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Mondiale Rallycross: a Morbidelli la sfida è piaciuta

A Franciacorta Gianni Morbidelli ha superato il "battesimo di fuoco" dello spettacolare Mondiale Rallycross FIA. Forse con qualche chilometro di test in più... Questo fine settimana Morbidelli lo ha passato allenandosi per la conclusione della stagione

Mondiale Rallycross: a Morbidelli la sfida è piaciuta
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 19 ott 2015

A Franciacorta Gianni Morbidelli ha superato il “battesimo di fuoco" dello spettacolare Mondiale Rallycross FIA. Forse con qualche chilometro di test in più…

Questo fine settimana Morbidelli lo ha passato allenandosi per la conclusione della stagione nel campionato TCR International Series e lo ha fatto in auto sì, ma cambiando disciplina:  col team tedesco di Rene Münnich ha preso infatti parte una-tantum al round italiano del Mondiale Rallycross FIA a Franciacorta.

Con l’Audi S3 Supercar Morbidelli si è divertito a scoprire i trucchi di una categoria in rapida ascesa di gradimento ed ha pagato anche un prevedibile scotto di noviziato, specie nella prima manche in entrambe le giornate: nella prima al via quando è stato spinto in testacoda da un avversario e nell´altra quando ha fatto un “lungo" nell’area fangosa.

Morbidelli ha però apprezzato la sfida, migliorando i tempi man mano che prendeva confidenza con la categoria, anche se non abbastanza da entrare nelle semifinali e finali.

Per la cronaca, la finalissima è stata vinta da Andreas Bakkerud con la Ford Fiesta ST. Johan Kristofferson si è dovuto accontentare del secondo posto con la sua VW Polo, mentre Petter Solberg (Citroën DS3) ha completato il podio.

“Ero convinto che guidare un’auto da 600 cavalli come l’Audi S3 preparata dal team All-inkl.com Racing nel rallycross sarebbe stato divertente e così è stato. Ho passato un bel weekend in mezzo a tanto pubblico per cui ringrazio l’amico Rene Muennich che mi ha coinvolto in questa disciplina. Nel test a Maggiora, su un tracciato più scorrevole, mi ero trovato più a mio agio: a Franciacorta le condizioni erano molto diverse, specialmente la zona dello sporco è passata dalla sabbia al fango quando ha iniziato a diluviare e lì sicuramente pagavo un dazio. Peraltro nel rallycross non è che puoi fare un corso accelerato per imparare a gestire la terra, fai trenta passaggi nel weekend (anzi una ventina se togli i giri jolly) ed imparare a gestire buche da venti centimetri di diametro in gara, e tra avversari scatenati, è più facile a dire che a fare. Su un tracciato più scorrevole o con una zona di terra più dura e compatta credo avrei potuto dire la mia almeno e magari arrivare alle semifinali. Del resto hanno detto un po’ tutti che Franciacorta quest’anno è stato il tracciato del Mondiale più duro da affrontare".

Ora Morbidelli partirà immediatamente per la Thailandia dove correrà domenica prossima con la Honda Civic del team svedese WestCoast Racing insieme al tedesco Rene Muennich ed all’americano Kevin Gleason. Lo attende il penultimo round della TCR International Series sul circuito di Buriram.

 

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