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Dal virtuale al reale: ora tocca a Matt

Matthew Simmons è il vincitore del GT Academy International 2015. E´ australiano, ha 26 anni. Ora, per il resto dell´anno, si sottoporrà al Nissan Driver Development Program. Nel 2016 correrà come atleta NISMO, a cominciare dalla 24 Ore di Dubai, in

Dal virtuale al reale: ora tocca a Matt
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 18 ago 2015

Matthew Simmons è il vincitore del GT Academy International 2015. E´ australiano, ha 26 anni. Ora, per il resto dell´anno, si sottoporrà al Nissan Driver Development Program. Nel 2016 correrà come atleta NISMO, a cominciare dalla 24 Ore di Dubai, in programma il 15 e 16 gennaio. Anche lui ha cominciato giocando con la Playstation. Perché non provarci?

Alla vigilia di Ferragosto, a Silverstone, Matthew Simmons è stato incoronato Campione Internazionale del GT Academy 2015. E´ il primo australiano a vincere: non male per un ragazzo che sognava di diventare pilota e faceva l´autista per un corriere postale…

Matt, 26 anni, è di Wavell Heights, Brisbane, nel Queensland. Tutto è cominciato grazie al suo fratello maggiore, che gli ha fatto conoscere il simulatore di guida Gran Turismo. Dopo una settimana di sfide con la PlayStation, ha cominciato a batterlo: a quel punto suo fratello si è arreso di fronte al suo grande talento ed è diventato il suo fan n°1.

Nel 2014 si era già qualificato per la Finale australiana ma non era riuscito a conquistarsi un posto per il Race Camp di Silverstone per il GT Academy International.

Quest´anno si è di nuovo qualificato per la Finale australiana, giocando online e poi, finalmente, è arrivato nei primi sei del suo Paese conquistando l´ambito appuntamento sul leggendario circuito britannico per affrontare altri 29 giovani, con il suo stesso sogno, provenienti da  Messico, Turchia, Nord Africa e Stati Uniti.

E ora lascerà il suo lavoro, non consegnerà più pacchi, ma dovrà lasciare anche la famiglia e gli amici e si trasferirà in Europa per diventare un pilota professionista. Si sottoporrà all’impegnativo Driver Development Programme, che lo preparerà ad affrontare un’intera stagione di corse, a bordo di una Nissan GT-R Nismo GT3.

Ci sono giochi di simulazione di guida che sono diventati dei cult, uno su tutti è proprio Gran Turismo, che grazie a Nissan e Playstation, ha dato vita a un contest chiamato GT Academy, che ha scoperto nuovi talenti dell’automobilismo tra le fila dei videogiocatori. Giunto alla sua settima edizione, il concorso si è ormai affermato come potenziale trampolino di lancio verso l’automobilismo sportivo di alto livello.

Per chi ancora non lo conoscesse, è un concorso che consente ai migliori giocatori di Gran Turismo di competere per diventare veri piloti professionisti. Chi dimostra di avere più talento sui circuiti virtuali riceve l’opportunità di gareggiare in pista su vere auto da corsa per conquistare il premio finale: un posto nella squadra corse Nissan, insieme alla preparazione e alle certificazioni necessarie per prendere parte a eventi internazionali.

Ideato nel 2008 da Sony Computer Entertainment Europe e Polyphony Digital Inc., con la collaborazione di Nissan Europe, il concorso ha raccolto un successo crescente in tutto il mondo, fino al lancio di un’edizione americana di GT Academy, nel 2011. Poi ha assunto un respiro sempre più globale, con gare in Germania, Russia, Medio Oriente, Australia, India e Sudafrica e ha scovato e nutrito nuovi talenti stagione dopo stagione. Oggi ormai esistono tre contest a livello internazionale: il GT Academy Europa, quello dell´Asia e l´International.

Il viaggio dal mondo virtuale a quello reale inizia con il download del concorso da PlayStation Store. La selezione dei migliori giocatori di Gran Turismo avviene con una serie di prove a tempo online con protagoniste le auto Nissan. Dalle migliaia iniziali si arriva così a un novero ristretto di aspiranti, che sono chiamati alle finali nazionali per darsi battaglia su apposite postazioni da gara di Gran Turismo in una serie di gironi eliminatori.

