SBK: anche in Francia Rea e solo Rea
Dopo il titolo già conquistato in anticipo, Jonathan Rea domina anche il weekend di Magny Cours con l´ennesima doppietta. Agli altri le briciole o poco più. In Qatar ci sarà anche Biaggi. E Melandri? Ancora nessuna certezza per il nostro
Dopo il titolo già conquistato in anticipo, Jonathan Rea domina anche il weekend di Magny Cours con l´ennesima doppietta. Agli altri le briciole o poco più. In Qatar ci sarà anche Biaggi. E Melandri? Ancora nessuna certezza per il nostro campione.
Quest´anno Jonathan Rea è il vero “cannibale" del campionato: anche sullo storico circuito francese è stato implacabile con gli avversari e ha conquistato entrambe le gare. Alla vigilia di questo fine settimana, restava ancora aperta la lotta per il secondo posto nella classifica iridata tra Chaz Davies, della Ducati, e l´altro portacolori della Kawasaki Tom Sykes.
Al sabato nelle Qualifiche con la pioggia e un asfalto molto insidioso abbiamo visto molte cadute e anche Leon Haslam, nonostante una caduta verso la fine della sessione, è riuscito a regalare all´Aprilia la seconda pole della stagione e soltanto la terza della sua lunga carriera in Superbike, per soli quattro millesimi su Rea. Una splendida performance di Niccolò Canepa lo ha visto conquistare la prima fila con la Ducati dell´Althea Racing, davanti a quella ufficiale di Chaz Davies e alla Honda di Sylvain Guintoli, entrambi finiti a terra. Bravo Luca Scassa, il sostituto di Davide Giugliano sulla seconda Panigale ufficiale, che ha messo a segno il sesto tempo, davanti a Camier, Ayrton Badovini e a Tom Sykes, costretto a partire dalla terza fila.
Ma la domenica la musica è rimasta la stessa che abbiamo sentito per tutta la stagione, con le Kawasaki difficili da battere e con un Rea ancora affamato di vittorie.
La pioggia ha smesso di cadere a poche ore dall´inizio di Gara 1 e la pista era ancora molto bagnata, così tutti hanno optato per gli pneumatici “rain", con l´incognita di non finire la gara nel caso la pista si fosse asciugata più in fretta del previsto. La partenza è stata ritardata di 15 minuti per la presenza di olio in pista e la gara è stata dichiarata bagnata ed accorciata a 19 giri.
Tom Sykes è partito forte con un ritmo inavvicinabile per gli altri, poi, come spesso è capitato quest´anno, Rea ha deciso di aumentare il proprio ritmo e, facendo segnare ad ogni passaggio il record della gara, nonostante l´asfalto bagnato, ha riagganciato il compagno di squadra, lo ha infilato alla curva “180°" nel corso del 17° giro, poi ha preso velocemente il largo, tagliando il traguardo con quasi cinque secondi di vantaggio.
Dietro di loro è stata bella la lotta per il terzo gradino del podio con Guintoli che al 9° giro ha superato il compagno di squadra Michael van der Mark, che è riuscito miracolosamente a restare in sella dopo una quasi caduta da highside.
I due portacolori del team Pata sono arrivati al traguardo in quell´ordine con il transalpino campione uscente capace di mantenere viva la sua striscia di podi consecutivi sul tracciato di casa, conquistando un tanto atteso primo podio con la Honda.
Quinto posto per un sorprendente Leon Camier che ha regalato al team MV Agusta Reparto Corse il miglior risultato fino ad ora dal ritorno alle competizioni dello scorso anno del prestigioso brand italiano.
Chaz Davies era partito bene, addirittura subito al secondo posto, poi problemi di grip al posteriore, perché era partito con l´assetto da asciutto, hanno condizionato la sua corsa facendogli perdere terreno fino a chiudere la gara in sesta posizione finale. Ha perso così dieci punti nei confronti di Sykes nella lotta per il secondo posto in campionato.
