chilometri basandosi sulla carica iniziale delle batterie e poi affidarsi al termico per completare il suo servizio. Larga a sufficienza per sei passeggeri e in grado di ospitare anche una sedia a rotelle, TX5 non sarà un progetto relegato a Londra ma il piano è quello di esportare la piattaforma anche in altre capitali europee.
L’obbiettivo iniziale è quello di sostituire il 50% dei black cab della flotta londinese con il nuovo TX5 entro il 2020 ma la capacità produttiva annuale, di 36.000 veicoli, lascia spazio a molte altre possibilità: oltre alle trattative in corso con altri player del settore, si parla anche di sfruttare la piattaforma per i veicoli commerciali così da realizzare un van che potrà sostituire i modelli tradizionali in vista del possibile divieto di circolazione dei veicoli diesel nel centro cittadino.
Realizzato in alluminio e materiali compositi, il nuovo taxi di Londra sfrutta un setup con motore anteriore e trazione posteriore, propone sei posti, un tetto panoramico, luci LED e, stando alle dichiarazioni di Geely, sarà in grado di ottenere le cinque stelle al test Euro NCAP. Previsto per l’arrivo a fine 2017, il taxi dovrebbe avere un costo d’acquisto (o di leasing) molto vicino a quello del modello attuale grazie ai sussidi governativi per i veicoli a basse emissioni.