I migliori concorrenti emersi dalle finali nazionali sono quindi invitati a prendere parte all’ultima fase eliminatoria, un intenso Race Camp organizzato presso il famoso circuito di Silverstone, in Inghilterra.

Qui, grazie anche al passaggio dalle auto virtuali del gioco per la PS3 alle vere auto da corsa di Nissan, i concorrenti sono valutati in base a criteri come la forza fisica, la resistenza, la prontezza mentale e la capacità di guida. I giudici analizzano il talento, l’agonismo, la passione e la dedizione degli aspiranti allo scopo di stabilire chi abbia la stoffa necessaria per diventare un pilota professionista.

Alla finale, i videogiocatori si ritrovano sul leggendario circuito britannico di Silverstone per il Race Camp. Guidati da giudici e mentori di altissimo profilo, fra i quali ex piloti di Formula 1 come Johnny Herbert, René Arnoux, Stefan Johansson, Vitantonio Liuzzi e tanti altri, i partecipanti vengono divisi in gruppi territoriali e si affrontano in un´agguerrita competizione fatta di sfide che mettono alla prova le potenzialità, il talento, la tenacia, la velocità e la tenuta fisica e mentale di ognuno di loro.

Dal virtuale al reale: a partire dal 2008, milioni di giovani si sono cimentati in questo contest che ha già fatto nascere talenti straordinari. Dal vincitore della prima edizione, lo spagnolo Lucas Ordoñez, a Jordan Tresson, Jann Mardenborough e altri che sono diventati piloti professionisti e hanno già conquistato vittorie e podi sui circuiti più importanti del mondo.

Pensate solamente al programma che NISSAN Motorsport ha organizzato per tornare a competere alla 24 Ore di Le Mans e nel WEC, il Mondiale Endurance. Ben tre piloti provenienti da GT Academy sono coinvolti in questa grande sfida: Ordoñez, Mardenborough e Mark Shulzhitskiy.

Questi ragazzi, di sicuro quando giocavano ancora con la “Play" non immaginavano di certo che un giorno avrebbero guidato un Prototipo LMP1, la Nissan GT-R LM NISMO, per confrontarsi con i migliori piloti del mondo.

Lucas Ordóñez, classe 1985, nato a Madrid, è stato il primo campione di GT Academy. Nel 2008 era impegnato negli studi del Master in Business Administration (MBA) quando ha notato la pubblicità di questo nuovo contest chiamato GT Academy. Da sempre sognava di diventare un pilota professionista e questa collaborazione tra Nissan e PlayStation era la sua ultima opportunità. Il resto, come si dice, è storia. Il suo percorso dalle gare virtuali al mondo reale è diventato uno dei racconti più avvincenti: nel 2011 debutta alla 24 Ore di Le Mans e con il team Signatech Nissan conquista un incredibile secondo posto nella classe LMP2. A fine stagione vinceranno anche il titolo dell´Intercontinental Le Mans Cup con due vittorie e altri tre podi, testimoniando così la solidità di questo programma di formazione piloti. Nel 2013 vince il titolo piloti Pro-Am nella Blancpain Endurance Series. Alla 24 Ore di Le Mans con Krumm e Mardenborough con il team Greaves Motorsport conquista il suo secondo podio con il terzo posto nella categoria LMP2.

Lo spagnolo ha affiancato il pilota Nissan Super GT Tsugio Matsuda nella terza GT-R che è scesa in pista a Le Mans in giugno. Ma prima di Le Mans, Nissan lo ha impegnato in una nuova sfida. Terminata la stagione di debutto nel Campionato Super GT giapponese nella categoria GT300, Nissan ha dato completa fiducia a Ordóñez collocandolo nella massima categoria del Super GT, dove corre a bordo della GT-R NISMO GT500. Lucas è diventato un modello per tutti i successivi vincitori.