Un grande Matteo Baiocco ha tagliato il traguardo con un ottimo settimo posto, dopo una gara tutta all´attacco, partendo dalla tredicesima posizione sulla griglia. Anche Luca Scassa ha sofferto per problemi di grip e ha chiuso al 13° posto, davanti ad Ayrton Badovini, solitamente a proprio agio con il bagnato, ma questa volta solo 14° per problemi di set up.
Grande delusione per Leon Haslam che ha terminato addirittura sedicesimo, dopo una sosta ai box: partito bene dalla pole, è stato nel gruppo di testa per alcuni giri prima di perdere terreno a causa dello scarso feeling con la moto.
Anche Gara 2, questa volta su pista asciutta e sulla distanza di 21 giri, è stata vinta da Jonathan Rea che ha messo così a segno la sua quinta doppietta stagionale, portando a 22 il numero di podi in stagione. Per chi ama le statistiche, è già a pari merito con il grande Troy Bayliss, che riuscì nella stessa impresa nel 2002, e mancano ancora due gare…
La corsa ha visto una bella battaglia a tre tra Rea, Davies e Sykes, con il neo campione del mondo che ha tagliato il traguardo con quasi tre secondi di vantaggio sul gallese della Ducati, in testa per sei giri, e con sei secondi e mezzo di margine sul compagno di squadra, entrato in crisi con le gomme a metà gara. E saranno proprio questi due piloti a giocarsi il titolo di vice-campione in Qatar tra due settimane: ora Davies ha 16 lunghezze di vantaggio sull´avversario.
Bella la battaglia tra van der Mark e il poleman Haslam per il quarto posto, con l´olandese della Honda che ha avuto la meglio sull´avversario a due giri dal termine. Il pilota dell´Aprilia era addirittura partito in testa, ma poi non ha retto il passo dei suoi avversari e negli ultimi giri, in crisi con le gomme dopo aver scelto una posteriore morbida, ha dovuto cedere al suo avversario.
Sesto posto per Guintoli davanti a Niccolò Canepa, staccato però di oltre cinque secondi dal transalpino della Honda. Partito dalla quarta fila, Jordi Torres con la seconda Aprilia è stato protagonista di una bella rimonta e, dopo aver superato Luca Scassa nel finale, ha ottenuto l´ottavo posto. Peccato per la scivolata di Badovini, tradito dallo sporco in una frenata, perché aveva un bel ritmo e poteva fare un buon risultato.
Intanto nel weekend francese, c´è da segnalare un grande risultato per un pilota italiano: Lorenzo Savadori ha conquistato il titolo della STK 1000 FIM Cup mentre l´Aprilia si è aggiudicata il titolo Costruttori di questa categoria. Savadori ha conquistato meritatamente un campionato che l´anno scorso gli era sfuggito proprio a Magny Cours per una caduta a poche curve dal termine, dopo 4 vittorie e tre podi su otto appuntamenti. Il pilota del Team Nuova M2 Racing ha così ribadito la competitività della RSV4 anche tra le moto più vicine alla produzione di serie. Ora gli facciamo un grosso in bocca al lupo perché il prossimo anno possa partecipare al Mondiale Superbike e magari, perché no, proprio con un´Aprilia.
Tra due settimane l´appuntamento con la Superbike è a Losail, in Qatar, e c´è un buon motivo per seguire il round finale perché ci sarà di nuovo Max Biaggi: dopo Misano e Sepang, il “Corsaro" torna con la Casa di Noale e si rimette in gioco per la terza volta, cercando di ripetere il podio conquistato in Malesia.
E intanto, e ha dell´incredibile, c´è un forte pilota di casa nostra che rischiamo di non vedere al via della stagione 2016 della Superbike: è Marco Melandri, l´ultimo italiano a vincere in questa categoria, che, nonostante le 19 vittorie iridate e i 49 podi conquistati, rischia di rimanere disoccupato. Dopo la delusione del progetto in MotoGP con l´Aprilia che ha chiuso anzitempo, non ha ancora una certezza per la prossima stagione e sinceramente, sembra assurdo, a dir poco.
Nicola Villani