Jann Mardenborough, 23 anni, originario di Cardiff, nel Regno Unito, è un giovane e promettente talento passato direttamente dalla consolle alla pista, seguendo una strada decisamente non convenzionale verso l´automobilismo sportivo. Passava il tempo ad ammirare Lewis Hamilton, il suo eroe in F1, e a giocare con la PlayStation. Tre anni fa, aveva interrotto gli studi per un anno sabbatico, in attesa di capire quale corso dare alla propria vita. Poi ha sentito parlare di GT Academy: sapeva di essere piuttosto bravo con la sua PS3, ma aveva capacità virtuali tali da risultare vincente anche su un circuito reale? Assolutamente sì. Da quando ha trionfato nella terza stagione del GT Academy nel giugno 2011, Jann ha dato prova di essere un vero pilota professionista, affermandosi tra le giovani promesse più entusiasmanti degli ultimi anni, e ha ben presto attirato l’attenzione del mondo delle corse. L´anno successivo si fa le ossa nel Campionato GT britannico con Alex Buncombe sulla GT-R NISMO GT3 di RJN Motorsport, agguantando la sua prima pole position e una prima importante vittoria. Jann è il primo dei vincitori di GT Academy a correre in monoposto:  nel 2013, infatti, partecipa al Campionato Europeo di Formula 3 e alla F3 britannica, ottenendo due podi. Conquista anche un podio alla 24 Ore di Le Mans nella classe LMP2 con la Zytek-Nissan del team  Greaves Motorsport con Krumm e Ordóñez. Nel 2014 vince una gara della GP3 Series, l´anticamera della Formula 1, con Arden Motorsport, e contestualmente partecipa al programma di addestramento di Infiniti Red Bull Racing. Ma Jann mette a segno prestazioni incredibili anche alla 24 Ore di Le Mans, su una LMP2 Ligier-Nissan. Nel 2015, Jann gareggia nel WEC, il Campionato del Mondo Endurance con Nissan, e poi sta affrontando la sua seconda stagione nella GP3 Series.

Mark Shulzhitskiy è stato il primo vincitore di GT Academy Russia. Dopo aver conquistato il primo posto nell’agosto 2014, anche Mark è entrato nell’impegnativo Driver Development Programme, dove ha affinato le proprie capacità e ha preso parte a diverse competizioni nazionali, per ottenere la licenza di corsa internazionale. La vittoria di GT Academy ha consentito a Mark di gareggiare alla 24 Ore di Dubai del gennaio 2013. Diventato un vero pilota professionista, insieme ai suoi compagni Ordoñez, Wolfgang Reip e all’altro russo Roman Rusinov, ha ottenuto un ottimo secondo posto di classe, al suo debutto internazionale.

Mark è stato quindi selezionato per diventare un atleta NISMO, guidando una GT-R NISMO GT3 nel campionato FIA GT e nella Blancpain Endurance Series. Dopo soltanto tre prove della stagione Blancpain, Mark è salito per la prima volta sul podio, conquistando un brillante secondo posto al Paul Ricard.

Nel 2013 Nissan ha presentato il programma NISMO Global Driver Exchange, pensato per fornire ai piloti della scuderia Nissan l’occasione di gareggiare in tutto il mondo. La prima esperienza di Mark in questo ambito è stata la prova di 12 ore MMER, sul circuito di Sepang, a Kuala Lumpur. Poco dopo ha debuttato in classe LMP2 a Shanghai, nel novembre 2013, nella prova cinese del Campionato del Mondo Endurance FIA.

Mark ha debuttato a Le Mans nel 2014, gareggiando insieme a Mardenborough e Alex Brundle a bordo di una Ligier-Nissan del team OAK Racing. Ha inoltre continuato a gareggiare nel campionato GT3 ed è sceso in pista con una vettura del team Greaves Motorsport della classe LMP2 all’Estoril. E poi quest´anno è arrivata anche per lui la grande avventura di Le Mans nel programma LMP1.

Nel mondo del Motorsport anche i più scettici hanno dovuto ricredersi sul talento dei ragazzi che provengono da GT Academy. Wolfgang Reip, per esempio, che nel 2012 ha battuto altri 830.000 giocatori, conquistando la corona europea, è un vero talento naturale e da allora ha ottenuto molti risultati di assoluto rilievo, come atleta NISMO.

Il premio per la vittoria in GT Academy è stato la partecipazione alla 24 Ore di Dubai, come da tradizione per tutti i vincitori. A bordo di una 370Z NISMO GT4, insieme ai compagni di squadra Ordoñez, Shulzhitskiy e Rusinov, ha conquistato uno straordinario secondo posto di classe.

Durante la sua prima stagione come pilota professionista, è stato scelto per guidare una GT-R NISMO nei campionati FIA GT e Blancpain Endurance Series. Il punto di svolta è arrivato con la 24 Ore di Spa, una delle gare di endurance più impegnative del mondo. Con Ordoñez, Mardenborough e Peter Pyzera, tutti ex videogiocatori, ha conquistato il terzo posto nella classe Pro-Am, mettendosi alle spalle moltissimi piloti di grande esperienza. Poi, nel novembre 2013, come quattro vincitori di GT Academy prima di lui, ha debuttato in classe LMP2. La sua prova a bordo di una Zytek-Nissan del Greaves Motorsport gli ha consentito di conquistare subito un 3° posto nella classe LMP2 e il 5° assoluto nella 6 Ore del Bahrain.

Anche il 2014 è stato un anno intenso: nel Campionato GT inglese con la GT-R NISMO GT3 ha ottenuto un 2° posto a Spa; nella Blancpain Endurance Series ha gareggiato nella 1.000 km del Nürburgring e nella 24 Ore di Spa e, infine, ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans con la rivoluzionaria ma sfortunata Nissan ZEOD RC.

Quest´anno ha già ottenuto una prestigiosa vittoria alla 12 Ore di Bathurst, una delle gare più “toste" per le GT, con la GT-R NISMO GT3. E poi è di nuovo impegnato nella Blancpain Endurance Series. A giugno ha vinto la 1000 km del Paul Ricard con Alex Buncombe e Katsumasa Chiyo sulla GT-R NISMO GT3 del team Nissan GT Academy RJN: è stata la prima affermazione in questo campionato di una vettura Nissan, che ha consentito ai tre piloti di salire al primo posto nella classifica della classe PRO.

Alla 24 Ore di Spa non è andata altrettanto bene ma sono riusciti comunque ad arrivare in zona punti, all´ottavo posto di classe: ora sono al quarto posto nel campionato riservato ai piloti PRO, a 10 punti dai nuovi leader e manca una sola gara al termine della stagione.

E ora tocca a Matt che, come chi lo ha preceduto, ha convinto la propria famiglia che è valsa la pena di passare tutte quelle ore a giocare alla PlayStation. Anche il suo mentore Rick Kelly, campione nel 2006 del  V8 Supercars, è convinto che farà grandi cose.

Ora questo giovane australiano parteciperà all´intenso programma del Driver Development Programme di Nissan, diventerà un nuovo atleta NISMO e, come è successo agli altri, farà il suo debutto internazionale a metà gennaio alla 24 Ore di Dubai e il suo sogno sta diventando davvero realtà.

Molti di questi ragazzi che in questi anni hanno vinto avevano il talento ma, come spesso succede, non avevano le possibilità per correre: qualcuno fra loro aveva magari provato con i kart ma senza troppe chance.

Chiunque pensa di avere talento deve provare a mettersi in gioco, perché potrebbe davvero cambiargli la vita e passare dalla propria poltrona di casa al sedile di una vera auto da corsa.

Nelle varie edizioni ci sono ragazzi italiani talentuosi che vi hanno partecipato: magari presto ci faremo raccontare da uno di loro com´è l´esperienza del Race Camp di Silverstone. In questi giorni lì ci sono i finalisti del contest asiatico, agguerriti più che mai.

Per saperne di più www.facebook.com/GTAcademy oppure su Twitter @GTAcademy

 

Nicola Villani

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